
Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina. Mosca alza il muro sulle trattative. Il Cremlino ha respinto la proposta di una tregua natalizia, ribadendo il no a qualsiasi presenza di truppe Nato sul territorio ucraino e chiudendo a ogni ipotesi di compromesso sul Donbass, che la Russia considera una linea rossa non negoziabile.
Da Kiev, tuttavia, arrivano segnali di apertura sul fronte diplomatico. Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato che le proposte elaborate con gli Stati Uniti saranno finalizzate entro pochi giorni e successivamente presentate da Washington alle autorità russe, nel tentativo di riavviare un canale di dialogo.
Sul piano europeo, l’Unione accelera verso un’intesa sull’utilizzo degli asset russi congelati, tema centrale alla vigilia del summit di giovedì. Una mossa che punta a rafforzare il sostegno all’Ucraina ma che continua a dividere i Ventisette. L’Italia mantiene una posizione prudente, invitando a valutare con attenzione le implicazioni politiche e giuridiche di un passo che potrebbe segnare una svolta nel conflitto.
Von der Leyen: "Nel mirino della Russia non c'è solo l'Ucraina"
"Non c'è atto di difesa europea più importante del sostegno alla difesa dell'Ucraina. I prossimi giorni saranno un passo cruciale per garantirlo. Sta a noi scegliere come finanziare la lotta dell'Ucraina. Conosciamo l'urgenza. È acuta. La sentiamo tutti. La vediamo tutti. Perché proprio come i negoziati di pace si stanno intensificando, così aumenta l'intensità della raffica di attacchi della Russia. Ma la Russia non ha solo l'Ucraina nel mirino. Sta intensificando le sue operazioni sul territorio dell'Ue. Ed è passata a un'economia di guerra. Questa è una minaccia diretta alla sicurezza nazionale ed economica dell'Europa". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.
Ursula von der Leyen: "A vertice scelta tra asset e prestito Ue"
"Ho proposto due diverse opzioni per questo prossimo Consiglio europeo, una basata sugli asset e una basata sui prestiti dell'Ue. E dovremo decidere quale strada intraprendere ma una cosa è molto chiara: dobbiamo prendere la decisione di finanziare l'Ucraina per i prossimi due anni in questo Consiglio europeo". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.
Cina: "Ci opponiamo alle sanzioni unilaterali che violano il diritto internazionale"
La Cina si oppone a qualsiasi azione unilaterale che violi il diritto internazionale. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, commentando la situazione degli asset russi congelati nell'Unione europea. "La Cina si è sempre opposta alle sanzioni unilaterali che violano il diritto internazionale e che non sono autorizzate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha detto Guo ai giornalisti.
Lukashenko: "Sia Putin che Zelensky vogliono la pace, ma hanno opinioni divergenti"
Sia il presidente russo Vladimir Putin che quello ucraino Vladimir Zelensky desiderano la pace, ma hanno opinioni divergenti su come porre fine alle ostilità. Lo ha dichiarato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko in un'intervista a Newsmax. "Sono sicuro che Putin voglia la pace. Non citerò le ragioni. Le conoscete bene. Ci sono ragioni sia interne che esterne. Zelensky vuole la stessa cosa. Non ho dubbi. Soprattutto ora. Vuole la pace. Eppure hanno opinioni divergenti su come porre fine al conflitto", ha detto Lukashenko.
NYT: "Il piano di pace Usa prevede rafforzamento dell'esercito di Kiev"
Gli Stati Uniti, insieme ai loro alleati, hanno predisposto un piano di garanzie di sicurezza per l'Ucraina che prevede un significativo rafforzamento delle Forze Armate ucraine, il dispiegamento di truppe europee nel Paese e un maggiore ricorso all'intelligence americana. Lo scrive il New York Times, che funzionari a conoscenza delle bozze dei documenti.
La Russia dispiega nuovi missili balistici intercontinentali Yars e un servizio droni
Mentre sono in corso intensi negoziati diplomatici per tentare di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, Mosca annuncia un ulteriore rafforzamento delle proprie capacità militari strategiche. Il ministero della Difesa russo ha comunicato l’installazione di nuovi missili balistici intercontinentali Yars in diversi silos del Paese, alla vigilia della Giornata delle Forze Missilistiche Strategiche Russe.
Secondo la nota ufficiale, il piano di riarmo prevede non solo la fornitura di nuovi sistemi missilistici, ma anche la creazione di infrastrutture dedicate a migliorare l’addestramento del personale e l’efficacia operativa delle unità. L’obiettivo dichiarato è aumentare la quota di sistemi strategici moderni e rafforzare la capacità delle forze di portare a termine le proprie missioni.
Il sistema Yars, impiegabile sia in silos sia su piattaforme mobili terrestri, ha una gittata massima di circa 11mila chilometri ed è in grado di trasportare testate multiple a rientro indipendente.
Parallelamente, il comandante delle Forze Missilistiche Strategiche, Sergei Karakayev, ha annunciato l’istituzione di un nuovo servizio di droni. L’iniziativa, ha spiegato, ha consentito di raddoppiare le capacità operative nel settore e di dotare le unità di sistemi senza pilota di ultima generazione, in linea con il rapido sviluppo delle tecnologie unmanned.
Russia: "La partecipazione europea ai negoziati non promette nulla di buono"
Il Cremlino ha affermato che la partecipazione degli europei ai negoziati in corso sul piano americano per l'Ucraina "non promette nulla di buono", pur dichiarando di non essere ancora stato informato dei risultati degli ultimi colloqui a Berlino. "La partecipazione degli europei, in termini di accettabilità (dell'accordo da parte di Mosca), non promette nulla di buono", ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie di stampa russe.
Esplosioni in una raffineria nel sud della Russia, ipotesi attacco con droni ucraini
Esplosioni sono state segnalate nella notte in una raffineria di petrolio a Slavjansk-na-Kuban, città della Russia meridionale, in seguito a un presunto attacco con droni ucraini. A riferirlo è The Kiev Independent, che cita il canale Telegram Exilenova+, precisando che la notizia non è stata al momento confermata dalle autorità di Kiev.
Secondo quanto riportato dai media, i raid sarebbero avvenuti poco prima di mezzanotte. Slavjansk-na-Kuban si trova nella regione di Krasnodar, non lontano dal Mar d’Azov e dal Mar Nero, a circa 300 chilometri dal confine nord-orientale con l’Ucraina. Al momento non sono disponibili informazioni ufficiali su eventuali danni o vittime.
Tajani: "Italia perplessa sull'utilizzo dei beni russi congelati"
"L'Italia ha una posizione di grande perplessità sulla base giuridica dell'utilizzo dei beni congelati russi" per "sostenere finanziariamente l'Ucraina". Quindi "forse sarebbe meglio pensare ad altre soluzioni, come ad esempio usare parte del bilancio comunitario o delle riserve comunitarie". Lo ha dichiarato ieri sera il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a Tg2Post.