
Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra a Gaza tra Israele e Hamas, le notizie dell'ultima ora oggi lunedì 22 settembre dopo l'assalto finale dell'esercito israeliano nella Striscia. Regno Unito, Canada e Australia hanno annunciato il riconoscimento formale dello stato palestinese scatenando le ire del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che ha commentato: "È un tradimento". Per gli USA si tratta di un riconoscimento solo simbolico.
Oggi giornata di protesta nazionale di 24 ore indetta da Usb e dai sindacati di base (Cub, Adl, Sgb) per esprimere solidarietà alla popolazione civile palestinese della Striscia di Gaza. Lo sciopero interesserà diversi comparti, dalle ferrovie al trasporto pubblico locale, dai porti ai taxi, ai quali va aggiunto il personale di scuole e università. Resta escluso invece il settore aereo.
Sciopero per Gaza, studenti bloccano ingressi Università La Sapienza a Roma
La giornata di mobilitazione a sostegno della Palestina indetta dal sindacato Usb è stata accolta dalle organizzazioni studentesche dell'Università La Sapienza di Roma che questa mattina dalle ore 7:30 hanno cominciato a bloccare gli ingressi alla città universitaria. Il concentramento degli studenti si unirà dalle 10 alla grande manifestazione di Piazza dei Cinquecento dove è prevista la manifestazione con tutte le realtà aderenti.
Gaza, studenti bloccano ingresso campus università Torino
È iniziata sotto la pioggia questa mattina la giornata di sciopero generale per Gaza indetta dai sindacati di base. Dalle sette attivisti pro Pal e studenti hanno bloccato gli ingressi del Campus universitario Einaudi per impedire le lezioni. Altri blocchi sono previsti in altre sedi universitarie e nelle scuole superiori. "Anche noi dobbiamo svuotare le aule perché è nelle scuole che si riproduce tutta la società – scrivono i comitati studenteschi -. Fermiamo le scuole, fermiamo le città, fermiamo il mondo, perché a Gaza non ci sono più aule, non ci sono più ospedali, non c'è più tempo. Blocchiamo tutto per Gaza, non possiamo più rimandare la costruzione di un mondo decente". Gli studenti si sono dati appuntamento alle 9.30 in piazza Arbarello. Da lì si sposteranno verso piazza Carlo Felice, davanti alla stazione di Porta Nuova, da dove partirà il corteo dei sindacati di base. Sono previsti disagi nel trasporto pubblico e ferroviario.
Berlino: "Riconoscimento Palestina dopo soluzione due Stati"
In vista del dibattito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza e l'avvio di un processo per la creazione di due Stati con i palestinesi. "Per la Germania, il riconoscimento di uno Stato palestinese avverrà probabilmente alla fine del processo", ha detto Wadephul prima della partenza. Tuttavia, un processo negoziale corrispondente deve "iniziare ora. Uno Stato palestinese è il nostro obiettivo", ha continuato Wadephul. Non c'è altra via se non quella della soluzione a due Stati.
Sciopero generale 22 settembre per Gaza, gli orari dei treni e le fasce garantite
Per quanto riguarda i treni, il personale di FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord aderirà allo sciopero di oggi 22 settembre per Gaza con l’esclusione del personale di Trenitalia in Calabria. Come ha fatto sapere Trenitalia, è possibile che i servizi subiscano delle modifiche anche prima dell’orario previsto di inizio e dopo quello di fine dello sciopero (da mezzanotte alle 23).
Andando più nello specifico, per il trasporto Regionale di Trenitalia e Trenitalia Tper, sono garantiti i servizi essenziali dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Per il trasporto regionale, invece, sono stati istituiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle ore 21).
Arabia Saudita e Qatar plaudono a riconoscimenti Palestina
L'Arabia Saudita e il Qatar plaudono alla decisione di Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo di riconoscere lo Stato palestinese. Il riconoscimento, affermano fonti saudite citate dal Times of Israel, sottolinea l'impegno degli stati occidentali per un processo di pace e invita altri Paesi a fare lo stesso. Per il Qatar i riconoscimenti da parte dei Paesi occidentali sostengono gli sforzi per raggiungere una pace duratura nella ragione.
Ambasciatore israeliano in USA: "Starmer ha premiato i nuovi nazisti e riceverà solo vergogna"
L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yechiel Leiter ha pubblicato una dura critica al primo ministro britannico Keir Starmer in seguito al riconoscimento da parte della Gran Bretagna di uno Stato palestinese. "Quando Neville Chamberlain si è venduto ai nazisti, credeva (scioccamente) di evitare il conflitto. L'unica cosa che Starmer sta cercando di evitare è una presa di potere islamista in Gran Bretagna. Ha premiato i nuovi nazisti e riceverà solo vergogna", ha scritto Leiter su X.
