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Abusi a Capodanno, Sala: “Comune si costituirà parte civile, presto delibera per assumere 500 vigili”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il suo intervento al Tg1, ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile nel processo sugli abusi avvenuti in Duomo la notte di Capodanno. Il primo cittadino ha anche annunciato che presto porterà in giunta una delibera per assumere 500 vigili.
A cura di Simona Buscaglia
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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in diretta al Tg1, si complimenta con le forze dell'ordine per il lavoro che ha portato a 18 perquisizioni e a dodici indagati per le violenze ai danni di diverse ragazze avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo: "I colpevoli sono stati individuati in breve – ha detto in diretta il primo cittadino – come si è saputo gran parte del branco arriva da fuori Milano però è chiaro che il segnale che dobbiamo dare è che queste cose non possono accadere. Sono vicino alle ragazze e mi scuso a nome mio e della città, il Comune si costituirà parte civile nel processo e spero in pene severe".

Sala: "Assumerò 500 vigili come promesso in campagna elettorale"

"C'è da fare molto sul lato sicurezza, che è fatta da uomini e donne in campo e da tecnologia. Porterò in giunta nei prossimi giorni una delibera per assumere 500 vigili, l'avevo promesso in campagna elettorale e spero che faccia lo stesso la Polizia di Stato: serve gente sul territorio" ha aggiunto Sala che ha poi precisato come la tecnologia possa aiutare in episodi come questo "difatti sono stati individuati i colpevoli" ma serve "qualcosa che sul momento, non retroattivamente, porti a far sì che questi episodi non avvengano. C'è da fare ancora molto, noi metteremo grande attenzione. Il messaggio alle donne è che queste cose non devono succedere, saremo molto attenti".

Le perquisizioni in 18 appartamenti: 12 indagati per le violenze

Per il momento sono stati perquisiti quindici ragazzi maggiorenni e tre minorenni per gli abusi ai danni di almeno 9 ragazze. Si parla di un gruppo di persone, la cui età va tra i quindici e i ventuno anni. Per le indagini, la polizia Scientifica ha utilizzato dei software che vengono impiegati nel riconoscimento facciale. Il sistema di tracciamento ha comparato i volti ripresi dalle telecamere con quelli recuperati sui social network. Sono poi state incrociate le informazioni con il database che raccoglie tutti i precedenti di polizia. Gli agenti, secondo quanto appreso da Fanpage.it, hanno portato via dispositivi elettronici e indumenti che potrebbero essere stati indossati quella notte.

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