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Mafia, blitz a Foggia. 30 persone arrestate: “Pressioni anche per l’acquisto di calciatori”

I provvedimenti sono scattati nei confronti di esponenti delle famiglie Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla. Dagli atti delle indagini emergono anche presunte pressioni che sarebbero state esercitate negli anni scorsi su ex dirigenti ed ex allenatore del Foggia Calcio per l’ingaggio di un calciatore locale.
A cura di Biagio Chiariello
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Associazione di stampo mafioso, estorsioni e tentato omicidio. Sono alcune delle accuse di cui devono rispondere a vario titolo 30 persone arrestate nel Foggiano nell’ambito della vasta operazione antimafia messa a segno dalle prime ore da parte dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, al termine di una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei riguardi di esponenti di rilievo della Mafia foggiana, appartenenti alle batterie Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla.

“Si tratta di un’operazione molto importante – ha detto ai microfoni del Gr1 il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho – perché proprio sulla provincia di Foggia l’organizzazione mafiosa che opera oramai da anni con la metodologia tradizionalmente mafiosa delle estorsioni, oltre che di conflitti interni, ha trovato oggi questa esecuzione nei confronti di circa 30 appartenenti all’organizzazione mafiosa detta ‘Società foggiana’”.

Secondo gli investigatori gli indagati sarebbero i responsabili di tutti gli episodi di estorsione nei confronti di negozianti ed imprenditori della città pugliese. Le indagini hanno riguardato il periodo compreso tra i primi mesi del 2017 fino ad oggi. Alcuni particolari che hanno portato al blitz sono emersi nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Roberto Tizzano, il giovane 21enne ucciso a Foggia, all'interno del Bar H24, a ottobre 2016. Dai documenti in possesso degli inquirenti emergerebbe anche presunte pressioni esercitate negli anni scorsi su dirigenti, ex dirigenti ed ex allenatore del Foggia Calcio per l’ingaggio di un calciatore foggiano. E tra gli indagati, è emerso anche, ci sarebbe il nome di Rodolfo Bruno, il pluripregiudicato foggiano ucciso lo scorso 15 novembre all’interno di un bar alla periferia di Foggia.

“Negli ultimi anni la provincia di Foggia è stata vittima di un’impressionante serie di atti mafiosi, sia nella Daunia che nella Capitanata – ha commentato Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia -. Ora invertiamo la tendenza, colpendo alcuni dei sodalizi più strutturati. Le azioni repressive come quella odierna testimoniano la presenza dello Stato, ma da domani la vera sfida sarà continuare ad esserci, quando i riflettori si spengono, in chiave preventiva, attraverso la promozione della cultura della legalità“.

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