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Medico confonde le cartelle e toglie un rene al paziente sbagliato: avevano lo stesso nome

Il dottor Ankur Parikh, 37enne operativo all’ospedale Saint Vincent di Worcester, negli USA, è stato solo rimproverato dopo aver ammesso l’errore. Nel 2016 aveva rimosso un rene sano ad Albert Hubbard dopo avergli detto che “probabilmente aveva meno di cinque anni di vita”. Si trattava però dell’Albert Hubbard sbagliato…
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A cura di Biagio Chiariello
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L'Albert Hubbard sano
L'Albert Hubbard sano

Un medico statunitense ha rimosso un rene dal paziente sbagliato dopo aver scambiato la cartella clinica con quella di un altro paziente con lo stesso nome, affetto da un tumore al rene. A tra anni di distanza da quel madornale errore, il dottor Ankur Parikh, 37enne  del Massachusetts, se l’è cavata solo con un rimprovero. Vittima dell’incredibile malinteso era stato il 65enne Albert Hubbard. Era l’8 luglio e all'ospedale Saint Vincent di Worcester non era l’unico a chiamarsi così.

I due Albert Hubbard avevano effettuato entrambi un'ecografia all'addome e al bacino. Il medico confuse le due cartelle e andò dall'Hubbard sano per dargli la drammatica notizia: “Ha un tumore al rene, le restano 5 anni di vita al massimo”. L’unica soluzione era rimuovere l'organo. Il paziente, che era andato in ospedale perché perdeva sangue quando urinava, è rimasto ovviamente scioccato dalla sconvolgente notizia; dodici giorni dopo, è stato sottoposto all'intervento. Ma quando il patologo ha analizzato il rene asportato, è venuto fuori l’errore: l'organo era perfettamente sano. Parikh è stato quindi costretto a dare la nuova scioccante notizia all’Hubbard sano: “Ho fatto un grave sbaglio…” ha ammesso.

“Mi sembrava di sognare – racconta Hubbard – Da un lato ero contento perché non avevo alcun tumore, dall'altro mi sentivo disperato e arrabbiato per aver perso inutilmente il mio rene”. Immediata la causa giudiziaria nei confronti dell’ospedale. Ora, a due anni e mezzo dai fatti, è arrivata la sentenza: Parikh se l’è cavata con un rimprovero ufficiale da parte delle autorità sanitarie, che hanno rilevato tre errori fondamentali nella procedura seguito dallo specialista, il più banale dei quali è stato quello di non aver neanche controllato le date di nascita dei due pazienti. L’Hubbard sano però non si arrende e ha una causa pendente contro Ankur Parikh e l'ospedale Saint Vincent. "Secondo noi è stato un errore dovuto anche a problemi organizzativi e di sistema della struttura" sostiene Jeffrey S. Raphaelson, legale di Hubbard. Per la cronaca, l’Hubbard colpito da tumore ai reni è stato operato ad agosto ed è attualmente in remissione.

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