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Massa, investì e uccise il fratello per lite sull’eredità: 18 anni all’ex docente

Marco Casonato, 63enne ex docente, è stato condannato in primo grado per l’omicidio del fratello Pietro, 59enne medico, avvenuto nel novembre del 2017. L’Imputato travolse con l’auto il fratello al culmine dell’ennesima lite per questioni legate all’eredità di famiglia della storica Villa Massoni a Massa.
A cura di Antonio Palma
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Diciotto anni di reclusione, è questa la sentenza di condanna emessa nelle scorse ore dal Tribunale di massa nei confronti di Marco Casonato, 63enne ex docente universitario di psicologia a Milano, imputato di aver ucciso il fratello Pietro, 59enne medico, travolgendolo con l'auto al culmine dell'ennesima lite per questioni legate ad una eredità di famiglia. La pena emessa dal Giudice per le udienze preliminari  al termine del processo con rito abbreviato, è stata inferiore a quella chiesta dall'accusa che aveva auspicato una condanna a 20 anni di reclusione per lo psichiatra. I fatti contestati al 63enne risalgono al primo novembre di due anni fa quando i due fratelli si erano dati appuntamento nel parco della storica dimora di famiglia a centro della contesa, Villa Massoni a Massa.

Tra i due fratelli vi erano dissapori di lunga data proprio sulla gestione dell'antica dimora che aveva bisogno urgente di una ristrutturazione ma che di fatto era rimasta intatta e in abbandono proprio a causa delle loro divergenze di vedute sulla sua destinazione d'uso tanto che entrambi erano finiti addirittura a processo per "danneggiamento di edificio sottoposto a vincolo storico e artistico nazionale ". Una diatriba che ormai andava avanti da anni tra litigi a distanza e scontri faccia faccia durante i quali erano arrivati anche alle mani. Poi la lite finale su alcuni  lavori nel giardino della tenuta nobiliare, commissionati dal 59enne, e contestati duramente dal 63enne.

La discussione aveva avuto una prima fase alcun giorni precedenti l'omicidio. L'imputato aveva cercato appigli legali per mettere fine ai lavori ma senza successo così si era ripresentato in villa per tentare di convincere nuovamente il fratello a smettere. Al culmine della discussione, che per l'ennesima volta non aveva portato a dirimere la questione, il più grande dei fratelli è salito su un furgone parcheggiato poco lontano e ha travolto l'altro davanti agli occhi degli operai presenti, massacrando poi il cadavere ripassandoci più volte sopra con le ruote del mezzo.

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