
Gli aggiornamenti sulla guerra tra Russia e Ucraina di oggi, martedì dicembre 2025 e le ultime notizie in diretta. Donald Trump si è detto ottimista sulla fine della guerra dopo gli incontri dei giorni scorsi a Berlino. Il presidente Zelensky, dopo aver dialogato con la delegazione USA, ieri ha anche partecipato al vertice con i Leader UE. Secondo il tedesco Friedrich Merz, "la chance di una tregua a questo punto è "reale". Anzi, "non è mai stata così grande come adesso".
Per il numero uno di Kiev "non è stato facile, ma gli incontri sono stati molto produttivi". I progressi sulle garanzie di sicurezza per Kiev sono riconosciuti da tutti, mentre resta chiaramente aperta la questione territoriale, e in particolare il nodo del Donbass: "Le posizioni sono differenti", ha detto l'ucraino. Nel fine settimana possibili nuovi colloqui. Zelensky oggi in Olanda: discorso in Aula e varo della commissione sui danni di guerra, adottata la convezione a L'Aja.
Zelensky: "Usare asset russi per difesa da aggressione"
"In questo momento, i leader europei hanno sul tavolo la questione relativa agli asset russi congelati. La maggior parte di questi asset si trova in Europa. Questi beni russi possono e devono essere utilizzati appieno per difendere dall'aggressione della Russia stessa. L'aggressore deve pagare. Si tratta anche di ripristinare la giustizia e in un modo che la Russia possa davvero percepire". Lo ha scritto in un post su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Londra stanzia 700 milioni per le difese aeree di Kiev contro i droni russi
Il Regno Unito ha annunciato un pacchetto di aiuti militari da 600 milioni di sterline (quasi 700 milioni di euro) per dotare l'Ucraina di nuove capacità difensive aeree che contribuiscano ad abbattere i droni russi durante l'inverno. Lo ha annunciato il ministro della Difesa britannico John Healey, secondo cui Kiev riceverà "sistemi di difesa aerea, missili e torrette automatizzate per abbattere i droni". Healey co-presiede oggi con l'omologo tedesco Boris Pistorius la 32esima riunione del Gruppo di contatto per la Difesa dell'Ucraina. "Gli ucraini continuano a combattere con enorme coraggio, sia militari che civili", ha affermato il ministro britannico. E ancora: "L'investimento di 600 milioni di sterline del Regno Unito per la difesa aerea di quest'anno rappresenta un aiuto fondamentale per gli ucraini nella difesa delle loro città e infrastrutture energetiche dai barbari attacchi della Russia”.
Fontana: "Sulla propaganda russa Italia messa meno peggio di altri paesi"
"Penso che non siamo messi peggio di altri paesi europei sulla propaganda (russa, ndr). Però che ci sia un'influenza o un tentativo sì, ma a mio modo di vedere, credevo peggiore. E non solo da parte della Russia". Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, rispondendo a una domanda sulla maggiore o minore permeabilità dell'Italia alla propaganda di Mosca. Fontana l'ha detto nel tradizionale scambio di auguri di Natale con la stampa parlamentare.
Nasce la commissione sui danni di guerra per Kiev, adottata la convezione a L'Aja
È nata la commissione internazionale per il risarcimento dei danni di guerra all'Ucraina: la convenzione istitutiva promossa dal Consiglio d'Europa è stata adottata a L'Aja. Il nuovo organismo dovrà quantificare i danni dell'invasione russa ed esaminare le richieste di risarcimento sulla base del registro dei danni che conta già oltre 86 mila segnalazioni. "Si tratta di un passo storico", ha detto il segretario generale del Consiglio d'Europa Alain Berset. Il fondo per i risarcimenti verrà istituito nel 2026 e potrebbe essere finanziato anche con gli asset russi congelati.