Wsj: "Trump all'Onu affermerà il potere unilaterale degli USA"
Il discorso di Donald Trump domani all'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York metterà in risalto la sua affermazione del potere unilaterale degli Stati Uniti all'estero davanti a un organismo globale in cui la sua amministrazione ha abbandonato gran parte del ruolo di primo piano che aveva un tempo. Lo scrive il Wall Street Journal.
Anche il Portogallo riconosce lo Stato di Palestina
Anche il Portogallo riconosce uno Stato palestinese, ha dichiarato ieri il ministro portoghese degli Esteri Paulo Rangel, seguendo il Regno Unito, il Canada e l'Australia, e precedendo altri Paesi che hanno annunciato la loro intenzione di farlo oggi, tra cui la Francia. "Riconoscere lo Stato di Palestina è il compimento di una politica fondamentale, coerente e ampiamente accettata", ha dichiarato Rangel ai giornalisti a New York. "Il Portogallo sostiene la soluzione dei due Stati come unica via per una pace giusta e duratura, una pace che promuova la coesistenza e le relazioni pacifiche tra Israele e Palestina", ha aggiunto.
Oggi sciopero generale per Gaza: cortei in 60 città italiane
La giornata di mobilitazione di oggi, lunedì 22 settembre, è stata indetta "in risposta al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell'esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumund Flotilla, che vede a bordo anche lavoratori e sindacalisti italiani impegnati nel portare derrate alimentari e beni di prima necessità alla popolazione palestinese", come si legge nel comunicato ufficiale. Le sigle sindacali autonome che hanno promosso l'iniziativa chiedono inoltre "sanzioni a Israele e la rottura delle relazioni diplomatiche e commerciali".
Disagi previsti soprattutto per il settore ferroviario. Lo sciopero vede l’adesione del personale appartenente al gruppo Fs, a partire da Trenitalia (ad eccezione del personale in Calabria) e Trenitalia Tper oltre a Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori e Trenord. L’agitazione prende avvio dalla mezzanotte di oggi, lunedì 22, e prosegue fino alle 23:00. Ci sono però due fasce di garanzia: dalle 6:00 alle 9:00 e 18:00 alle 21:00.
Ci saranno cortei nelle maggiori città italiane e non solo. Come si legge sul sito del sindacato Usb, nel corso della giornata manifestazioni sono previste anche nelle seguenti città: Trento, Bergamo, Trieste, Novara, Cuneo, Verbania, Pavia, Genova, Firenze, Pisa, Ancona, Pescara, Livorno, Cagliari, Civitavecchia, Napoli, Salerno, Potenza, Cosenza, Bari, Lecce, Palermo, Catania, Ragusa, Milano, Roma, Torino.
USA: "Riconoscimento Palestina degli alleati è simbolico"
Gli Stati Uniti hanno definito una "puramente simbolico" il riconoscimento di uno stato palestinese da parte di diversi alleati chiave. "Il nostro obiettivo rimane una diplomazia seria, non gesti di scena – ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato, secondo quanto riportato da Afp -. Le nostre priorità sono chiare: il rilascio degli ostaggi, la sicurezza di Israele e la pace e la prosperità per l'intera regione, possibili solo senza Hamas".
Israele: "Respingiamo categoricamente riconoscimento Palestina"
Israele si oppone con forza al riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Australia, Canada e Regno Unito, un passo che, secondo lo Stato ebraico, mina la possibilità di raggiungere un accordo con il movimento palestinese Hamas. Lo ha dichiarato oggi il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein. "Israele respinge categoricamente la dichiarazione unilaterale di riconoscimento dello Stato palestinese da parte del Regno unito e di diversi altri Paesi. Questa dichiarazione non promuove la pace, ma al contrario destabilizza ulteriormente la regione e mina la possibilità di ottenere in futuro una soluzione pacifica", ha scritto Marmorstein sul suo account del social X.
Guerra Israele-Hamas a Gaza, ultime news in diretta
Resta alta la tensione in Medioriente. Regno Unito, Australia, Canada e Portogallo hanno riconosciuto formalmente lo stato di Palestina alla vigilia dell'Assemblea generale dell'Onu. Sono oltre 150 i Paesi del mondo ad averlo fatto. Ira di Netanyahu: "Non ci sarà alcuno Stato palestinese, si mette in pericolo la stessa esistenza di Israele". Anche se gli Stati Uniti hanno definito una "puramente simbolico" il riconoscimento di uno stato palestinese da parte di diversi alleati chiave.
Il presidente della Repubblica Mattarella ha detto che "dal Capodanno ebraico arriva un invito contro la violenza e per una convivenza basata su rispetto, solidarietà e pace". Oggi manifestazioni e cortei per Gaza in tutta Italia con lo slogan: "Blocchiamo tutto". Aderiscono allo sciopero vari comparti, dalle ferrovie al trasporto pubblico locale, dai porti ai taxi, ai quali va aggiunto il personale di scuole e università.