63 CONDIVISIONI
Olimpiadi Invernali 2026

A Milano nasce la Commissione Olimpiadi 2026: “Bisogna accelerare, cambiare passo”

Il consigliere comunale Gabriele Abbiati, presidente della nuova Commissione Olimpiadi 2026 a Palazzo Marino, intervistato da Fanpage.it spiega: “Con l’emergenza la preparazione dei Giochi è rimasta in disparte. Dall’amministrazione ci aspettiamo un cambio di passo. A Milano abbiamo la parte predominante per gli sport al chiuso. Mi preoccupano il PalaItalia e il PalaSharp”.
A cura di Simone Gorla
63 CONDIVISIONI
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
Olimpiadi Invernali 2026

"Vogliamo contribuire al cambio di passo che è necessario, perché cinque anni possono sembrare tanti ma non lo sono". Lo spiega a Fanpage.it Gabriele Abbiati, consigliere comunale della Lega eletto presidente della neonata commissione Olimpiadi Milano Cortina 2026 di Palazzo Marino.

Perché creare una nuova commissione nel consiglio comunale per i Giochi?

Il tema delle Olimpiadi purtroppo è stato un po' perso di vista dall'amministrazione comunale, è rimasto in disparte durante l'emergenza Covid è un peccato. L'obiettivo è capire lo stato dell'arte e favorire un'accelerazione. Fuori da ogni polemica, vogliamo dare stimoli perché è un evento essenziale.

Abbiati presidente commissione Olimpiadi Milano
Abbiati presidente commissione Olimpiadi Milano

Come vi muoverete? 

Con il vicepresidente Alessandro Giungi stiamo stilando un programma delle attività. Sentiremo a breve l'assessore allo sport Roberta Guaineri per fare il punto sulla parte relativa agli impianti sportivi in città. Quindi gli altri assessorati per verificare anche infrastrutture, mobilità e gli altri temi connessi. Pianificheremo anche sopralluoghi nelle aree coinvolte, penso al Palasharp, Santa Giulia, lo scalo di Porta Romana. Dovrà essere un'attività molto aperta a città e municipi.

A un anno e mezzo dall'assegnazione delle Olimpiadi invernali, siamo indietro?

È quello che dobbiamo verificare. Da parte dell’amministrazione serve un cambio di passo. A Milano abbiamo la parte predominante per gli sport al chiuso. Sullo Scalo ci siamo, mi preoccupa il PalaItalia. Mi piacerebbe riflettere su quell’area. Vogliamo capire com’è la situazione. Anche la questione Palasharp è ancora abbastanza immobile, ci lascia un po’ perplessi. In generale ci hanno comunicato troppo poco.

Anche su San Siro il dibattito è stato spento dall'emergenza

Lamentiamo lo stesso problema, non c’è un raccordo con l’aula. È il consiglio comunale a dover decidere, anche se probabilmente avverrà nel prossimo mandato. Purtroppo noi siamo stati lasciati in disparte dalla giunta su tutti i temi fondamentali. Non va bene. Lo stadio fa parte del dossier olimpico e senza elementi per valutare diventa difficile. Ci aspettiamo più condivisione.

63 CONDIVISIONI
32 contenuti su questa storia
Zaia sul caso della pista di bob per Milano-Cortina 2026:
Zaia sul caso della pista di bob per Milano-Cortina 2026: "Solo 8 gare in Veneto non sono Olimpiadi"
La pista da bob di Milano-Cortina non si farà ma è già costata 5 milioni di euro: 40mila solo per lo spot
La pista da bob di Milano-Cortina non si farà ma è già costata 5 milioni di euro: 40mila solo per lo spot
509 di Sara Tirrito
La pista da bob delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 sarà all'estero: figuraccia dall'Italia
La pista da bob delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 sarà all'estero: figuraccia dall'Italia
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni