
Il discorso di Ursula Von Der Leyen sullo Stato dell'Unione Europea da Strasburgo: è il primo Soteu del secondo mandato della presidente della Commissione Europea. La presidente della Commissione Ue Von der Leyen annuncia misure contro Israele: "Sanzioni a ministri e coloni, stop accordi".
Al centro dell’intervento ci sono stati i principali dossier che segnano l’agenda europea: sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia, sicurezza e difesa comune, relazioni internazionali, Green Deal e transizione digitale, politiche migratorie e bilancio pluriennale dell’Ue. Von der Leyen ha illustrato anche le priorità del nuovo ciclo politico 2024-2029, che punterebbe a rafforzare "prosperità, resilienza e valori democratici".
Appendino: "L'Europa di Meloni e von der Leyen ha perso dignità, è morta"
Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, ha accusato l'Europa sotto la leadership di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen di aver perso la sua dignità morale e politica. In un intervento alla trasmissione Tagadà su La7, ha infatti criticato la decisione di destinare miliardi alle spese militari anziché a welfare, lavoro e sviluppo. Ha poi condannato la sottomissione dell'Europa a Donald Trump su questioni commerciali, definendo l'attuale scenario come "un'Europa morta", dove i cittadini pagano il prezzo di una classe dirigente subordinata.
Zelensky ringrazia von der Leyen per il sostegno dell'UE all'Ucraina
Zelensky ha ringraziato Ursula von der Leyen per il suo discorso sullo Stato dell'Unione e per l'annuncio del sostegno da parte dell'UE, che include un contributo di 6 miliardi di euro per la produzione di droni in Ucraina. Su X, il presidente ucraino ha anche sottolineato l'importanza di trovare nuovi modi per utilizzare i beni russi congelati a favore dell'Ucraina, e ha rivelato che von der Leyen gli ha informato del lavoro congiunto con gli Stati Uniti per rafforzare le sanzioni contro la Russia. Non solo, hanno poi discusso del sostegno ai bambini ucraini, con l'UE che si è impegnata a finanziare pasti gratuiti per gli studenti e a coordinare misure per il ritorno dei bambini rapiti.
Ignazio Marino (AVS): "Von der Leyen deludente, l’Europa passa da economia di pace a economia di guerra"
L’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, Ignazio Marino, ha criticato duramente il discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato da Ursula von der Leyen a Strasburgo. "Un intervento drammaticamente deludente. Von der Leyen non ha le caratteristiche per guidare l’Europa", ha dichiarato Marino, sottolineando il cambio di paradigma a suo avviso inaccettabile: "Stiamo passando da un’economia di pace a un’economia di guerra". Marino ha inoltre contestato l’idea, espressa nel discorso della presidente della Commissione, secondo cui gli investimenti militari – 800 miliardi – rappresenterebbero un beneficio per l’economia europea.
Salvini: "L’Europa aiuti l’Italia a difendere i confini a Sud, non solo a Est"
Il vicepremier Matteo Salvini ha chiesto all’Unione Europea maggiore sostegno nella difesa del confine meridionale, criticando la mancanza di interventi europei sugli sbarchi in Italia. “Mi piacerebbe che l’Europa aiutasse anche a difendere i confini italiani, non solo quelli dell’Est”, ha dichiarato, parlando dell’aumento, secondo lui, degli arrivi di migranti irregolari via mare e dei problemi legati alla gestione dei flussi. Secondo Salvini, la vera urgenza non sarebbe dunque l’invasione militare, ma secondo lui lo sbarco di "clandestini che poi restano in Italia e commettono reati". Salvini ha poi annunciato la volontà del governo di assumere più militari per presidiare il Mediterraneo e rafforzare la difesa del territorio.
Urso contro Von Der Leyen: "Sull’auto serve uno shock di riforme. Con mezze misure non si rilancia l’industria europea"
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commenta con toni critici il discorso di Ursula von der Leyen sullo Stato dell’Unione, chiedendo un cambio di passo deciso sulle politiche industriali europee. “Con le mezze misure non si rilancia l’industria europea. Serve uno shock di riforme, subito”, afferma Urso, riferendosi in particolare al settore automotive.
