
Le notizie del 16 ottobre da Gaza e Israele: dopo l'accordo di cessate il fuoco e la liberazione dei 20 ostaggi israeliani ancora in vita. Il valico di Rafah, tra Gaza e il Sinai, è rimasto chiuso per il secondo giorno consecutivo, nonostante l’accordo di cessate il fuoco ma il ministro Sa'ar dall'Italia ha annunciato: “Il valico di Rafah sarà aperto domenica”. Hamas: "Israele ha violato il cessate il fuoco, a Gaza 70 milioni di tonnellate di macerie".
Donald Trump ha dichiarato di poter autorizzare Netanyahu a riprendere le operazioni militari se Hamas non rispetterà l’intesa. Il movimento palestinese sostiene di aver consegnato tutti i corpi disponibili e di cercare gli altri. L’Italia prepara un ospedale da campo e alloggi per famiglie a Gaza. Un consigliere Usa conferma l’impegno di Hamas ma segnala delusione per la restituzione parziale dei corpi. C'è un aggiornamento al piano degli USA per la pace: "I palestinesi resteranno nella Striscia durante la ricostruzione".
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Netanyahu, "So quanti corpi sono ancora nelle mani di Hamas"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato durante una discussione sull'attuazione dell'accordo e sulla restituzione delle salme: "So esattamente quanti corpi Hamas detiene e, se non li otteniamo, Israele saprà come agire di conseguenza". Questa sera Netanyahu ha avuto un colloquio anche con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per aggiornalo sulle prossime azioni israeliane.
Ieri sono entrati a Gaza circa 480 camion di aiuti umanitari
Ieri non sono entrati a Gaza circa 480 camion di aiuti umanitari, lo afferma l'ufficio stampa del governo di Gaza secondo il quale, di questi, tre camion trasportavano gas da cucina, mentre altri sei trasportavano gasolio nella Striscia di Gaza. Tali forniture erano "destinate al funzionamento di panetterie, generatori e ospedali, in un momento di grave carenza di questi materiali essenziali" a causa del blocco imposto da Israele. "Notiamo che le quantità restano molto limitate, rappresentano solo una goccia nell'oceano dei bisogni urgenti e non soddisfano nemmeno i requisiti umanitari e di sostentamento minimi di oltre 2,4 milioni di persone nella Striscia di Gaza", ha aggiunto l'ufficio, sottolineando che sono necessari almeno 600 camion di aiuti al giorno.
Nuovo colloquio Trump-Netanyahu
Media israeliani riferiscono di un nuovo colloquio tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu. I due leader hanno discusso del recupero dei corpi degli ostaggi a Gaza. Netanyahu ha aggiornato Trump sulle misure contro Hamas in risposta ai ritardi, ricevendo il pieno sostegno di Washington.
Il ministro Sa'ar: "Israele non è isolato, invitato da Italia e da molti altri”
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar: ha negato che Israele sia isolato dalla comunità internazionale per la guerra a Gaza. "Sono stato invitato qui dal governo italiano", ha detto intervenendo all'undicesima edizione dei Med Dialogues, a Napoli, e "ho un problema ora, gestire tutti gli inviti che sto ricevendo, l'ho detto al mio staff". Più che altro, ha affermato, quella di Israele è "una posizione di minoranza all'interno della comunità internazionale".
La Svezia indaga su quanto successo a Greta Thunberg in Israele
Il ministero degli Esteri svedese ha aperto un'indagine su quanto successo a Greta Thunberg durante il suo periodo di detenzione in Israele: "Se quanto riportato verrà confermato si tratta di una questione estremamente seria" ha dichiarato Svante Liljegren, consigliere di Stato presso il Ministero degli Affari Esteri svedese. "Non prendiamo la questione con leggerezza ma facciamo il possibile. Insieme alla nostra ambasciata a Tel Aviv, altri paesi e le autorità israeliane vogliamo sapere cosa è avvenuto realmente" ha aggiunto Liljegren. Greta Thunberg ha rilasciato un'intervista al quotidiano svedese Aftonbladet in cui ha parlato del trattamento ricevuto dalle autorità israeliane durante la sua detenzione.
Turchia invia a Gaza 81 esperti per trovare i corpi degli ostaggi
La Turchia ha inviato una squadra di 81 esperti della protezione civile (Afad) nella Striscia di Gaza che avranno il compito di facilitare l'individuazione dei corpi dei 19 ostaggi israeliani che Hamas deve restituire a Israele. La squadra turca è formata da personale esperto in interventi post terremoto ed è capace di utilizzare strumenti che facilitano l'individuazione di corpi. Gli uomini della protezione civile turca avranno anche il compito di coordinare la rimozione delle macerie e compiere un primo sopralluogo per stabilire le aree in cui montare container in cui far alloggiare la popolazione civile della Striscia. A confermare la partenza della squadra un funzionario del Ministero degli Esteri citato dai media turchi. La squadra turca ha ottenuto il via libera delle autorità israeliane.
