766 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Maurizio Martina: “Di Maio e Di Battista in auto come Verdone e Sora Lella, noi siamo alternativi”

Il segretario uscente del Pd Maurizio Martina, intervenuto a Circo Massimo su Radio Capital, a proposito dell’arresto di Cesare Battisti ricorda che “qualche anno fa una mozione votata da tutto il Parlamento impegnò il governo a lavorare per questo arresto. È bene che ci sia stata una collaborazione anche internazionale, ma evitiamo di buttare tutto in propaganda in questo modo”.
A cura di Annalisa Cangemi
766 CONDIVISIONI
Immagine

Maurizio Martina, intervenuto a Circo Massimo, su Radio Capital, commenta la notizia della cena in programma questa sera, organizzata dall'associazione ‘Fino a prova contraria', alla quale dovrebbero partecipare sia il vicepremier Matteo Salvini, sia esponenti del partito vicini a Matteo Renzi come Maria Elena Boschi e Marco Carrai. Martina minimizza l'incontro, che secondo lui non va letto come una ‘prova di dialogo' tra Lega e Pd: "È un evento benefico no? Eviterei di caricarla di un significato particolare sul piano politico. Io, in ogni caso, so cosa penso di Salvini. Noi siamo seccamente alternativi". Poi ha aggiunto: "Il modo di Salvini di concepire la rappresentanza nelle istituzioni va sconfitto; fosse per me gli presenterei una mozione di sfiducia al giorno. Voglio batterlo perché non credo si governi così". 

Quindi il candidato alla segreteria del Pd attacca il vicepremier Luigi Di Maio, secondo cui è possibile che ci sia in Italia un nuovo boom economico come quello degli Anni Sessanta, attraverso la diffusione questa volta delle autostrade digitali"Il pressapochismo con cui Lega e M5S stanno governando l'economia italiana è racchiusa nella farsa di Di Maio che parla di boom economico nel nostro paese quando i dati sulla produzione industriale si attestano a meno 2,6 per cento rispetto all'anno scorso". E commenta ironicamente la diretta fatta da Di Maio e Di Battista in auto, in viaggio verso il Parlamento di Strasburgo: "Di Maio e Di Battista parevano ieri una brutta copia di Verdone e la Sora Lella. Noi siamo alternativi a queste cose".

"Bisogna mettere benzina per far ripartire il lavoro: serve il taglio del cuneo fiscale per il costo del lavoro, bisogna affrontare la questione salariale e l'introduzione del salario minimo legale per chi non è coperto da contratto nazionale. Servono incentivi agli investimenti come abbiamo fatto noi con industria 4.0 e che il governo ha bloccato. E non sprecare risorse su un fantomatico reddito di cittadinanza e quota 100, che così com'è fatto penalizza soprattutto le donne". 

A proposito delle primarie del partito ha detto: "Con le primarie del 3 marzo dobbiamo chiedere ai cittadini di ‘arruolarsi’ in una sorta di volontariato per l'Europa. Per costruire un movimento dal basso che riguardi l'attivismo di migliaia di persone, li definirei dei ‘partigiani europei’. Le primarie del Partito democratico possono diventare questo". Martina ha sottolineato che per il partito "il tema non è il cambio del simbolo del Pd, dietro cui c’è una storia".

"Il Pd deve portare in dote a uno sforzo più largo la sua esperienza. Guardo con interesse a quello che fa Calenda. Non discutiamo del simbolo ma della proposta. Le primarie del 3 marzo vadano: siano l'inizio della nostra campagna elettorale, chiedendo ai cittadini di arruolarsi in una sorta di volontariato per la Europa, di fare campagna elettorale con noi per costruire un movimento dal basso, popolare, che riguardi migliaia di persone". 

A proposito dell'arresto di Cesare Battisti Maurizio Martina chiarisce la posizione del Pd: "Sostegno a Battisti? Se in passato qualcuno lo ho ha dato, questo non riguarda certo noi. Trovo indecente quel che ha fatto Salvini: raccontare la propaganda, semplificare e usare in modo vergognoso la storia dei comunisti italiani come se riguardasse Battisti senza pensare che i comunisti non fossero stati vittime. Salvini si legga la storia di Guido Rossa per capire cosa è successo in quegli anni prima di fare la sua propaganda". Secondo Martina "la notizia dell'arresto è stata buona per tutti, per lo Stato italiano. È giusto che Battisti paghi senza se e senza ma, ma trovo indecenti le passerelle di ieri: vedere ministri che vanno a spettacolarizzare quel rientro anche no. Quello torna, va in galera e basta. Non si spettacolarizza in questo modo. Ringraziamo le forze dell'ordine; l'arresto chiude una pagina buia e dura della storia del Paese ma no alla spettacolarizzazione". Il segretario uscente del Pd ricorda che "qualche anno fa una mozione votata da tutto il Parlamento impegnò il governo a lavorare per questo arresto. È bene che ci sia stata una collaborazione anche internazionale, ma evitiamo di buttare tutto in propaganda in questo modo".

Martina poi è intervenuto sulla Tav, a margine del IX congresso nazionale Confsal: "Il governo non pensa ad un referendum: usa l'idea del referendum perché non sa scegliere. Invece noi al governo diciamo di venire in Parlamento presto e di dire chiaramente ‘sì' o ‘no' alle grandi infrastrutture. Per noi è ‘sì', per il governo? È un ‘ni'? L'Italia non può reggere un ‘ni'. Noi – ha aggiunto Martina – abbiamo presentato una mozione chiara alla Camera e al Senato, alzino la mano e dicano ‘sì' o ‘no'. Non si può buttare la palla in corner perché si è divisi, a Palazzo Chigi bisogna dare delle risposte al Paese. E anche su questo punto c'è di mezzo l'Italia. Noi abbiamo sbloccato l'opera, l'abbiamo rifinanziata e iniziato i lavori con la Francia". 

766 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views