In vista del Dialogo strategico sull’automotive in programma il 12 settembre a Bruxelles, il ministro definisce il prossimo incontro come un momento cruciale: “Venerdì sarà il giorno della verità per il futuro dell’automotive europeo”.
Benifei (PD): "No a ricatti USA, l'Europa difenda i suoi interessi"
L’eurodeputato Brando Benifei (PD) ha criticato duramente l’atteggiamento di Donald Trump e il silenzio di Ursula von der Leyen sull’accordo commerciale UE-USA. “Trump minaccia sanzioni all’Europa perché non gli piacciono le nostre leggi e von der Leyen sorvola su tutto questo nel discorso odierno: ma non possiamo farci ricattare e nessun accordo può basarsi sulla coercizione e le minacce”, ha detto in plenaria, accusando anche il governo italiano di aver boicottato i negoziati per compiacere Washington. Benifei ha chiesto modifiche concrete: introdurre una scadenza per rinegoziare l’accordo, difendere acciaio e alluminio dai dazi punitivi, e tutelare agricoltura e vino con esenzioni specifiche. “Il Parlamento lavorerà con fermezza per difendere imprese, lavoratori e cittadini europei”, ha concluso.
Conte: "Gli europei chiedono pace e benessere, Von der Leyen propone solo armi"
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha duramente criticato il discorso della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen sullo Stato dell’Unione. Secondo Conte, Von der Leyen sembra ignorare le richieste dei cittadini europei che chiedono pace e tutela del modello sociale europeo, proponendo invece unicamente un aumento delle forniture di armi, senza alcun reale impegno per una soluzione pacifica. Conte ha definito il discorso “deludente” e “ipocrita”, in particolare riguardo alla posizione della Commissione sull’accordo tra Unione Europea e Israele. Pur riconoscendo un genocidio conclamato nella regione, Von der Leyen ha proposto solo una sospensione parziale dell’accordo, una misura che Conte giudica insufficiente: “Non esistono genocidi parziali, né stermini parziali – ha dichiarato – per questo motivo sospendere solo in parte l’accordo non è adeguato”.
Il gruppo Patrioti per l'Europa annuncia mozione di sfiducia contro Von der Leyen
Il gruppo Patrioti per l’Europa ha annunciato l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia contro Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, affermando di aver già raccolto le firme necessarie per procedere. Secondo Jordan Bardella, capogruppo del movimento, la mozione non è soltanto un attacco personale a Von der Leyen, ma una critica più ampia al modello di Unione Europea promosso da lei e dal presidente francese Emmanuel Macron. Bardella ha accusato l’attuale Commissione di prendere decisioni sbagliate e di essere coinvolta in scandali come quelli noti come ‘Pfizergate’ e ‘Greengate’, argomenti che, a suo dire, il Parlamento europeo preferisce evitare o censurare.
Anche Kinga Gál, vicepresidente del gruppo, ha espresso un giudizio severo sull’operato di Von der Leyen, sostenendo che la presidente non abbia saputo affrontare temi cruciali come il commercio, la gestione dei flussi migratori e la difesa comune. Per questo motivo, secondo Gál, Von der Leyen avrebbe dovuto dimettersi già durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione.
In sostanza, i Patrioti contestano la guida politica di Von der Leyen e la direzione presa dall’Unione Europea, sottolineando una profonda insoddisfazione nei confronti delle scelte e della gestione attuale dell’esecutivo comunitario.