Kiev: "Dai Volenterosi ok a truppe di supporto come garanzie"
I leader dei paesi che fanno parte della Coalizione dei Volenterosi hanno espresso la loro disponibilità a inviare forze di supporto in Ucraina come parte delle garanzie di sicurezza dopo la fine della guerra. Lo ha affermato il vice capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina Ihor Zhovkva, come riporta da RBC-Ucraina. "Senza rivelare dettagli, i leader europei che partecipano al formato ‘Coalizione dei Volenterosi – e c'è il cosiddetto Gruppo Multifunzionale Ucraina – sostengono lo spiegamento di forze di supporto", ha affermato Zhovkva. "Sappiamo chiaramente quali paesi europei possono aiutare l'Ucraina a mantenere la pace e in quali formati. Dopotutto, questo formato funzionerà solo dopo il raggiungimento di un cessate il fuoco sul territorio ucraino e, in futuro, dobbiamo impedire che l'aggressione russa si ripeta", ha sottolineato il vice capo dell'ufficio presidenziale.
Premier Olanda: "La fine della guerra in Ucraina è possibile, servono risarcimenti"
"Nei giorni scorsi l'Ucraina è stata al centro dei colloqui internazionali. L'incontro di ieri a Berlino è stato molto costruttivo", sono stati compiuti "passi importanti" e si è "discusso anche delle garanzie di sicurezza: tutti avvertono il senso di urgenza e cessate il fuoco ora sembra una possibilità concreta". Lo ha detto il premier olandese Dick Schoof alla conferenza del Consiglio d'Europa a L'Aja per il lancio della commissione internazionale sul risarcimento dei danni di guerra per l'Ucraina. "Una pace giusta e durata richiede risarcimenti" e "anche dopo la pace, la giustizia dovrà fare il suo corso" e Kiev dovrà continuare ad avere "il sostegno dei Paesi Bassi e degli altri alleati", ha evidenziato.
Tajani: "Accolte proposte italiane sulle garanzie di sicurezza"
Le prospettive riguardanti le garanzie di sicurezza per l'Ucraina "sono molto positive. Gli americani ne saranno parte" ed "hanno fatto chiaramente capire" che ci sarà un meccanismo simile "all'articolo 5 della Nato, che è anche la proposta italiana. Gli americani sono indispensabili soprattutto per la difesa aerea, per la protezione dello spazio aereo. Quindi lavoriamo intensamente perché gli obiettivi si possano raggiungere". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della Conferenza degli Ambasciatori parlando con i giornalisti degli esiti delle riunioni a Berlino sull'Ucraina con i leader europei, i rappresentanti americani e Volodymyr Zelensky. Tajani ha sottolineato che la "posizione dell'Italia è stata ancora una volta importante anche in sede di trattativa europea. Direi che, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa, le proposte dell'Italia sono state accolte perché erano proposte di buon senso".
Cremlino: "Nessuna tregua di Natale, puntiamo ad accordo di pace"
Mosca respinge le richieste di una tregua natalizia in Ucraina. "Vogliamo la pace, non vogliamo una tregua per concedere una pausa all'Ucraina per prepararsi a continuare la guerra", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Ora la questione è se stiamo per raggiungere, come dice il presidente Trump, un accordo o no", ha aggiunto Peskov. Ma se gli ucraini, anziché a un'intesa di pace, puntano a "decisioni momentanee e non praticabili, allora difficilmente siamo pronti a partecipare a questo", ha concluso il portavoce di Vladimir Putin, citato dall'agenzia Interfax.
Zelensky: "Pace duratura soltanto se Mosca accetta che ci sono regole"
"Non basta costringere la Russia a un accordo. Non basta farla smettere di uccidere. Dobbiamo far accettare alla Russia che nel mondo ci sono delle regole e che non può ingannare tutti. Questa è la strada per una pace duratura". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, davanti al Parlamento olandese. Zelensky ha puntato il dito contro le pretese di Mosca di "rinunciare a parti del nostro territorio che non sono nemmeno riusciti a conquistare" o di accettare "i limiti al nostro diritto di unirci all'Alleanza e alla nostra sovranità".
