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L’ultimo addio al maresciallo Di Gennaro, ai funerali di stato anche il Premier Conte

Da questa mattina aperta la camera ardente per l’ultimo saluto al carabiniere ucciso in un agguato nel Foggiano,Oggi pomeriggio i funerali alla presenza di tutti i vertici militari dell’Arma ma anche dei massimi vertici dello Stato tra cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.
A cura di Antonio Palma
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È il giorno dell'ultimo saluto per il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, il carabiniere ucciso in un agguato a colpi di arma da fuoco sabato scorso nella piazza di Cagnano Varano, nel Foggiano, dove era in servizio con il collega Pasquale Casertano, rimasto ferito dagli stessi spari. Con il via libera da parte della magistratura ala riconsegna della salma ai familiari dopo l'autopsia, infatti, oggi si celebrano i funerali del militare. Si tratterà di una cerimonia solenne che vedrà la partecipazione di tutti i vertici militari dell'Arma ma anche dei massimi vertici dello Stato tra cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il  del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. La funzione religiosa si svolgerà alle 16.30 presso la Cattedrale di Santa Maria dell'Assunta di San Severo, sempre in provincia di Foggia, paese natio di Vincenzo Carlo Di Gennaro.

Per l'occasione è stato proclamato il lutto cittadino nella stessa San Severo e nella vicina Cagnano Varano. Per tutta la durata dei funerali i negozi resteranno chiusi e le attività pubbliche sospese. Questa mattina, invece, in concomitanza con l'apertura della camera ardente, tutte le scuole di ogni ordine e grado hanno sospeso le lezioni per osservare un minuto di silenzio i ricordo del maresciallo, seguito da un'ora di educazione civica. Per chi volesse salutare il maresciallo per l'ultima volta, infatti, da questa mattina è stata allestita la camera ardente con la bara del militare nella sala consigliare di Palazzo Celestini, sede del Comune di San Severo.

Aperta la camera ardente

Tra i primi a salutare la bara del carabiniere, avvolta nel tricolore, adagiata davanti all'effige di Padre Pio a cui lui era molto devoto e vegliata da due carabinieri in alta uniforme, il comandante interregionale dell'Arma dei Carabinieri, il generale di Corpo d'armata Vittorio Tomasone, e il comandate provinciale dei carabinieri, colonnello Marco Aquilio. Subito dopo anche il sindaco di San Severo Francesco Miglio, accompagnato dalla sua giunta e seguito dal gonfalone della città. "Lo conoscevo personalmente sin dalla suole medie frequentate alla Palmieri. Se ne va e ci lascia un bravo ragazzo, un militare professionalmente ineccepibile, che ha sempre messo il dovere davanti a tutto. San Severo piange un suo figlio che non doveva finire così presto e soprattutto in maniera così tragica il suo cammino terreno" aveva dichiarato nei giorni scorsi il Sindaco si San Severo Francesco Miglio, mettendo a disposizione dei familiari la sala consiliare come camera ardente. Decine di cittadini infine si sono messi in coda per portare il loro personale saluto al maresciallo.

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