
La guerra tra Israele e Iran, 28 giugno 2025 nel sedicesimo giorno di conflitto. Resta alta la tensione in Medio Oriente. Secondo Iran International, esplosioni sono state udite a Eslamshahr, nella parte occidentale di Teheran, ed è stasata attivata la contraerea. Ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che un'intesa sul conflitto a Gaza è "vicina".
A Teheran i funerali di Stato per circa 60 persone, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari, uccisi nella guerra con Israele, secondo quanto riportato dai media statali. "La cerimonia in onore dei martiri è ufficialmente iniziata", ha dichiarato la TV di Stato, mostrando filmati di persone in abiti neri che sventolavano bandiere iraniane e tenevano in mano le foto dei comandanti militari uccisi. Al Jazeera: "A Gaza nei raid dall'alba, 21 morti".
Ex ostaggio a Tel Aviv: “È ora di riportare a casa i 50 rapiti ancora a Gaza”
"La guerra con l’Iran ha dimostrato al mondo che siamo forti e che abbiamo l’esercito più potente del mondo, ma ha anche distolto l’attenzione dai 50 ostaggi ancora a Gaza. Cinquanta anime, cinquanta mondi: è ora di riportarli a casa". Così si è espressa una delle cinque soldatesse israeliane liberate nell’ultimo cessate il fuoco tra Israele e Hamas, parlando davanti a circa 2.000 persone riunite nella Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv.
La manifestazione, una delle tante organizzate per chiedere la liberazione dei prigionieri ancora nelle mani di Hamas, ha riportato al centro del dibattito pubblico israeliano il destino degli ostaggi, mentre l’attenzione mediatica si è spostata sul recente conflitto con Teheran. La folla ha risposto con applausi e cori: la richiesta è una sola, che il governo agisca ora, prima che sia troppo tardi.
Raid israeliani nel sud del Libano: tre morti. Hezbollah avverte: "La pazienza è finita"
Nuova escalation al confine tra Libano e Israele nonostante il cessate il fuoco formale. Almeno tre persone sono morte oggi nel sud del Libano a seguito di attacchi israeliani. Secondo il ministero della Salute libanese, un drone del "nemico israeliano" ha colpito un’auto a Kunin, uccidendo un uomo e ferendone un altro. Poco dopo, un secondo raid ha provocato una terza vittima.
L’esercito israeliano ha confermato l’operazione, affermando di aver "eliminato il terrorista Hassan Muhammad Hamoudi", comandante dell’unità missilistica anticarro di Hezbollah nella zona di Bint Jbeil, responsabile – secondo Tel Aviv – di numerosi attacchi contro il territorio israeliano durante il recente conflitto.
In risposta, Hezbollah ha lanciato un monito: "La nostra pazienza sta finendo", lasciando intendere che nuovi scontri potrebbero essere imminenti.
6Israele: ucciso un comandante di Hezbollah in Libano
Un comandante di Hezbollah è stato ucciso oggi in un attacco con droni israeliani a Kounine, nel sud del Libano. È quanto riferisce l'esercito israeliano, secondo cui Hassan Mohammad Hamoudi era il comandante dell'unità missilistica anti-carro di Hezbollah nella zona di Bint Jbeil.
Israele: ucciso a Gaza uno dei fondatori di Hamas
Le Forze armate israeliane hanno reso noto di aver ucciso Hakham Muhammad Issa Al-Issa, uno dei fondatori di Hamas, in un raid su Gaza City. Al-Issa avrebbe avuto un ruolo importante nella pianificazione e nell'esecuzione degli attacchi del 7 ottobre.
Israele frena sull’ottimismo di Trump: "Nessun progresso concreto sulla tregua a Gaza"
Funzionari israeliani coinvolti nei negoziati per il rilascio degli ostaggi si dicono sorpresi dalle recenti dichiarazioni di Donald Trump, secondo cui un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza potrebbe essere raggiunto già la prossima settimana. Lo riferisce il sito israeliano Ynet.