Della Valle (M5S): "La maggioranza europea si sfalda sulla crisi di Gaza, presenteremo mozione di sfiducia"
Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ha denunciato la spaccatura all’interno della maggioranza europeista guidata da Ursula Von der Leyen in merito alla situazione a Gaza. Secondo Della Valle, mentre la presidente della Commissione Europea affermava durante il discorso sullo Stato dell’Unione che "l’unica maggioranza possibile è quella europeista", pochi minuti dopo il suo gruppo politico, il Partito Popolare Europeo (PPE), ha ritirato la firma dalla bozza di risoluzione comune sul conflitto in Medio Oriente. "Questa divisione dimostra come la maggioranza Ursula sia di nuovo a pezzi e incapace di trovare un accordo sulla gravissima escalation militare a Gaza", ha sottolineato Della Valle. "Chiediamo ai socialisti di prendere atto della situazione e di unirsi a noi firmando la mozione di sfiducia, perché il Parlamento europeo rischia di approvare una risoluzione che sostenga gli attacchi israeliani, calpesti la memoria delle 60mila vittime di Gaza e ignori quello che definiamo un genocidio". Il Movimento 5 Stelle presenterà emendamenti per chiedere all’Unione Europea di proteggere Francesca Albanese dalle sanzioni statunitensi, invitare gli Stati membri a rispettare e attuare i mandati di arresto della Corte penale internazionale contro Netanyahu e Gallant per crimini di guerra, e sostenere le iniziative del governo spagnolo volte a porre fine all’azione militare israeliana a Gaza. "Tutti gli Stati membri dovrebbero adottare senza indugio misure equivalenti", ha concluso Della Valle.
Socialisti, Popolari e liberali al Parlamento Ue non trovano un accordo per la risoluzione su Gaza
Il gruppo S&D dei socialisti (centrosinistra), quello dei liberali centristi Renew e quello dei Popolari (Ppe, centrodestra) fino a ieri stavano lavorando su una risoluzione comune da votare oggi al Parlamento, sulla questione di Gaza e Israele. Ma l'accordo, dopo lo scontro di oggi, è saltato. Una bozza del testo era circolata ieri: non si parlava di "genocidio", per accontentare i Popolari, ma si richiedevano "sanzioni" nei confronti di Israele, tra cui "l'interruzione dei rapporti commerciali". Dopo il discorso di Ursula von der Leyen, però, i toni si sono alzati parecchio e Socialisti e Ppe si sono accusati a vicenda di non voler rispettare la coalizione. Così, non ci sarà un testo condiviso.
Conte: "Von der Leyen prende in giro gli europei, discorso ipocrita su Gaza"
"Ursula von der Leyen sembra quasi prendere in giro i cittadini europei che chiedono pace e benessere, la salvaguardia del modello sociale europeo", ha commentato Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle. "Invece quello che viene proposto sono semplicemente armi, armi e sempre più armi, nessun orizzonte, nessuna volontà di lavorare a degli scenari di pace". Il suo discorso al Parlamento europeo, quindi, "è molto deludente, anche un po' ipocrita quando dice, di fronte a un genocidio conclamato, che dobbiamo sospendere parzialmente l'accordo Unione europea-Israele. Là non c'è un genocidio parziale, bisogna sospendere punto e basta".
Salvini paragona esercito russo e migranti: "Ue difenda anche confini italiani, non solo quelli a Est"
"Mi piacerebbe che l'Europa aiutasse l'Italia a difendere anche i suoi confini, non solo quelli europei, perché non c'è solo la minaccia a Est, ma anche il problema a Sud", ha detto il vicepremier Matteo Salvini a proposito del discorso di Ursula von der Leyen. "Negli anni abbiamo avuto centinaia di migliaia di immigrati clandestini, spesso delinquenti, che sono sbarcati senza che l'Europa muovesse un dito". La proposta è "assumere più soldati per difendere il fronte del Sud, quindi il Mediterraneo e gli sbarchi, perché il mio problema domani non è l'invasione di carri armati russi e israeliani, ma lo sbarco di clandestini che poi vengono in Italia e ne combinano di tutti i colori".
Pedullà (M5s): "Von der Leyen una sciagura sui dazi, anche Paperino avrebbe ottenuto un accordo migliore"
"Dovremmo cambiare il titolo di questo dibattito, perché Ursula von der Leyen lo ha trasformato nello ‘stato comatoso' dell'Unione", ha detto Gaetano Pedullà, eurodeputato del Movimento 5 stelle. "Lei è una sciagura per gli agricoltori che vengono sacrificati sull'altare di accordi commerciali, come il Mercosur, che avvantaggiano solo la grande industria. È una iattura per le piccole e medie aziende che esportano le loro eccellenze nel mondo. L'accordo sui dazi siglato con Trump è un'umiliazione. Persino Paperino avrebbe saputo fare meglio". E ha concluso: "Von der Leyen prima va a casa, meglio è".
