
Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra a Gaza, le notizie dell'ultima ora oggi lunedì 29 settembre. Tutti gli occhi sono puntati su Washington, dove oggi Donald Trump presenterà a Benjamin Netanyahu un piano per il rilascio degli ostaggi e la fine delle ostilità a Gaza. Il presidente americano ha avuto un colloquio telefonico con la premier italiana Giorgia Meloni.
Nel frattempo cresce la preoccupazione per la Flotilla che naviga verso Gaza. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, dopo aver incontrato una delegazione degli attivisti, ha lanciato un monito: "Se forzano il blocco c'è il rischio di effetti drammatici, ogni sforzo perché prevalga il senso di responsabilità". Sui corridoi umanitari richiesti dagli attivisti, Crosetto ha precisato: "Per aiutare Gaza ci sono canali già attivi". Posizione diversa quella di Elly Schlein, che dopo l'incontro con i volontari si è augurata che "il governo protegga la Flotilla e si faccia promotore dell'apertura di canali per gli aiuti". Durissima la reazione di Israele, che considera l'iniziativa dei volontari "una provocazione al servizio di Hamas".
Alle 19 e 15 conferenza stampa Trump-Netanyahu alla Casa Bianca
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terranno oggi una conferenza stampa congiunta al termine dei loro incontri a Washington. Lo rende noto la Casa Bianca con un cambio di programma, dato che inizialmente non era previsto alcun incontro con i media per Trump e Netanyahu. La conferenza stampa è stata fissata alle 13.15 ora di Washington, le 19.15 in Italia.
Famiglie degli ostaggi scrivono a Trump: "Dipendiamo da te"
L'Hostage Family Forum ha inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti Donald Trump prima del suo incontro con Benjamin Netanyahu, ringraziandolo profondamente per i suoi sforzi per liberare i prigionieri e implorandolo di spingere l'ultimo accordo oltre il limite. "Siamo grati e dipendiamo dalla vostra forza e dalla forza e dal potere impressionante degli Stati Uniti d'America", scrive il forum che racchiude i familiari degli ostaggi, sottolineando il suo impegno per la loro causa. Le famiglie chiedono a Trump di "resistere a qualsiasi tentativo di sabotare l'accordo che hai portato avanti".
Gaza, ospedale al-Shifa sotto assedio: pazienti in fuga, medici uccisi mentre vanno al lavoro
Scene di terrore all'ospedale al-Shifa di Gaza, dove pazienti che necessitano di cure urgenti sono costretti ad abbandonare la struttura mentre si intensificano nei dintorni i bombardamenti di Israele. Lo denuncia il Centro palestinese per i diritti umani, raccogliendo testimonianze drammatiche dal personale medico.
Secondo le ricostruzioni, le forze israeliane hanno impiegato "cinture di fuoco" – armi incendiarie capaci di generare barriere di fiamme – e inviato autoveicoli carichi di esplosivo attorno alla struttura sanitaria, stringendo l'assedio dai settori nord ed est.
I bombardamenti hanno paralizzato gran parte delle attività ospedaliere. Diversi medici non sono riusciti a raggiungere il loro posto di lavoro, altri hanno perso la vita negli attacchi. Nonostante questo, il personale rimasto continua a operare, come spiega il direttore sanitario Hassan al-Sha'ir: "Lavoriamo in condizioni durissime e con una paura schiacciante". Al-Sha'ir ricorda i precedenti assedi, quando team medici furono uccisi o arrestati dalle truppe israeliane.
Circa cento pazienti restano ricoverati, lottando per sopravvivere mentre scorte di medicinali e attrezzature salvavita si esauriscono rapidamente. Le condizioni, secondo il responsabile medico, sono "estremamente difficili".
Flash mob in 100 ospedali italiani il 2 ottobre: "Luci sulla Palestina" per ricordare le vittime di Gaza
Giovedì 2 ottobre alle 21.00 si terrà in tutta Italia un'iniziativa di protesta promossa dalla rete #DigiunoGaza, che coinvolgerà il personale sanitario di circa 100 ospedali del Paese. L'obiettivo del flash mob è "esprimere solidarietà al popolo palestinese, condannare il genocidio in corso e ricordare i 1.677 sanitari uccisi a Gaza".
L'appello lanciato dagli organizzatori è rivolto a tutto il settore sanitario e alla cittadinanza. "Invitiamo tutto il personale sanitario, cittadini, associazioni e chiunque voglia opporsi a questa barbarie – si legge sul sito – ad aderire al flash mob portando davanti all'ospedale della propria città o dove lavora torce, lampade, lumini, candele o anche solo il proprio cellulare. Alle ore 21 accenderemo tutti insieme, in tutta Italia le nostre fonti di luce per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e per ricordare gli oltre 60mila palestinesi uccisi in questi ultimi due anni dall'esercito israeliano, tra cui 1.677 sanitari i cui nomi ricorderemo in una lettura collettiva durante il flash mob".
Per partecipare all'iniziativa è necessario registrarsi attraverso un modulo online disponibile sul sito della rete #DigiunoGaza. "Compilare il modulo online indicando l'ospedale dove vi recherete. Se l'ospedale non è presente nel modulo è possibile aggiungerlo selezionando la voce ‘Ospedale non presente in lista'. Se nell'ospedale selezionato o inserito manualmente non si svolgerà il flash mob perché non ha raggiunto un numero idoneo di adesioni avviseremo via email le persone registrate", spiegano i promotori.
Il flash mob "Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza" è coordinato a livello nazionale dalla rete #DigiunoGaza, ma l'organizzazione locale è affidata a volontari. Come precisano gli organizzatori, "l'organizzazione e la gestione sono delle persone volontarie (personale medico e non solo) che si offrono di organizzare, oltre che di partecipare, al flash mob affiancando – quando è presente – il gruppo locale di #DigiunoGaza".
Altre due barche con la Flotilla, nella zona critica tra due giorni
Altre due imbarcazioni si sono unite alla flotta della Global Sumud Flotilla, che si trova ora a 366 miglia nautiche da Gaza e stima di arrivare nella zona "ad alto rischio" tra due giorni. "La flotta Global Sumud Flotilla sta crescendo – si legge nell'ultimo aggiornamento Telegram – Le nostre navi principali, Ohwayla e All in, sono ora a soli 366 miglia nautiche da Gaza, con un arrivo stimato tra 3 e 4 giorni. La nostra flotta conta ora 44 imbarcazioni, rafforzata dal recente lancio di due nuove barche dirette verso la flotta. Tra soli due giorni, la flottiglia entrerà nella zona ad alto rischio. La nostra determinazione è assoluta, ma questo è il momento in cui la vostra vigilanza globale e solidarietà sono più necessarie. Unisciti a noi. Ferma il genocidio. Tieni gli occhi su Gaza".