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Abbadia, senza esito le ricerche della bambina di 12 anni dispersa nel lago di Como

È terminata senza esito positivo la prima giornata di ricerche della bambina di 12 anni dispersa da ieri giovedì 27 agosto nelle acque del lago di Como sulla sponda lecchese dove si era recata con la famiglia per trascorrere una giornata fuori porta. La piccola era in acqua con la madre quando è stata trascinata via dalla corrente davanti agli occhi della donna.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Non è stato ancora ritrovato il corpo della bambina di 12 anni dispersa dal pomeriggio di ieri nelle acque del lago di Como. I vigili del fuoco hanno proseguito le ricerche per tutta la notte senza però esito. La piccola, originaria del Gambia, si trovava sul lato lecchese del lago intenta a fare un bagno con la madre quando è stata trascinata via dalla corrente.

La mamma non è riuscita a trattenere la mano della figlia

L'allarme è scattato intorno alle 14 di ieri giovedì 27 agosto dopo che la mamma della bimba ha visto la figlia sparire sotto i propri occhi: a testimonianza del tragico incidente avvenuto nella spiaggia del Palone, davanti al Parco Ulisse Guzzi, nel Comune di Abbadia Lariana, tanti bagnanti che hanno visto le due in difficoltà mentre nuotavano prima di essere trascinate al largo. Sono state diverse le persone che hanno provato a intervenire tuffandosi in acqua e portandole verso la riva, tra queste anche il marito della donna e padre della piccola di 11 anni che è riuscito a raggiungere la moglie ma non la figlia. La donna è stata portata a riva ma la bimba era già sparita trascinata via dalla corrente. Quel tratto di spiaggia sulla sponda lecchese del lago è piuttosto affollato d'estate pur essendo piuttosto pericolo a causa proprio del fondale che si abbassa molto repentinamente e le correnti sono forti.

Le ricerche andate avanti anche di notte riprenderanno stamattina

Sul posto poco dopo insieme con i vigili del fuoco e i soccorritori del 118 sono giunti anche i carabinieri che hanno raccolto la testimonianza della mamma sotto choc: ai militai ha infatti raccontato di essere riuscita ad afferrare la mano della figlia per qualche secondo prima di esserne allontanata a forza dalla corrente. Le ricerche si sono attivate immediatamente con l'arrivo dall'aeroporto di Malpensa di arrivato un elicottero dei Vigili del Fuoco e del nucleo di sommozzatori arrivato da Lecco con un gommone. Nel pomeriggio è stato utilizzato anche un robot che ha perlustrato i fondali resi ostici a causa della consistenza limacciosa che limita di molto la visibilità dei soccorritori. Le ricerche riprenderanno questa mattina, allargandosi anche al tratto di lago detto della Punta più a Nord. Ma le previsioni del tempo per oggi sono date per pessime, con abbondanti piogge per tutta la giornata che potrebbero rendere ancora più difficili le ricerche.

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