Mamma e papà tornano a casa col bimbo sbagliato, l’ospedale: “Scambiati dall’infermiera”

I genitori di un neonato sono tornati a casa dopo il parto della donna per scoprire che il bambino che avevano portato con loro era quello sbagliato. I responsabili dell'ospedale di Podgorica, la capitale del Montenegro, hanno avviato un'indagine sull'incidente e hanno trovato come espiatorio un'infermiera che aver “commesso errori nella procedura standard”, secondo quanto si legge sull'Indipendent. Come detto, mamma e papà hanno lasciato l'ospedale pensando di portare a casa la loro bambina, ma hanno subito realizzato che qualcosa non andava. Secondo il rapporto, la coppia è tornata in ospedale dopo aver notato che il ‘tag’ della madre e del neonato non corrispondevano. In una dichiarazione, l'ospedale ha detto che i dottori e le infermiere che erano in servizio quando è avvenuto lo scambio di bambini dovranno affrontare provvedimenti disciplinari: “Tutti i responsabili saranno sanzionati”. Il direttore del centro clinico Zorica Beba Kovačević ha dichiarato al quotidiano montenegrino Vijesti che “non vi è alcuna giustificazione” per l'incidente e che “l'indagine avrà lo scopo di scoprire se il bambino sia stato scambiato deliberatamente o per sbaglio”.

L'infermiera in carica lavorerebbe in ospedale da vent’anni e la direzione dell'ospedale non si capacita di come un tale errore possa essere accaduto. Secondo quanto riferito, la donna ha scambiato il neonato con un altro bambino dopo che non ha notato che i ‘tag’ dei bambini mostravano numeri diversi. I media locali hanno riferito che è stata presentata una denuncia penale contro l'infermiera e che il ministro della salute del Montenegro, Kenan Hrapović, ha chiesto personalmente il licenziamento del capo del reparto maternità.  Al giornale montenegrino si è scusato con la famiglia per la l'episodio spiacevole e ha detto: “È inconcepibile che nel 21° secolo si verifichino ancora”. "L'onere della responsabilità deve essere sostenuto da tutti coloro che sono coinvolti nel lavoro di gestione in un reparto come quello di maternità” ha aggiunto Hrapović.