Abusa di un’allieva durante una festa: maestro di kung fu condannato a 3 anni
È stato condannato a tre anni di reclusione Salvatore Cafiero, il maestro di kung fu gestore dell'accademia Taishan di Brescia arrestato nella primavera dello scorso anno con l'accusa di violenza sessuale, esercizio abusivo della professione medica e commercio di farmaci vietati. Il 54enne è stato ritenuto colpevole dal Tribunale di Brescia di un episodio di violenza sessuale, ovvero il palpeggiamento ai danni di una allieva, che sarebbe avvenuto durante un festino a base di alcol e sesso a casa dell'imputato.
Gli episodi di violenza contestati al maestro di kung fu
Erano tre gli episodi di violenza contestati a Cafiero. Questi si sarebbero verificati tra il 2019 e il 2020 durante le serate che era solito organizzare in casa sua nei confronti di tre ragazze d'età compresa tra i 23 e i 27 anni.
Il pm Ettore Tisato aveva chiesto per il maestro 54enne una condanna a 5 anni di reclusione, affermando che due di loro avevano effettivamente subito abusi mentre, e l'assoluzione per la terza perché "non manifestò il dissenso".
La condanna a tre anni
Cafiero è stato giudicato colpevole per aver "allungato una mano" su una ragazza durante una serata che lui stesso ha definito "di assoluta euforia sessuale". Tuttavia, il 54enne in aula ha detto di essersi "fermato subito e scusato poi". Difeso dall'avvocato Tria, aveva quindi confermato l'episodio ritenendolo, però, conseguenza di un fraintendimento.
Inoltre, in fase processuale ha anche ammesso di aver praticato l'agopuntura senza avere l'abilitazione necessaria, affermando però di essere "laureato in medicina cinese". Cafiero è stato, quindi, condannato a tre anni per violenza sessuale e dovrà anche versare un risarcimento di 10mila euro alla vittima.