Zelensky: "Siamo nei negoziati più intensi e mirati dall'inizio della guerra"
"Siamo nel mezzo dei negoziati di pace più intensi e mirati dall'inizio di questa guerra: non stiamo parlando di una pausa o di una soluzione temporanea e incerta, ma stiamo lavorando a stretto contatto con i partner per porre fine, finalmente, a questa guerra russa contro l'Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Parlamento olandese, tornando a chiedere "forte sostegno politico" a Kiev.
Crosetto: "difficile" percorso ingresso Ucraina in Nato e Ue
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ritiene "difficile" il percorso di ingresso dell'Ucraina nella Nato, ma anche nell'Unione Europea, e qui "non per motivi politici ma agricoli, conoscendo gli agricoltori polacchi, francesi, italiani e tedeschi". Per Kiev ci sarebbe invece uno spazio, secondo Crosetto, in un'"Europa della Difesa diversa da quella che siamo abituati a concepire a 27, cioe' un'Europa della Difesa continentale". "Quando penso alla Difesa non penso all'Europa dei 27, ma a un'Europa continentale in cui ci siano Austria, Balcani, Regno Unito, Svizzera, Norvegia", ha spiegato il ministro, intervenendo alla seconda giornata della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina. "In questa Difesa continentale che e' ancora da costruire, in un'Europa che si struttura in questo modo, potrebbe avere uno spazio anche l'Ucraina", ha concluso Crosetto.
Cremlino: "Nessuna telefonata fra Putin e Trump dopo il 16 ottobre"
Non c'è stata alcuna telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin dopo quella, resa nota, del 16 ottobre scorso. Lo ha detto il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, dopo che ieri sera Trump aveva detto di avere parlato di recente con il capo del Cremlino. Lo riferisce la Tass.
Zakharova su Salvini: "Sue conclusioni indiscutibili"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakaharova, ha approvato le parole con cui il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha invitato ieri alla prudenza sul tema riarmo in chiave anti-russa. "Se Hitler e Napoleone non sono riusciti a mettere in ginocchio Mosca con le loro campagne in Russia, è improbabile che Kaya Kallas, Macron, Starmer e Merz abbiano successo", aveva detto Salvini nella citazione riportata da Zakharova sui suoi profili social. "Il paragone è preciso, la conclusione è indiscutibile", ha chiosato la diplomatica russa.
Consiglio d'Europa: "Risarcimenti siano parte della pace per Kiev"
"Responsabilità, risarcimenti e ricostruzione devono far parte del processo di pace per Kiev. Non si può guardare soltanto al breve periodo" perché in gioco "c'è il futuro dell'Ucraina e delle persone colpite dalla guerra". Lo ha detto il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, arrivando alla conferenza a L'Aja che sancirà la nascita della commissione internazionale per i risarcimenti dei danni di guerra subiti dalla popolazione ucraina dall'inizio dell'aggressione di Mosca.
"L'istituzione" della commissione "rappresenta un passo molto importante dopo il registro dei danni creato dal Consiglio d'Europa dopo il vertice di Reykjavik" del maggio 2023, ha ricordato Berset, indicando che sono "oltre 86mila" le richieste di risarcimento "già registrate". Il prossimo passo sarà – nel 2026 – l'istituzione del fondo per i risarcimenti. Ma resta aperto il nodo delle fonti di finanziamento.
Mosca: "Non accetteremo truppe Nato in Ucraina, nessuna concessione su territori"
"Non sottoscriveremo, accetteremo o saremo nemmeno soddisfatti di alcuna presenza di truppe Nato sul territorio ucraino". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov sottolineando in un'intervista a Abc News che Mosca non accetterà militari dell'Alleanza su suolo ucraino anche se fossero parte di una garanzia di sicurezza o come membri della Coalizione dei Volenterosi. Ryabkov ha poi ribadito che la Russia non ha intenzione di fare concessioni su Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea: "Non possiamo assolutamente scendere a compromessi su di esse". In ogni caso, il viceministro ha mostrato ottimismo affermando che le parti sono "sul punto" di raggiungere una soluzione diplomatica.