"Non comprendiamo l’origine di tanto ottimismo", hanno affermato, aggiungendo che "non si registrano segnali di flessibilità da parte di Hamas, né cambiamenti nella posizione del primo ministro Netanyahu sulla fine della guerra".
Secondo le fonti, l’entusiasmo dell’ex presidente statunitense appare più come un "desiderio politico", forse legato alla volontà di sfruttare il clima creatosi dopo la fine delle ostilità tra Israele e Iran, piuttosto che basato su sviluppi reali.
I funzionari hanno confermato che i contatti proseguono, con Qatar ed Egitto in prima linea nella mediazione, ma al momento "non ci sono progressi tangibili". Smentita anche la voce di un’imminente visita dell’inviato Usa Steve Witkoff: "Non ci risulta alcuna pianificazione del suo arrivo nei prossimi giorni".
Sud del Libano, raid israeliano uccide comandante dell’unità missilistica di Hezbollah
Un comandante di Hezbollah è stato ucciso oggi in un attacco condotto da un drone israeliano nella località di Kouniné, nel sud del Libano. Lo riferisce l'esercito israeliano, citato dal Times of Israel.
La vittima, identificata come Hassan Mohammad Hamoudi, era alla guida dell’unità missilistica anticarro di Hezbollah attiva nella zona di Bint Jbeil. Secondo l’Idf, durante il conflitto in corso, Hamoudi ha diretto numerosi lanci di missili contro obiettivi israeliani.
Il raid si inserisce nel quadro dell’intensificarsi degli scontri tra l’esercito israeliano e il gruppo sciita filo-iraniano lungo la frontiera tra Libano e Israele, con attacchi quasi quotidiani da entrambe le parti.
Roma, protesta per Gaza a Porta San Paolo: "Non in mio nome, stop ai crimini contro i civili"
"Freedom, freedom, freedom" e "pace in Palestina e nel mondo" sono stati i cori principali della manifestazione pro-Palestina che si è svolta nel pomeriggio a Roma, in Piazza di Porta San Paolo. L'iniziativa, intitolata "Non in mio nome – In piazza contro il genocidio", è stata promossa dall’associazione Schierarsi insieme a numerosi artisti e attivisti. Tra i presenti anche volti noti della cultura e del giornalismo, come Peter Gomez, Daniele Silvestri, Greta Scarano e Moni Ovadia.
Schierarsi ha denunciato l’uso, a suo dire strumentale, dell’accusa di antisemitismo per delegittimare le critiche al governo israeliano, chiedendo all’Italia di agire con fermezza per difendere i diritti della popolazione palestinese sia a Gaza sia in Cisgiordania.
Moni Ovadia ha parlato di "genocidio in corso" nella Striscia, attribuendone le radici all’ideologia sionista. Con toni provocatori, ha affermato: "Se essere antisemita significa schierarsi con i palestinesi, allora lo sono", invocando una soluzione laica e unitaria per tutti gli abitanti del territorio palestinese.
Anche Alessandro Di Battista, ex parlamentare M5S e tra i fondatori di Schierarsi, ha accusato Israele di crimini gravi, paragonando l’attuale esecutivo israeliano a regimi totalitari: "Si credono un popolo eletto come i nazisti si credevano una razza superiore", ha detto, lamentando l’inerzia dell’Unione Europea e del governo italiano sul tema delle sanzioni.
La manifestazione si è conclusa con le esibizioni di Laila Al Habash, cantante italiana di origini palestinesi, e Alessandro Mannarino. L’evento è servito anche a raccogliere fondi per le attività di Medici Senza Frontiere nella Striscia di Gaza.