La risposta del governo israeliano alle sanzioni europee: "Von der Leyen vittima di propaganda Hamas"
"Le parole della presidente della Commissione europea sono spiacevoli", ha commentato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar. "Alcune sono anche influenzate dalla propaganda mendace di Hamas e dei suoi alleati. Ancora una volta, l'Europa trasmette un messaggio sbagliato, che rafforza Hamas e l'asse radicale in Medio Oriente. La presidente conosce bene gli sforzi di Israele, in collaborazione con l'Unione stessa, per fornire assistenza umanitaria a Gaza".
Il video di Von der Leyen che annuncia sanzioni europee a Israele
Le parole di Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea, quando ha annunciato che la Commissione si muoverà direttamente per proporre delle sanzioni nei confronti di Israele per l'attacco militare nella Striscia di Gaza.
Il gruppo della Sinistra contro Von der Leyen: "Si dimetta, lo chiedono gli europei"
L'operato di Ursula von der Leyen "è fatto di fallimenti sociali ed economici, di ipocrisie nella politica estera e di soggezione agli autocrati. Il 60% degli europei vuole che lei si dimetta. Faccia loro questo favore", ha detto il co-presidente del gruppo The Left al Parlamento europeo, Martin Schirdewan. "Abbiamo superato una linea rossa: troppo a lungo è stata silente di fronte al disastro umanitario e ai crimini di guerra compiuti dall'esercito israeliano a Gaza. Le sue parole non bastano. L'accordo di associazione con Israele deve essere sospeso. Le consegne di armi devono essere interrotte, e i ministri di estrema destra del governo Netanyahu devono essere sanzionati".
Procaccini (FdI) difende l'accordo Usa-Ue sui dazi e attacca il Green deal
Il co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr), Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia, ha ribadito che il partito è favorevole "all’intesa che ha raggiunto con l'amministrazione americana sui dazi non perché sia perfetta, ma perché è certamente meglio di una guerra commerciale". Poi è andato all'attacco delle norme per il clima contenute nel Green Deal: "È stato pensato e voluto in un'altra era geopolitica. Oggi è un ostacolo troppo alto per la competitività europea".
M5s: "Von der Leyen incapace e pericolosa, deve essere sfiduciata al più presto"
"Ursula von der Leyen ha dimostrato in questo primo anno di mandato di essere incapace e pericolosa, e per questa ragione va sfiduciata quanto prima", hanno dichiarato in una nota gli europarlamentari del Movimento 5 stelle. "Il suo discorso sullo Stato dell’Unione è stata una presa in giro per tutti quei cittadini che chiedono pace, benessere e sviluppo. Se oggi viviamo in tempi bui e incerti è proprio a causa della sua incapacità di immaginare compromessi e soluzioni per mettere fine alla guerra in Ucraina". E su Gaza: "Quelle di von der Leyen sono lacrime di coccodrillo. Se la presidente della Commissione fosse stata davvero solidale con il popolo palestinese, avrebbe annunciato l’embargo di armi allo Stato di Israele e avrebbe difeso pubblicamente la missione di Global Flotilla".
I Socialisti dicono che Von der Leyen ci ha messo troppo a sanzionare Israele
"Abbiamo aspettato troppo tempo, accettiamo i suoi provvedimenti ma arrivano troppo tardi. Il genocidio va fermato", ha detto Quindi Iratxe Garcia Perez, la capogruppo dei Socialisti al Parlamento europeo, commentando le norme annunciate dalla presidente von der Leyen.
Socialisti e Popolari si accusano a vicenda al Parlamento europeo dopo il discorso di Von der Leyen
Terminato il discorso di Ursula von der Leyen, tocca agli interventi dei parlamentari. "Ho sentito che Iratxe Garcia Perez ha dichiarato pubblicamente che i socialisti mettono in discussione l'accordo commerciale con gli Stati Uniti. Non so se lo sosterrete o meno. Vi dico che questo comportamento sta dividendo la piattaforma. Questo è esattamente ciò che sta danneggiando l'agenda europea", ha detto il presidente del gruppo dei Popolari (centrodestra) al Parlamento europeo Manfred Weber. Nell'intervento subito successivo, in Aula, è arrivata la replica di Garcia Perez: "Presidente von der Leyen, mi dispiace, mi dispiace terribilmente, ma qui è stato chiarissimo chi è il suo principale nemico: il signor Weber e il Partito popolare europeo. Lei ha fatto del suo meglio oggi per cercare di presentarci un programma di lavoro a cui tutte le forze pro-europee potessero unirsi. Ma ora può vedere chi è responsabile del fatto che la piattaforma e l'alleanza europea non funzionino in quest'Aula".
