Luigi Di Maio risponde a Matteo Salvini: “Abbassare le tasse richiede lavoro, non interviste”
"Tagliare le tasse è come la pace nel mondo: tutti la vogliamo". Luigi Di Maio, intervistato a Un giorno da pecora, risponde a Matteo Salvini che ha minacciato di lasciare il governo. "Il fatto è che non dobbiamo tagliare le tasse sui giornali, ma dobbiamo tagliarle veramente. La Lega ha vinto le elezioni europee, non può continuare a dire che è colpa degli altri, sembra che stia all’opposizione e non al governo – spiega il capo politico del Movimento 5 Stelle – l’Europa si mette di traverso, lo sappiamo, è sempre stato così". Il governo però deve "continuare a combattere e non arrendersi al primo ostacolo". Infatti, continua Di Maio riferendosi a Salvini, "non è che puoi alzare bandiera bianca e dire o mi trovate i 10 miliardi o ce ne andiamo, qui bisogna portare avanti con coraggio la battaglia di abbassare le tasse". La Lega "la chiama flat tax, io voglio abbassare anche il cuneo fiscale perché gli imprenditori pagano tre stipendi ogni volta che assumono un dipendente – sottolinea il ministro del Lavoro – Ma l'abbattimento delle tasse richiede lavoro e non interviste sui giornali".
"È ingiusto dire o abbassate le tasse o me ne vado io, qui dobbiamo lavorare di squadra – continua Luigi Di Maio – se invece vogliamo abbassare le tasse sui giornali da domani lo faccio anche io". Secondo il vicepresidente del Consiglio "il tema vero è che tutti quanti vogliamo abbassare le tasse, non stiamo al governo per alzarle". Mentre per quanto riguarda il rischio di una procedura d'infrazione da parte dell'Ue "ci sono ottime possibilità di scongiurarla", ma "dobbiamo essere uniti, crederci e combattere".
"Io stamattina sono stato col ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a premiare gli uomini della guardia di finanza che hanno scoperto la grande evasione Gucci, grazie a quella scoperta che hanno fatto – spiega il capo politico del Movimento 5 Stelle – lo Stato quest’anno incasserà 3 miliardi di euro, se forse non andiamo in procedura d’infrazione lo dobbiamo anche a loro".
Apparentemente Luigi Di Maio non cova nessun rancore per le affermazioni di Matteo Salvini: "Ormai è un anno che vediamo questo atteggiamento – sottolinea il vicepresidente del Consiglio pentastellato – ma vogliamo abbassare le tasse oppure vogliamo rilasciare interviste? Io voglio abbassare le tasse. Non sono irritato, siamo adulti e vaccinati e conosciamo le dinamiche della politica, ora però dobbiamo lavorare seriamente".