Netanyahu condanna l’attacco dei coloni ai soldati in Cisgiordania: “Atto grave, sarà punito”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato con fermezza gli scontri avvenuti la scorsa notte a Binyamin, in Cisgiordania, dove alcuni coloni israeliani si sono rivoltati contro soldati dell’IDF. In una nota diffusa dal suo ufficio, il premier ha definito gli atti di violenza “gravi e inaccettabili” e ha promesso che “saranno condotte indagini approfondite per individuare i responsabili”. “Chi ha violato la legge e attaccato i nostri soldati deve essere portato davanti alla giustizia”, ha affermato Netanyahu, sottolineando che le forze di difesa israeliane “devono essere sempre sostenute, non ostacolate”.
Khamenei sfida gli Usa: "Vogliono la nostra resa, ma non accadrà mai"
Nel giorno in cui migliaia di persone si sono radunate a Teheran per i funerali dei vertici militari uccisi, la Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha lanciato un nuovo messaggio di sfida agli Stati Uniti.
In un post pubblicato sull’account X in lingua farsi, Khamenei ha accusato Washington di voler piegare la Repubblica Islamica. "Il popolo iraniano deve sapere che il vero motivo del conflitto con l’America è la volontà degli Stati Uniti di costringerci alla resa", ha dichiarato. Poi la promessa, netta: "Una cosa del genere non accadrà mai".
Trump: "L’Iran non ha fatto in tempo a nascondere l’uranio. Non hanno mosso nulla"
l presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna a smentire che l’Iran sia riuscito a mettere al sicuro o trasferire le proprie scorte di uranio arricchito prima dell’attacco a sorpresa sferrato da Stati Uniti e Israele. In un’intervista rilasciata a Fox News, il tycoon ha affermato che Teheran "non ha mosso nulla", aggiungendo che "non avevano né il tempo né i mezzi per farlo".
Secondo Trump, spostare l’uranio sarebbe stato un compito "molto pesante e anche molto pericoloso", data l’improvvisa rapidità dell’operazione. "Nessuno si aspettava che colpissimo proprio quel sito, perché tutti lo ritenevano impenetrabile", ha dichiarato. L’intervista completa andrà in onda domani sull’emittente americana.
Raid su Isfahan, Nyt: "Distrutte attrezzature chiave, Teheran più lontana dalla bomba atomica"
Secondo quanto riportato dal New York Times, i recenti raid aerei israeliani e statunitensi sul sito nucleare iraniano di Isfahan avrebbero colpito con precisione attrezzature cruciali per la produzione di armi atomiche, infliggendo un duro colpo al programma nucleare della Repubblica Islamica. La testata americana contraddice in parte quanto riferito dalla CNN, secondo cui durante gli attacchi non sarebbero state utilizzate bombe anti-bunker a penetrazione profonda.
Fonti militari e analisti citati dal Nyt affermano che i raid avrebbero preso di mira, e presumibilmente distrutto, macchinari utilizzati in un processo noto come "metallizzazione": una fase avanzata della filiera nucleare che consente di trasformare l'uranio arricchito in metallo, passaggio necessario per realizzare il nucleo esplosivo di un ordigno atomico.
L’impianto di Isfahan, secondo le ricostruzioni, ha visto un’intensificazione delle attività nucleari da parte dell’Iran dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare del 2015, deciso dall’allora presidente Donald Trump nel 2018. Da quel momento, Teheran ha progressivamente accelerato i suoi programmi, avvicinandosi pericolosamente alla soglia necessaria per lo sviluppo di un’arma nucleare.
Tuttavia, sempre secondo il New York Times, l’attacco all’impianto di metallizzazione avrebbe bloccato – almeno per ora – ogni possibilità concreta per l’Iran di completare la fase finale necessaria all’assemblaggio di una bomba atomica. Resta ora da vedere quale sarà la risposta di Teheran e come si evolveranno le tensioni già altissime nella regione.