Mosca: "Siamo sul punto di raggiungere un accordo"
Il viceministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov ha dichiarato in un'intervista esclusiva ad Abc News di ritenere che le parti in conflitto siano "sul punto" di raggiungere una soluzione diplomatica per porre fine alla guerra in Ucraina. "Siamo pronti a raggiungere un accordo", ha detto Ryabkov, aggiungendo di sperare che un accordo venga raggiunto "il prima possibile". Ieri funzionari dell'amministrazione statunitense hanno segnalato che un accordo di pace tra Russia e Ucraina potrebbe essere più vicino che mai, dichiarando ai giornalisti, a condizione di anonimato, che "letteralmente il 90%" delle questioni tra i due paesi in conflitto è stato risolto.
Wilders: "Kiev non dovrà mai entrare nell'Ue o nella Nato"
"Zelensky è il benvenuto oggi alla Camera dei Rappresentanti, ma non dovrà mai aderire all'Ue o alla Nato". Lo scrive su X il leader dell'ultradestra olandese, Geert Wilders, prima dell'intervento del presidente ucraino al Parlamento a L'Aja. "Ora tocca agli altri Paesi sostenerlo finanziariamente. I Paesi Bassi hanno già contribuito con un'incredibile cifra di miliardi", aggiunge Wilders, chiedendo che le risorse disponibili vadano "al popolo olandese".
Premier Olanda: "Gli Usa garantiscono sostegno, sul Donbass decide Kiev"
Il primo ministro olandese ad interim Dick Schoof dopo i colloqui a Berlino ha affermato che il sostegno degli Stati Uniti appare "sufficientemente solido" da consentire all'Ucraina e ai partner europei di affrontare eventuali concessioni nei negoziati con la Russia. Un'eventuale rinuncia, totale o parziale, al Donbass, ha precisato ai media olandesi, resta comunque una decisione esclusivamente nelle mani di Kiev.
Schoof accoglierà oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a L'Aja, dove è attesa la firma del trattato del Consiglio d'Europa che darà vita alla commissione per il risarcimento dei danni di guerra per Kiev. I due leader terranno quindi una conferenza stampa congiunta alle 12:45.
Orban: "Bruxelles vuole imporre eurobond Kiev senza consenso"
"Chiunque chieda prestiti Ue a spese dei propri nipoti puo' ora unirsi al coro di Bruxelles. Li distribuiscono facilmente; si può protestare, ma liberarsene è molto più difficile". Lo afferma il primo ministro ungherese, Viktor Orban, secondo quanto riportato su X dal portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs. "Con l'avvicinarsi del vertice Ue, la soluzione che i burocrati di Bruxelles cercheranno di imporci per finanziare le spese belliche dell'Ucraina per i prossimi due anni sta iniziando a prendere forma. Ancora una volta, la soluzione e' la cosiddetta arma miracolosa: il prestito congiunto. Se necessario, anche senza consenso. Chi non lo desidera, se lo vedra' comunque scaricato addosso e ne pagherà gli interessi per decenni", aggiunge Orban. "In questo modo, perderemmo definitivamente l'occasione di una rapida conclusione della guerra tra Russia e Ucraina. Ci stiamo muovendo verso un'escalation. E una cosa e' certa: anche i nostri nipoti subiranno le conseguenze di questa guerra. L'Ungheria deve destreggiarsi in questo campo minato. Questo giovedì e negli anni a venire", conclude il premier magiaro.
Possibili colloqui di pace a Miami nel fine settimana
Questo fine settimana i colloqui per la pace in Ucraina potrebbero proseguire a Miami, negli Stati Uniti. Secondo quanto riferisce un funzionario statunitense all'agenzia Axios, probabilmente questo fine settimana si terranno dei colloqui "da qualche parte negli Stati Uniti, potrebbe essere Miami, con gruppi di lavoro, militari, che esamineranno le mappe". Sempre Axios, sentito un funzionario Usa, riferisce che il "90%" delle questioni tra Stati Uniti e Ucraina è stato risolto, ma alcune delle questioni in sospeso richiedono ulteriori discussioni tecniche.