Migranti, Von der Leyen propone sanzioni ai trafficanti
"Serve un sistema umano, ma non ingenuo. Non è accettabile che solo il 20% delle persone che non hanno il permesso di restare lascino davvero l'Europa. In più, dobbiamo garantire che il Patto sulle migrazioni e l'asilo sia attuato nella sua interezza: è rigoroso ma equo, e funzionerà solo se tutti gli Stati faranno la loro parte", ha affermato Von der Leyen. "L'Europa è la nostra casa, siamo noi a decidere chi entra e a quali condizioni, non gli scafisti e i trafficanti, che guadagnano milioni con le loro promesse ciniche e mortali. Ancora troppe persone tentano di attraversare le frontiere illegalmente o muoiono nel viaggio". La presidente della Commissione ha detto che serve "un nuovo sistema di sanzioni specificamente mirato ai trafficanti di esseri umani. Per congelare i loro beni, limitare la loro libertà di movimento, tagliare i loro profitti".
Von der Leyen contestata dalla destra risponde: "Avete paura delle nostre misure contro la disinformazione"
"Abbiamo urgente bisogno dello Scudo europeo per la democrazia, e intendiamo istituire un nuovo Centro europeo per la resilienza democratica, che unisca le capacità degli Stati membri per combattere la disinformazione e la manipolazione delle informazioni", ha detto Von der Leyen, mentre dalla destra arrivavano contestazioni continue. "Chiaramente avete paura di questo Centro", ha detto la presidente, scatenando un applauso del resto dell'Aula.
Von der Leyen: "L'Ue guiderà nuova iniziativa globale per la resilienza sanitaria". Proteste dalla destra
"In quanto medica per formazione, sono inorridita dalla disinformazione che minaccia il progresso globale su tutto, dal morbillo alla poliomielite. Oggi annuncio che l'Unione europea guiderà una nuova iniziativa globale per la resilienza sanitaria", ha detto Von der Leyen, scatenando le contestazioni di alcuni eurodeputati di destra. "Siamo sull'orlo, o addirittura all'inizio, di un'altra crisi sanitaria globale. Il mondo guarda all'Europa, e l'Europa è pronta a guidare".
Von der Leyen dice che sui dazi Usa l'Unione europea ha ottenuto l'accordo migliore
"Immaginate che ripercussioni porterebbe avere una vera guerra commerciale con gli Stati Uniti. E poi confrontatela con le immagini della scorsa settimana, con il rapporto tra Russia e Cina. Dobbiamo sfruttare le opportunità ed espandere nostri partner commerciali", ha detto Von der Leyen. Poi ha detto che l'accordo raggiunto sui dazi con gli Stati Uniti è "il miglior accordo possibile. Abbiamo messo le nostre aziende in una posizione di relativo vantaggio. Perché alcuni dei nostri concorrenti diretti devono affrontare tariffe statunitensi molto più elevate. Sì, la loro base di partenza potrebbe essere inferiore. Ma se si considerano le eccezioni che abbiamo ottenuto e le tariffe aggiuntive che altri hanno in aggiunta, abbiamo il miglior accordo. Senza alcun dubbio".
Il piano contro la povertà dell'Ue annunciato dalla presidente della Commissione
"Abbiamo bisogno di un'ambiziosa strategia europea contro la Povertà. Presenteremo il nostro piano per sradicare la povertà entro il 2050, supportato da una solida Garanzia per l'Infanzia per proteggere i nostri bambini dalla povertà. Proporremo anche una serie di pacchetti sull'accessibilità economica e sul costo della vita", ha annunciato Von der Leyen, che ha fatto l'esempio di quanto fatto con i prezzi delle bollette. "La causa dei prezzi alti è la dipendenza dai combustibili fossili russi. Dobbiamo liberarcene del tutto. Per far scendere i prezzi serve energia pulita prodotta localmente". In lavorazione anche una norma sul lavoro di qualità, "per garantire che l'occupazione moderna tenga il passo con l'economia moderna". Per di più, quest'anno è previsto un piano per l'accesso agli alloggi a costi accessibili.