Sei coloni arrestati in Cisgiordania per aggressione a soldati israeliani
Nella notte scorsa, l’esercito israeliano ha arrestato sei coloni nella Cisgiordania occupata, dopo un’aggressione alle forze di sicurezza. Secondo l’IDF, i sospettati erano diretti verso un’area militare vietata vicino al villaggio palestinese di Kafr Malik, teatro di recenti scontri durante i quali i coloni avevano incendiato case e veicoli, provocando la morte di tre persone, secondo fonti palestinesi. All’avvicinarsi dei soldati, il gruppo ha reagito con violenza fisica e verbale, vandalizzando i mezzi militari e tentando di speronarli. I sei individui sono stati fermati e consegnati alla polizia per ulteriori indagini.
Media: "62 le vittime dei raid a Gaza, anche 3 bimbi"
Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 62 persone nella Striscia di Gaza durante la notte e fino a sabato: è l'aggiornamento fornito dagli operatori sanitari. Tre bambini e i loro genitori sono stati uccisi in un attacco israeliano su un campo tendato a Muwasi, vicino alla città meridionale di Khan Younis. Sono stati colpiti mentre dormivano, hanno riferito i parenti, secondo quanto riportato dall'AP.
Fonti Hamas: "Prossimo round colloqui con Israele serio"
Fonti di Hamas hanno detto al quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che il round di colloqui previsto per i prossimi giorni in Egitto e Qatar con Israele potrebbe essere molto serio. Secondo le stesse fonti l'accordo includerebbe una riformulazione del piano di Witkoff con la promessa che il cessate il fuoco sarebbe effettivamente attuato e che il "protocollo umanitario" sugli aiuti a Gaza verrebbe immediatamente rispettato.
Iran blocca l'Aiea: vietato l'accesso ai siti nucleari a Grossi
L’Iran ha deciso di vietare al direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, l’accesso ai propri siti nucleari. Inoltre, non sarà più consentita l’installazione di telecamere di sorveglianza da parte dell’Aiea. Lo ha annunciato Hamid Reza Haji Babaei, vicepresidente del parlamento iraniano, secondo quanto riportato dall’agenzia Mehr. Alla base della decisione ci sarebbe, secondo Teheran, la scoperta di dati sensibili relativi a strutture nucleari finiti in documenti ottenuti dal governo israeliano.
Pezeshkian: "Non ci inchiniamo di fronte all'oppressione"
L'Iran non si inchina di fronte all'oppressione. Lo ha scritto su X il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, che oggi ha partecipato ai funerali di Stato organizzati a Teheran per per gli alti comandanti militari e gli scienziati uccisi dagli attacchi di Israele durante la guerra di 12 giorni. Secondo quanto riportano i media iraniani, hanno preso parte al corteo funebre migliaia di persone. "Vi ringrazio dal profondo del cuore, cari cittadini. Avete inviato amore ai martiri della patria e la voce della nostra unita' e' giunta alle orecchie del mondo", ha scritto Pezeshkian. "Servire questa nazione cosi' libera e' l'onore della mia vita", ha aggiunto.
Media Iran: "Riaperto spazio aereo centrale e occidentale ai voli transito internazionali"
L'Iran ha riaperto il suo spazio aereo centrale e occidentale ai voli di transito internazionali. Lo riferisce l'emittente statale iraniana Nour.
"Israele pianificava l'attacco all'Iran dal 2010 con infiltrati"
Israele iniziò a preparare il suo attacco all'Iran già nel 2010, sulla base di informazioni di intelligence che davano conto di un'accelerazione del programma nucleare e di armamenti di Teheran. Lo riporta il Times, sulla base di documenti che lo Stato ebraico ha condiviso con Stati Uniti e Gran Bretagna. Secondo questa ricostruzione, gli 007 israeliani si sono infiltrati nel cuore dei programmi missilistici e nucleari iraniani per condurre anni di raccolta di informazioni e accertare che l'infrastruttura di produzione di armi di Teheran fosse molto più estesa di quanto si pensasse. Tra le altre cose, è stata accertata la produzione di centrifughe, strumenti utilizzati per arricchire l'uranio, in tre siti a Teheran e Isfahan. In particolare, il Mossad ha utilizzato spie sul campo per mappare la struttura dell'impianto di Natanz, identificando edifici in superficie e sotterranei che includevano tubature, alimentazione e solidificazione dell'uranio, ma si sono infiltrati anche a Isfahan, nei siti di calcolo e nei laboratori di Nur e Mogdeh, nel sito militare di Shariati e nel grande hangar di Shahid Meisami, dove venivano prodotti gli esplosivi al plastico utilizzati per testare le armi nucleari, oltre ad altri materiali e prodotti chimici avanzati.
