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Migranti, Delrio contro il governo: “Aggressioni e intimidazioni a Ong portano solamente più morti”

Il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, ha incontrato i rappresentanti della Ong Open Arms che denunciano irregolarità in mare da parte della Guardia costiera libica: “La guerra ai trafficanti di vite umane si fa a terra e non certo in mare dove il soccorso non è derogabile. L’aggressione continua basata su nessun fatto e le intimidazioni alle Ong hanno come unico risultato più morti e non meno partenze”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il capogruppo alla Camera del Pd ed ex ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha incontrato questo pomeriggio il fondatore e il capo missione della nave Ong Open Arms: un incontro durante il quale i rappresentanti della Ong hanno raccontato a Delrio i respingimenti e altre irregolarità che la Guardia costiera libica avrebbe operato. Proprio per questi motivi Delrio sembra rivolgersi al governo in un post su Facebook: “La guerra ai trafficanti di vite umane si fa a terra e non certo in mare dove il soccorso non è derogabile, né discrezionale ed è regolamentato dalle leggi internazionali. L’aggressione continua basata su nessun fatto e le intimidazioni alle Ong hanno come unico risultato più morti e non meno partenze”.

Le accuse della Open Arms

I rappresentanti dell’Open Arms hanno riferito all’esponente del Pd alcune delle irregolarità che avrebbe commesso la Guardia costiera libica: “Respingimenti non autorizzati”, “diversivi per mettere in difficoltà i soccorritori”, “finte comunicazioni”, “mancate risposte”. “È lungo l’elenco degli illeciti che la Ong spagnola Proactiva Open Arms sta registrando dalla Guardia Costiera Libica in queste settimane nel Mediterraneo – spiega Delrio -. Me lo hanno personalmente riferito il fondatore di Open Arms Oscar Camps e il comandante e capo missione Riccardo Gatti nel corso di un incontro alla Camera”.

Secondo quanto riporta Delrio, dall’Ong avrebbero ancora spiegato: “Stiamo vedendo morire in mare troppe persone, la situazione è insostenibile e in queste ultime settimane stiamo registrando comportamenti illegittimi da parte di chi dovrebbe garantire e facilitare i soccorsi”. L’ex ministro ricorda che sulla Ong “si è recentemente pronunciato il tribunale del riesame riconoscendone la correttezza delle azioni di soccorso”. “Sono denunce molto gravi su cui chiederemo al governo di riferire immediatamente in Parlamento per fare piena luce su quanto sta accadendo”, conclude Delrio.

Salvini: ‘Chi si somiglia si piglia'

Poco dopo è arrivata anche la replica del ministro dell’Interno Matteo Salvini che, commentando l’incontro tra Delrio e la Ong ha detto: “Chi si somiglia si piglia. Hanno incontrato le persone giuste”. Quasi nessuna parola sulle presunte illegalità da parte della Guardia costiera libica, denunciate da Open Arms. Solo un ironico “auguri”.

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