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Macerata: morto il bimbo di 2 anni caduto in piscina, gli organi di Filippo salvano 4 vite

Dopo una settimana di agonia è morto il piccolo caduto nella piscina della casa dichiarata inagibile nel Maceratese dopo essere sfuggito all’attenzione della nonna a cui era affidato. I suoi organi serviranno a salvare altri 4 pazienti.
A cura di Antonio Palma
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Purtroppo non ce l'ha fatta il bimbo di 22 mesi caduto in piscina venerdì scorso nell'abitazione di famiglia a Penna San Giovanni, in contrada Biordi, in provincia di Macerata. Dopo una settimana di agonia  all’ospedale Salesi di Ancona, dove era stato ricoverato nel reparto di rianimazione pediatrica in gravissime condizioni e collegato ai macchinari salvavita, il piccolo Filippo Murga Lara si è spento  giovedì sera intorno alle 21.30. Già nel pomeriggio però il bollettino medico diffuso della dirigenza sanitaria del nosocomio non dava più speranza per il bimbo parlando di morte cerebrale dopo gli esami svolti in mattinata.

"È stato effettuato il controllo dell’elettroencefalogramma nella mattinata, che è risultato piatto. Viene segnalata la morte cerebrale" hanno scritto i medici nel bollettino pomeridiano. Successivamente è stata convocata la commissione per l’accertamento della morte e nel primo pomeriggio  è stata avviata osservazione per circa sei ore come prevedono le prassi mediche. Infine la dichiarazione di morte. Gli organi del bimbo sono stati donati come richiesto dai suoi genitori, residenti a Fermo.

Per la morte del piccolo ora risulta indagata la nonna a cui il bambino era stato  temporaneamente affidato dagli stessi genitori in quella tragica giornata del 20 ottobre mentre loro erano al lavoro.  La donna infatti avrebbe portato il bambino nell'abitazione familiare dichiarata inagibile per il terremoto perché doveva portare via i mobili dalla casa. Mentre era dentro la casa però il bimbo sarebbe uscito nel giardino e sarebbe finito nella piscina.  È stata lei a chiamare i soccorsi dopo aver visto il piccolo galleggiare nella piscina privata piena d’acqua e coperta da un telo di plastica, poi l'arrivo degli operatori del 118 che hanno rianimato il piccolo trasportandolo in ospedale. La signora è stata denunciata dai carabinieri per inosservanza ai provvedimenti di autorità e per omicidio colposo conseguente ad abbandono di minore.

Con gli organi si Filippo salvate 4 vite

"La generosità' dei genitori del piccolo Filippo ha reso possibile salvare quattro vite altrimenti condannate", così la Direzione generale dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona ha annunciato il successo dei trapianti in altri 4 pazienti dopo il prelievo degli organi dal bimbo autorizzato dai genitori. L'espianto si è svolto nell'Ospedale Salesi, dove Filippo era stato ricoverato dopo l'incidente, con la collaborazione delle equipe di Cardiochirurgia di Bergamo e dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma, coordinate dal Centro Regionale Trapianti Marche, da Nord Italia Transplant program (Nit) e dal Centro Nazionale Trapianti operativo. Gli organi donati dal bimbo son andati a pazienti in attesa a Roma, Bergamo, Milano Policlinico e Centro trapianti di Bari. "Il nostro ringraziamento ed un abbraccio commosso vanno a questa famiglia tanto provata dal dolore che è stata capace di un gesto di altruismo meraviglioso" hanno scritto in una nota della Direzione dell'Ao –

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