Guardian: "Sale a 49 numero di persone uccise da attacchi israeliani a Gaza"
Sale a 49 il numero delle vittime degli attacchi israeliani su Gaza da venerdì sera secondo quanto fa sapere il personale sanitario citato dal Guardian. Gli attacchi sono iniziati nella tarda serata di ieri e sono proseguiti oggi, uccidendo 12 persone nei pressi dello Stadio palestinese di Gaza City che ospitava sfollati. Più di 20 corpi sono stati trasportati all'ospedale Nasser.
Iran a residenti stranieri: "Denunciate collaboratori di Israele"
I cittadini stranieri che risiedono in Iran sono stati invitati a "denunciare chiunque sia sospettato di collaborare con Israele". Lo ha dichiarato il procuratore generale Mohammad Movahedi Azad, che ha esortato chi è privo di documenti in Iran a lasciare prontamente il paese. "Coloro che rimangono illegalmente dovranno affrontare un'azione legale", ha detto Azad.
Autorità Gaza: "Almeno 81 vittime in ultime 24 ore"
Secondo il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, almeno 81 palestinesi sono stati uccisi e 422 feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. Lo riporta Al Jazeera. Il bilancio totale è salito a 56.412 morti e 133.054 feriti dal 7 ottobre 2023. Almeno 6.089 morti e 21.013 feriti sono stati registrati dopo la rottura del cessate il fuoco da parte di Israele il 18 marzo scorso.
Katz condanna aggressione coloni contro soldati Idf in Cisgiordania
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha condannato l'aggressione compiuta da decine di coloni contro soldati dell'Idf nei pressi del villaggio di Kafr Malik, in Cisgiordania. L'episodio è avvenuto nella notte, a pochi giorni da un attacco contro civili nella stessa zona. Lo riporta il Times of Israel. "Chiedo alle forze dell'ordine di individuare immediatamente i responsabili e assicurarli alla giustizia, come avviene ovunque", ha dichiarato Katz, lanciando un appello a rabbini e leader dei coloni affinché "condannino e prendano le distanze" da questi atti. Il ministro ha ribadito che "lo Stato di Israele non tollererà violenze né attacchi contro i propri soldati, impegnati a proteggere i coloni dal terrorismo palestinese". In passato Katz ha negato che la violenza dei coloni contro i palestinesi possa essere definita terrorismo, e ha interrotto la pratica della detenzione amministrativa per gli estremisti israeliani, mantenendola però per i palestinesi.
Araghchi: "Israele ha dovuto chiedere aiuto a papà Trump"
"Il grande e potente popolo iraniano, che ha mostrato al mondo che il regime israeliano non ha avuto alcuna scelta se non quella di correre da papà per evitare di essere annientato dai nostri missili, non accetta con favore minacce e insulti. Se le illusioni portano a errori peggiori, l'Iran non esiterà a svelare le sue reali capacità, il che porrà sicuramente fine a qualsiasi illusione sul suo potere". Lo scrive su X il ministro degli esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi.