Tajani: “Unificazione Palestina impossibile con Hamas”
"Dobbiamo cacciare gli estremisti da Gaza e da Israele e allo stesso tempo dobbiamo lavorare per l'unificazione della Palestina. Per noi è impossibile sotto il controllo di Hamas". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante la conferenza Med Dialoghi Mediterranei, a Napoli. "Naturalmente, il nostro obiettivo è che due popoli, due Stati vivano in pace, ma è importante cacciare Hamas e le sue armi. La smilitarizzazione di Hamas è cruciale se vogliamo ricostruire la Palestina", ha precisato il ministro.
Media: "Netanyahu convoca riunione su risposte a violazioni dell'accordo"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà stasera i suoi più stretti collaboratori per discutere le possibili risposte a quelle che Israele definisce violazioni dell'accordo di cessate il fuoco da parte di Hamas, che non ha ancora restituito 19 corpi di ostaggi. Lo riporta il Times of Israel. Il gruppo palestinese ha insistito sul fatto di aver consegnato per ora tutto ciò che è riuscito a trovare, ma un alto funzionario israeliano ha dichiarato a Channel 12 che Israele non crede che sia così e che, in realtà, "c'è un numero a due cifre di ostaggi che può restituire". Secondo Channel 12, Israele ha fornito le coordinate precise dei luoghi in cui ritiene siano sepolti gli ostaggi a Egitto, Qatar e Turchia.
Trump: "Se Hamas continua ad uccidere civili andremo a Gaza e li uccideremo"
"Se Hamas continua a uccidere persone a Gaza non avremo altra scelta se non quella di entrare e ucciderli". Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo Truth Social facendo riferimento ai video circolati delle uccisioni di massa da parte di Hamas a Gaza e affermando che "questo non fa parte dell'accordo".
Nuovi attacchi israeliani in Libano
Diversi organi di stampa libanesi riferiscono che un raid aereo israeliano ha colpito la città di Shmestar, nella valle della Bekaa, nel nord-est del Libano. Separatamente, nel sud del Paese, un attacco con drone ha preso di mira anche la città di Nabatieh al-Fawqa, secondo la National News Agency (NNA). L'NNA ha inoltre riferito che le truppe israeliane stavano sparando con le mitragliatrici fuori dalla città di confine di Khiam. L'esercito israeliano afferma che la sua aeronautica militare "ha colpito e smantellato le infrastrutture terroristiche sotterranee di Hezbollah in cui erano conservate armi nella zona della Bekaa e del Libano meridionale".
Media palestinesi: 11enne ucciso dall'Idf vicino ad Hebron
Un bambino di 11 anni è stato ucciso oggi dai soldati israeliani dalle Idf a sud di Hebron, in Cisgiordania. Lo riferisce il Ministero della Salute palestinese affermando che l'undicenne è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalle forze israeliane nel villaggio di al-Rihiya, dove palestinesi hanno dovuto affrontare un'ondata sempre più intensa di violenza da parte dei militari e dei coloni israeliani.
Sa'ar: "Hamas non vuole restituire 19 ostaggi, fa esecuzioni pubbliche"
"Hamas ha ancora 19 salme degli ostaggi e crediamo che non vogliamo restituirli, ma tenerli per usarli" a loro favore, come hanno fatto in precedenza con i vivi. Allo stesso tempo, "Hamas compie esecuzioni di massa di palestinesi nella Striscia di Gaza, perché non parliamo di questo?". Così il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar intervenendo all'undicesima edizione dei Med Dialogues in corso a Napoli. "Hamas non rispetta l'accordo", ha proseguito il capo della diplomazia israeliana affermando che "uno dei punti fondamentali del piano di pace è il disarmo di Hamas". In ogni caso, ha aggiunto, "io non conto su Hamas, io conto su Trump".
Unicef: "Israele apra tutti i valichi a Gaza ora"
"Israele apra tutti i valichi a Gaza ora" è l'esortazione di Tess Ingram, portavoce dell'UNICEF, che parlando ad Al Jazeera, ha affermato che per aumentare le consegne di aiuti umanitari è necessario aprire più valichi di accesso all'enclave. "La posta in gioco è davvero alta", ha detto. "Ci sono 28.000 bambini a cui è stata diagnosticata la malnutrizione solo a luglio e agosto, e migliaia di altri da allora. Quindi, dobbiamo assicurarci che non arrivi solo cibo, ma anche trattamenti per la malnutrizione". "Questo cessate il fuoco è la nostra opportunità per superare tutto questo, per porre fine alla situazione. Ecco perché Israele deve aprire tutti i valichi di frontiera ora e deve consentire l'ingresso di tutti gli aiuti nella Striscia di Gaza, insieme ai beni commerciali", ha affermato.
