I funerali celebrati in forma civile a Piazza San Marco, a Venezia.
- I genitori di Valeria: "Vogliamo una cerimonia che unisca" 24 Novembre
- Il toccante messaggio del papà di Valeria 24 Novembre
- Feretro portato via a spalla dai gondolieri 24 Novembre
- Il Padre di Valeria: "Pensiero per i giovani che non si arrendono" 24 Novembre
- Comunità islamica: "Non è stata uccisa in nome del nostro Dio" 24 Novembre
I genitori di Valeria: "Vogliamo una cerimonia che unisca"

Sono stati celebrati questa mattina in piazza San Marco, a Venezia, i funerali di Valeria Solesin, la studentessa italiana uccisa negli attentati di Parigi del 13 novembre scorso mentre assisteva a un concerto al teatro Bataclan. La cerimonia, si è svolta in forma civile e non religiosa, aperta dall'Inno di Mameli e dalla Marsigliese ha visto la partecipazione del Capo dello Stato. La famiglia della 28enne da giorni ha chiesto alle autorità religiose di presidiare, facendo in particolare un appello per un intervento di un Imam.
I genitori di Valeria: "No a funerale Cattolico. Vogliamo cerimonia che unisca"
Il padre e la madre di Valeria Solesin hanno da tempo dichiarato che il funerale dovrà servire a "unire" e non dividere: "Non abbiamo voluto un funerale cattolico perché mia figlia non ha avuto una educazione religiosa, ma non ho contrarietà rispetto a una benedizione o all’intervento di un imam". I genitori della ragazza hanno chiarito di volere una cerimonia "che non fosse di proprietà di qualcuno”, qualcosa che “non fosse divisivo ma aiutasse a unire”. “Quando mi capita di pensare a cosa ho perso – ha detto l'uomo – il cuore mi si chiude e mi prende la commozione”.
Alberto Solesin, padre della 28enne Valeria, ha anche detto di non avere nessuna intenzione di conoscere i dettagli sull'omicidio della figlia: “Voglio tenermi lontano dalla contingenza del dramma, non voglio sapere come si è svolto. Ora non voglio entrare nei dettagli del dolore, dello scempio fatto nei confronti di mia figlia”. Alberto ha quindi aggiunto: "Ho sperimentato una leggerezza di tratto che mi ha fatto vedere un’Italia migliore di quanto immaginiamo. Non volevamo far sfigurare nostra figlia”. Nei giorni scorsi migliaia di persone hanno onorato Valeria Solesin, dai cittadini comuni alle massime autorità passando per esponenti politici di tutti gli schieramenti.
Renzi: "Miglior modo per ricordare Valeria Solesin è continuare a vivere”
"Il miglior modo per ricordare Valeria Solesin è continuare a vivere” queste le parole del premier Mattero Renzi durante una conferenza stampa sul terrorismo, per rendere omaggio alla vittima italiana della strage del Bataclan.
Il toccante messaggio del papà di Valeria
Feretro portato via a spalla dai gondolieri
Dopo il saluto a Valeria Solesin da parte dei rappresentanti religiosi, a conclusione dei funerali della ragazza italiana uccisa negli attentati di Parigi, in Piazza San Marco a Venezia è risuonato l'inno alla gioia. Successivamente la bara è stata portata via a spalla dai gondolieri. La salma di Valeria Solesin verrà trasportata nel cimitero dell'isola di San Michele dove sarà tumulata vicino alla tomba del nonno
La benedizione delle autorità religiose
Dopo il saluto di parenti e amici, ora tocca ai rappresentanti religiosi salutare la salma di Valeria Solesin. Il primo è il Patriarca di Venezia, che benedirà la salma come chiesto dai familiari, poi toccherà all'Imam ed infine al rabbino. Il patriarca Francesco Moraglia, prendendo la parola, si è rivolto ai terroristi: "Mai e poi mai divideremo con voi ciò che tragicamente vi appartiene, ossia l’odio. La vostra cultura ci fa inorridire ma non ci intimidisce. Ci sgomenta perchè indegna dell'uomo, ma ci fortifica nell'opporci ad essa con ogni nostra forza sul piano culturale, spirituale, umano". Il rappresentante dell'Ucoii dice che il piano dei terroristi è fallito, applausi dalla piazza. "Noi pensiamo che i giusti non muoiono mai, tu vivrai ne tuoi ideali, perché potrai essere di esempio per molti giovani alla ricerca di un ideale" ha dichiarato invece il rabbino capo.
Il Padre di Valeria: "Pensiero per i giovani che non si arrendono"

"Ringrazio i rappresentanti delle religioni, cristiana, ebraica e musulmana in presenza congiunta in questa piazza simbolo del cammino comune degli uomini nel momento in cui il fanatismo vorrebbe nobilitare il massacro con il richiamo ai valori di una religione". Lo ha detto Alberto Solesin, il padre di Valeria, prendendo la parola ai funerali della figlia uccisa durante gli attentati di Parigi. "Se è lontanamente vero quello che è stato detto in questi giorni che la nostra compostezza è stata un esempio per il Paese, dico che questo era dovuto e dedicato a tutti i Valeria e Andrea che lavorano, studiano, soffrono e non si arrendono", ha proseguito Alberto Solesin ringraziando poi l'ambasciatore italiano a Parigi e l'unità di crisi della Farnesina per l'aiuto prestato alla famiglia e per la vicinanza umana.
Comunità islamica: "Non è stata uccisa in nome del nostro Dio"
"Valeria è come se fosse una nostra figlia. Siamo presenti oggi per dire che non è stata uccisa in nome del nostro Dio né in nome della nostra religione, né in nostro nome”. Così il presidente della comunità islamica di Venezia, Mohamed Amin Al Ahdab, al suo arrivo in Piazza San Marco a Venezia per partecipare ai funerali di Valeria Solesin. “Siamo presenti in piazza in questo funerale per stare vicini, per solidarietà, per condividere con la città amori e dolori. Questo è un fatto che ci addolora veramente tantissimo” ha aggiunto Al Ahdab.
Il ricordo degli amici di Valeria
Bandiere a mezz’asta e piazza San Marco piena di gente a Venezia per i funerali di Valeria Solesin, la ragazza italiana deceduta al Bataclan negli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. In piazza campeggia un grande tricolore listato a lutto e uno striscione in ricordo di Valeria. Sulle transenne della piazza è stato esposto un grande striscione bianco con la scritta "Ciao Valeria, figlia nostra angelo nel cielo". Il feretro è stato portato a spalla da un gruppo di gondolieri, la bara con il corpo di Valeria Solesin coperta da un cuscino di fiori bianchi, è stata poi deposta sopra una pedana rialzata di fronte alla basilica di San Marco. Dopo l'inno italiano, all'inizio della cerimonia, è stata suonata la Marsigliese, poi il ricordo degli amici che uno alla volta raccontano qualcosa della ricercatrice 28enne. La famiglia si è detta aperta anche a interventi da parte del patriarca di Venezia, del rabbino capo e di un imam. Dopo la cerimonia ci sarà l’inno europeo e successivamente la salma lascerà San Marco diretta al cimitero.