L'Ue deve mantenere i suoi obiettivi sul clima, dice Von der Leyen
"Siamo leader mondiali nel numero di brevetti sulle tecnologie pulite, meglio degli Stati Uniti e in competizione con la Cina. Stiamo recuperando terreno rispetto al capitale di rischio statunitense per le tecnologie pulite, e siamo molto più avanti della Cina", ha sottolineato la presidente della Commissione. "Siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo del 2030 di ridurre le emissioni di almeno il 55%. Questa è la forza del Green Deal europeo. E dobbiamo mantenere la rotta sui nostri obiettivi climatici e ambientali".
"Tra Israele e Palestina l'unica soluzione è quella dei due Stati"
"Sono un'amica di lunga data della popolazione di Israele. Gli ostaggi continuano a essere nelle mani del gruppo terroristico di Hamas. Non ci sarà mai posto per Hamas, né ora né mai, perché puntano a distruggere Israele e seminano il terrore anche tra la propria popolazione. Gli ostaggi devono essere restituiti, deve arrivare assistenza umanitaria alla popolazione, serve un cessate il fuoco immediato. Nel lungo periodo, però, l'unico piano di pace realistico è la soluzione dei due Stati che garantisca la sicurezza di Israele e prevede un'Autorità palestinese sostenibile", ha detto la presidente della Commissione.
La presidente della Commissione Ue Von der Leyen annuncia misure contro Israele: "Sanzioni a ministri e coloni, stop accordi"
"Quello che sta succedendo a Gaza è inammissibile e l'Europa deve avere un ruolo di guida. Per questo, proporrò un pacchetto di misure. In primo luogo, sospenderemo il nostro sostegno bilaterale a Israele, interromperemo tutti i pagamenti nei settori interessati, senza compromettere la collaborazione con la società civile israeliana. Poi, proporremo al Consiglio sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti. E proporremo anche la sospensione parziale dell'accordo di associazione sulle questioni commerciali" tra l'Ue e Israele. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Sono consapevole che sarà difficile trovare la maggioranza. E so che qualsiasi azione sarà eccessiva per alcuni. Troppo poca per altri. Ma dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità Parlamento, Consiglio e Commissione".
Von der Leyen su Gaza: "La carestia non va usata come arma da guerra, basta atrocità"
"Quello che sta succedendo a Gaza ha scosso le coscienze del mondo. Desidero partire da un messaggio molto chiaro: la carestia provocata dall'uomo non potrà mai essere usata come arma da guerra. Per il bene dei bambini, per il bene dell'umanità, si deve porre fine a queste atrocità", ha affermato Von der Leyen, che ha anche definito "inaccettabili" i piani del governo israeliano per l'occupazione della Cisgiordania. "C'è la volontà di compromettere la soluzione a due Stati e l'esistenza di uno Stato palestinese, e noi non dobbiamo permettere che ciò accada".
"È la guerra della Russia, la Russia deve pagare"
"Questa è la guerra della Russia. Ed è la Russia che dovrebbe pagare. Dobbiamo lavorare urgentemente a una nuova soluzione per finanziare lo sforzo bellico dell'Ucraina con i beni russi immobilizzati", ha dichiarato Von der Leyen. "Con i saldi di cassa associati a questi beni russi, possiamo fornire all'Ucraina un prestito di riparazioni. I beni stessi non saranno toccati. E il rischio dovrà essere sostenuto collettivamente. L'Ucraina rimborserà il prestito solo quando la Russia avrà pagato le riparazioni". Si parla anche di un prestito da sei miliardi di euro all'Ucraina per la produzione di droni. La presidente della Commissione ha parlato dell'intenzione di potenziare la difesa dei Paesi che si trovano al confine orientale dell'Ue: "Dobbiamo rispondere all'appello dei nostri amici baltici e costruire un muro di droni". E ancora: "L'Europa difenderà ogni centimetro quadrato del suo territorio".