McGrath: "La commissione per Kiev sui danni di guerra è un passo decisivo"
La nascita oggi a L'Aja della commissione internazionale per le richieste di risarcimento sui danni di guerra all'Ucraina rappresenta "un passo decisivo verso la giustizia". Lo ha dichiarato all'ANSA il commissario europeo per la Giustizia, Michael McGrath, atteso insieme all'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, alla conferenza organizzata dal Consiglio d'Europa per la firma del trattato che istituirà il nuovo organismo. "Oggi si celebra una tappa fondamentale nel nostro sostegno al popolo ucraino, che continua la sua eroica resistenza alla brutale guerra di aggressione della Russia", ha sottolineato McGrath. "L'Unione europea – ha aggiunto – è rimasta ferma nel sostenere l'Ucraina, difendendo l'ordine internazionale basato sulle regole che protegge ogni Stato e contrastando l'impunità. Oggi passiamo dai principi all'azione, dall'aspirazione alla realtà, ponendo la responsabilità al centro del futuro dell'Ucraina".
Mosca: "Controlliamo roccaforte di Kupjansk"
La Russia continua a controllare la città di Kupjansk, una roccaforte ucraina chiave nella regione nord-orientale di Kharkiv, nonostante la controffensiva ucraina annunciata venerdì scorso dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Le unità del gruppo militare Zapad (Ovest) continuano a svolgere le loro missioni di combattimento nell'area dell'operazione militare speciale. La città di Kupjansk è sotto il controllo della Sesta Armata", ha dichiarato all'agenzia di stampa russa Tass il portavoce Leonid Zharov, secondo cui gli ucraini "tentano quotidianamente di infiltrare piccoli gruppi in città attraverso il cimitero cittadino, ma subiscono pesanti perdite di personale e di equipaggiamento". "Le unità del gruppo stanno respingendo gli attacchi nemici contro le città di Tischenkivka, Moskivka e Sobolivka (vicino a Kupiansk) e ne mantengono il controllo, attaccando il nemico a distanza con fuoco di artiglieria e droni d'assalto e impedendone l'avanzata verso Kupiansk", ha aggiunto la fonte russa secondo cui "gruppi nemici sono isolati e intrappolati in due edifici nel distretto di Yubileini" e "saranno annientati a breve".
Zelensky in Olanda, oggi discorso in Aula e varo della commissione sui danni di guerra
Volodymyr Zelensky è giunto nella tarda serata di ieri a L'Aja, nuova tappa della sua intensa missione diplomatica europea che negli ultimi giorni lo ha condotto a Londra, Roma, Città del Vaticano e Berlino. Questa mattina, dalle 10:30, interverrà al Senato e alla Camera, poi incontrerà il premier olandese Dick Schoof – con cui terrà una conferenza stampa attorno alle 12:45 -, il re Guglielmo Alessandro e i ministri degli Esteri e della Difesa.
Al centro della visita del leader ucraino vi è anche la conferenza del Consiglio d'Europa che segnerà la nascita della commissione internazionale per le richieste di risarcimento a favore di Kiev. L'organismo avrà il compito di quantificare i danni di guerra subiti dall'Ucraina ed esaminare le domande presentate da cittadini, organizzazioni e istituzioni.
Russia smentisce danni a sottomarino nel Mar Nero
La Russia smentisce che droni navali ucraini abbiano danneggiato un sottomarino ormeggiato nella base navale di Novorossijsk, nel Mar Nero. "Nessuna nave o sottomarino della Flotta del Mar Nero dispiegata nella baia della base navale di Novorossijsk è stato danneggiato a seguito di quell'atto di sabotaggio e sta prestando servizio normalmente. Nemmeno i loro equipaggi sono rimasti feriti", ha dichiarato il portavoce della Flotta russa del Mar Nero, Alexei Rulyov. "Il tentativo del nemico di compiere un atto di sabotaggio con l'aiuto di un drone sottomarino non ha raggiunto il suo obiettivo", ha detto Rulyov "Le informazioni diffuse dai servizi segreti ucraini secondo cui un sottomarino russo sarebbe stato distrutto nella baia della base navale di Novorossijsk della Flotta del Mar Nero non sono vere".
