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A 52 anni si ritrova a vivere sotto un cavalcavia: “Senza un contratto non ti affittano nemmeno una stanza”

Da qualche mese un 52enne vive sotto un cavalcavia alle porte di Varese. L’hotel di famiglia per il quale aveva lasciato il lavoro non è mai decollato e ora trova solo lavori saltuari come cameriere.
A cura di Enrico Spaccini
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Fino a poco tempo fa Kristian aveva un buon lavoro, una casa e poi anche un'attività alberghiera avviata con la sua famiglia. Poi, però, le cose sono iniziate ad andare male. La malattia del padre, la morte di entrambi i genitori, l'hotel che non riesce a funzionare come avrebbe dovuto e Kristian si è ritrovato a girare per l'Italia in cerca di lavori saltuari. Da settembre il suo tetto è un cavalcavia ferroviario alle porte di Varese, dove è riuscito a trovare un posto dove conservare la divisa da cameriere avvolta nel cellophane da usare per il prossimo impiego a termine: "Vorrei solo un lavoro per poter finalmente affittare un piccolo appartamento".

Il lavoro alla Whirpool e l'hotel di famiglia

A raccontare la storia di Kristian è il quotidiano La Prealpina. Classe '71, Kristian è nato a Varese ed è cresciuto a Gavirate fino ai 30 anni. Per 11 anni ha lavorato alla Whirpool, fino a quando il padre ha deciso di aprire un hotel ad Albosaggia, in Valtellina, coinvolgendo tutta la famiglia.

Per due anni le cose sembrano andare bene, poi, però, al padre viene diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica e poco dopo si ammala anche la mamma. Lui muore nel 2011, lei un paio d'anni dopo.

È nel 2014 che Kristian perde tutto, hotel compreso. Con i soldi che era riuscito a mettere da parte si è trasferito a Tenerife, nelle Canarie, dove ha lavorato per due anni e mezzo. Tornato in Italia, trova lavoro a Lucca, poi per qualche anno, sempre come stagionale, in Trentino.

La sistemazione sotto il cavalcavia di Varese e la ricerca di un contratto

Questi impieghi gli hanno consentito di raccogliere un esperienza come cameriere di sala e anche un po' in cucina. A settembre, però, è scaduto l'ultimo contratto e Kristian ha deciso di tornare a Varese e di sistemarsi sotto quel cavalcavia.

In questi mesi è riuscito a organizzarsi gli spazi in modo tale che riesca a fare tutto, per come può. C'è l'area cucina, quella dedicata alla toilette, un braciere e un sacco a pelo in cui trascorrere le notti più fredde. La divisa da cameriere è sempre pronta per essere indossata e la speranza di Kristian è di poterlo fare con un contratto di lavoro stabile, perché tutti lo sanno: "Se non hai un contratto non ti affittano neppure una stanza".

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