Iran: "Minacce Usa e Israele a Khamenei sono terrorismo di Stato"
L'Iran ha accusato gli Stati Uniti e Israele di terrorismo di Stato per aver apertamente minacciato di assassinare la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, e ha esortato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ad assolvere le responsabilità legali contro tale "retorica criminale e provocatoria". "Gli Stati Uniti e il regime sionista di Israele hanno apertamente minacciato di assassinare la Guida Suprema dell'Iran. Questo atto criminale costituisce un manifesto esempio di terrorismo di Stato; e la gravità di tale minaccia non deve essere in alcun modo sminuita o normalizzata", ha dichiarato la Missione Permanente della Repubblica Islamica dell'Iran presso le Nazioni Unite.
Tajani: "Israele andato oltre limite rispetto diritti umani"
"Noi stiamo facendo pressioni su Israele. Naturalmente Hamas deve accettare delle condizioni. Fino adesso mi pare stia opponendo resistenza. Deve liberare tutti gli ostaggi. Israele non può più bombardare perché siamo andati oltre il limite del rispetto dei diritti umani". Lo ha detto il vice premier, ministro degli Esteri e segretario di FI, Antonio Tajani, a Budoni, in Sardegna.
Teheran non permetterà ingresso a Grossi negli impianti
L'Iran non consentirà più l'ingresso negli impianti nucleari a Rafael Grossi. Lo ha detto il vicepresidente del parlamento iraniano, aggiungendo che non verrà consentita nemmeno l'installazione di telecamere negli impianti nucleari. Lo dice il quotidiano israeliano Israel Hayom.
Emirates: "Voli cancellati da e per Teheran fino al 5 luglio"
La compagnia aerea Emirates ha esteso la cancellazione dei voli da e per Teheran, fino al 5 luglio a causa della "situazione regionale". Lo riferisce Reuters. Allo stesso tempo, la compagnia aerea ha annunciato che riprenderà i voli per Baghdad il 1 luglio.
Funerali a Teheran: "A morte Israele, a morte l'America!"
Un fiume di persone, vestite di nero, che scandiscono slogan, sventolano bandiere iraniane e mostrano i ritratti delle vittime. Sono le immagini dei funerali in corso a Teheran, trasmesse dalla tv di Stato iraniana e rilanciate da alcuni network internazionali. "Morte a Israele", "morte all'America", sono alcuni degli slogan urlati lungo il corteo, stando a SkyNews e Cnn, secondo quest'ultima al funerale anche gli slogan "morte al Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu" e "morte al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump" e manifestazioni di fedeltà alla Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, scandendo: "Oh nobile Leader, siamo pronti!".
Gli Usa non hanno sganciato super bombe su Isfahan, alla CNN: "Sito troppo profondo"
L’Us Air Force non ha usato le super bombe contro il sito di Isfahan perché i laboratori sono ospitati in rifugi troppo profondi e dunque non raggiungibili. Il dettaglio tecnico è stato comunicato dal Capo di Stato Maggiore Dan Caine durante un briefing a porte chiuse al Congresso. L’indiscrezione, rivelata dalla Cnn, "entra" nella questione chiave su cosa abbia ancora in mano l’Iran per poter proseguire il programma nucleare.
Idf: "Via da aree centrali di Gaza, interveniamo con forza contro terroristi"
Nuovo avvertimento delle forze israeliane (Idf) agli abitanti della parte centrale della Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane avviate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. "A tutti gli abitanti di Gaza che si trovano nelle zone di Nuseirat, Al-Zahraa e Al-Mughraka, Al-Nuzha, Al-Badi, Al-Busma, Al-Zahraa, Al-Bustanim, Badr, Abu Harira, Al-Ruda and Al-Safa, le Idf stanno operando con grande forza per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche in quelle aree", si legge in un post su X del portavoce, Avichay Adraee, che insiste affinché i gazawi, per la loro "sicurezza", si spostino "immediatamente verso sud, verso la zona di al-Mawasi" con l'invito a "non tornare nelle zone pericolose di combattimento". Istruzioni analoghe erano già state diffuse nelle scorse ore.