Francia: "Per Ucraina garanzie solide prima di parlare di territori"
La Francia vuole "solide garanzie di sicurezza" per l'Ucraina prima di qualsiasi discussione sulla cessione di territorio da parte di Kiev a Mosca per porre fine alla guerra russa. È quanto ha fatto sapere lo staff del presidente Emmanuel Macron. "Vogliamo solide garanzie di sicurezza prima di qualsiasi discussione sul territorio. Abbiamo fatto progressi sulla questione delle garanzie… grazie a un chiarimento sulla forma del sostegno degli Stati Uniti", ha dichiarato un consigliere di Macron, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto colloqui a Berlino con gli inviati statunitensi e i leader europei, con l'obiettivo di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra che dura da quasi quattro anni.
Drone russo contro grattacielo a Zaporizhzhia, rogo e tre feriti
Un drone russo ha colpito nella notte un grattacielo a Zaporizhzhia, causando un incendio. Tre persone sono rimaste ferite. Lo rende noto Ukrinform. A dare conto dell'attacco il capo dell'Amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia Ivan Fedorov. "Nelle prime ore del mattino, i russi hanno attaccato il centro regionale con un drone. L'attacco ha causato un incendio in un grattacielo". Un uomo ha riportato ferite da schegge e una donna è rimasta avvelenata dal monossido di carbonio. Fedorov ha poi riferito di un terzo ferito. I soccorritori stanno lavorando sul luogo dell'attacco. Gli abitanti dei piani superiori sono stati evacuati.
Mosca: "Con Usa nessun progresso in normalizzazione rapporti tra consolati"
"Non si intravedono ancora progressi nella normalizzazione delle attività dei consolati russi e statunitensi". Lo ha dichiarato alla Tass il segretario di Stato e viceministro degli Affari esteri della Federazione Russa, Evgenij Ivanov. "Purtroppo no, per ora", ha risposto alla domanda dei giornalisti.
Von der Leyen: "Progressi concreti, ucraini coraggiosi"
"Ottimo incontro stasera a Berlino. Stiamo assistendo a progressi concreti grazie all'allineamento tra Ucraina, Europa e Stati Uniti. Gli ucraini difendono coraggiosamente la loro indipendenza ogni giorno. Meritano una pace degna del loro coraggio". Lo scrive su X la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen.
Politico: "Le garanzie di sicurezza per Kiev sono un'offerta a tempo"
Gli Stati Uniti stanno offrendo all'Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle dell'articolo 5, che Kiev riceverebbe se fosse parte della Nato, ma l'offerta – la più forte ed esplicita promessa di sicurezza che l'amministrazione Trump abbia mai avanzato – è a tempo.
Lo rivelano a Politico funzionari americani, che spiegano: "Queste garanzie non rimarranno sul tavolo per sempre. Sono sul tavolo fin da ora, se si giungerà a una conclusione positiva. Crediamo che i russi, in un accordo finale, accetteranno tutti questi elementi che consentono un'Ucraina forte e libera. La Russia, in un accordo finale, ha indicato di essere aperta all'adesione dell'Ucraina all'Ue", ha dichiarato sempre a Politico un secondo funzionario statunitense
Macron: "Ora spetta alla Russia scegliere la pace"
"Stiamo procedendo insieme verso una pace solida e duratura in Ucraina. Insieme agli europei, agli ucraini e agli americani, stiamo rafforzando la nostra convergenza: sostegno militare, solide garanzie di sicurezza, ricostruzione. L'Ucraina deve rimanere sovrana. L'Europa, al sicuro. Ora spetta alla Russia scegliere la pace". Lo scrive il Presidente francese, Emmanuel Macron.