Il premier palestinese Mustafa: "Entro un anno Anp pienamente operativa a Gaza"
Il primo ministro dell'Autorità Palestinese, Mohammad Mustafa, ha presentato a Ramallah un piano quinquennale per la ricostruzione della Striscia di Gaza, stimato in 65 miliardi di dollari e articolato in tre fasi. "Vorrei credere che entro 12 mesi l'Autorità Palestinese sarà pienamente operativa a Gaza", ha dichiarato Mustafa, illustrando una strategia che riguarda 18 settori, tra cui edilizia, istruzione e governance. "La nostra visione è chiara: Gaza dev'essere ricostruita come una parte aperta, connessa e prospera dello Stato di Palestina", ha aggiunto davanti a ministri palestinesi, rappresentanti delle Nazioni Unite e diplomatici stranieri. Il piano si basa sulle decisioni prese durante il vertice dei Paesi arabi tenutosi al Cairo a marzo e prevede, tra l’altro, la formazione di forze di polizia palestinesi in Egitto e Giordania.
Cisgiordania, decine di arresti durante la raccolta delle olive: IDF sequestra il leader non violento Huraini
Mentre proseguono i negoziati a Sharm el Sheik sulla seconda fase dell'accordo di pace per Gaza, le azioni violente in Cisgiordania, dove c'è gran parte dei territori palestinesi occupati, continuano con maggiore intensità. Nelle ultime ore è stato direttamente l'IDF, l'esercito israeliano, a compiere diverse azioni di pressione e intimidazione in diverse aree della West Bank a nord e a Sud. I militari intensificano le azioni intimidatorie in West Bank: nel Sud irruzione nella casa del leader non violento palestinese Hafez Huraini, nel Nord arrestati 32 attivisti che stavano aiutando i palestinesi nella raccolta delle olive, la loro principale fonte di sostentamento.
Sa'ar: "Il disarmo di Hamas deve essere attuato"
Il mancato disarmo di Hamas è uno dei punti di preoccupazione rispetto all'implementazione del piano di pace per Gaza per Israele. L'ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar incontrando la stampa a margine dei Med Dialogues a Napoli. "Il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, aspetti essenziali del piano di Trump, devono essere attuati", ha detto. "Daremo ogni opportunità ai mediatori e ai nostri amici americani di esercitare la loro influenza e di fare tutto il possibile affinché il Presidente Trump ascolti la sua voce, è fermamente determinato a disarmare", ha aggiunto. Poi riferendosi alle esecuzioni sommarie di cui Hamas si è reso protagonista negli ultimi giorni, ha aggiunto che "se non disarmeranno, non solo rappresenteranno un problema di sicurezza per Israele, e per la stabilità nella nostra regione, ma saranno anche e soprattutto un problema per i palestinesi stessi, perché vedete come usano le armi. Vedete ora nelle esecuzioni, nelle esecuzioni pubbliche per le strade, come usano le armi. Questo è semplicemente inaccettabile nel 2025, e gli Stati terroristi devono essere smantellati".
Fonte di Israele: "Dati di intelligence a mediatori per trovare le salme degli ostaggi a Gaza"
Le autorità israeliane hanno trasmesso informazioni di intelligence ai mediatori per aiutarli nel compito di recuperare le salme degli ostaggi a Gaza. Lo ha riferito un alto funzionario governativo alla stampa israeliana, sottolineando che l'iniziativa rientra nell'ambito dei più ampi sforzi in corso da parte di Stato ebraico, Usa e Paesi mediatori affinché Hamas completi la prima fase dell'accordo, restituendo tutti i corpi dei rapiti.
World Food Programme: “Il ritmo di consegna degli aiuti a Gaza è insufficiente”
Il ritmo attuale della consegna degli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza è "insufficiente". Lo ha dichiarato alla Cnn Antoine Renard, direttore dell'ufficio World Food Programme (Wfp) per la Palestina, evidenziando come l'ostacolo maggiore al momento sia la mancanza di valichi di accesso all'enclave, a partire da quello di Rafah, che collega Gaza con l'Egitto. "Abbiamo lavorato 24 ore su 24 per assicurarci di poter raggiungere questi valichi, ma finora non sono stati aperti", ha affermato Renard.
Ministro Sàar: “Il valico di Rafah sarà aperto domenica”
"Il valico di Rafah probabilmente sarà aperto questa domenica. Stiamo predisponendo tutti i preparativi necessari. È anche coordinato con la forza Eubam dell'Unione Europea e, per quanto ne so, anche con gli stessi palestinesi". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Israele Gideon Sàar in un incontro con la stampa ai Med Dialogues a Napoli. "Quindi, probabilmente sarà aperto questa domenica. Spero che sia aperto e che venga fatto tutto il possibile per renderlo tale", ha aggiunto.
Hamas: ci sono 70 milioni di tonnellate di macerie da togliere a Gaza
Il governo di Gaza guidato da Hamas stima che la guerra abbia lasciato nel territorio un'eredità di 70 milioni di tonnellate di macerie e 20.000 ordigni inesplosi da rimuovere. Lo scrive Sky News. Per fare un paragone, si stima che la guerra in Ucraina abbia prodotto circa 6,4 milioni di tonnellate di macerie nel Paese, secondo quanto riportato dai media ucraini che citano fonti governative.
Hamas: sui 120 corpi consegnati da Israele segni di abusi e torture
L'ufficio stampa del governo di Gaza ha confermato che i corpi di 120 palestinesi detenuti in Israele sono stati restituiti come previsto dall'accordo di cessate il fuoco ma su decine di loro ci sarebbero "prove inconfutabili di esecuzioni sul campo e brutali torture". Le autorità dibGaza affermano che i corpi mostravano segni di impiccagione e di corda sui colli, spari da distanza ravvicinata, “a conferma delle esecuzioni deliberate sul campo”, Mani e piedi legati con cinghie di plastica, Occhi bendati, segni di schiacciamento sotto i cingoli dei carri armati, ustioni e ferite profonde, che indicano “gravi torture fisiche”. "Chiediamo l'urgente istituzione di una commissione d'inchiesta internazionale indipendente per indagare su questi crimini efferati e per chiamare i leader israeliani a rispondere dei crimini di guerra commessi contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza", ha affermato l'ufficio stampa governativo.
Houthi, al-Madani è nuovo capo stato maggiore
I miliziani yemeniti Houthi hanno nominato Yousef al-Madani come nuovo capo di stato maggiore delle milizie dopo aver confermato la morte del precedente capo militare, Abdul-Karim al-Ghamari, per le ferite riportate in un raid condotto da Israele ad agosto. Al-Madani è tra i comandanti militari di alto rango degli Houthi e il suo nome è stato inserito nella lista degli individui sanzionati del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per "le sue attività e il suo sostegno ad azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità in Yemen". In precedenza aveva svolto un ruolo di collegamento tra gli Houthi, Hezbollah in Libano e i Pasdaran, le Guardie della Rivoluzione iraniana.
Turchia annuncia che parteciperà alle ricerche dei corpi degli ostaggi a Gaza
La Turchia ha annunciato che parteciperà alle ricerche dei corpi degli ostaggi israeliani a Gaza. Fonti al ministero della Difesa fanno sapere infatti che Ankara è pronta a mandare propri esperti a Gaz a per scavare tra le macerie.
Ministra Esteri Anp: "Italia riconosca Palestina, è unica soluzione per pace"
"L'Italia non ha ancora riconosciuto la Palestina, ma questo è il momento per farlo". Perché la nascita di uno Stato palestinese "è l'unica soluzione possibile per raggiungere la pace in Medioriente, se qualcuno crede che ce siano altre, ci ripensi". Lo ha dichiarato Varsen Aghabekian Shahin, ministra degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), intervenendo all'11esima edizione dei Med Dialogues in corso a Napoli nel panel di apertura ‘Dopo Sharm El-Sheikh: un nuovo Medio Oriente?. "La guerra a Gaza ha svelato il bisogno di arrivare a questa soluzione più che mai e adesso c'è l'impeto giusto, un'opportunità fondamentale", ha proseguito la ministra sottolineando che "150 nazioni hanno già riconosciuto uno stato palestinese, l'Onu lo sostiene".
Israele, capo di stato maggiore Houthi colpito nel raid di agosto
Il ministro della Difesa Israel Katz ha confermato che il capo di stato maggiore degli Houthi, Muhammad al-Ghamari, è stato ucciso in seguito all'attacco israeliano ai leader del gruppo yemenita sostenuto dall'Iran ad agosto. L'attacco aveva ucciso il primo ministro Houthi e una dozzina di altri ministri. Al-Ghamari è morto in seguito alle ferite riportate nel raid. Era stato ferito anche in un attacco israeliano a giugno. "Si unisce ai suoi amici, i membri eliminati dell'Asse del Male, nelle profondità dell'inferno", afferma Katz. Gli Houthi, annunciando oggi la sua morte, non hanno fornito dettagli sulle modalità.
L'Autorità idrica di Gaza avverte che la crisi umanitaria peggiorerà se la carenza d'acqua continuerà
Secondo quanto riportato da Wafa, le squadre della Gaza Water Authority stanno distribuendo limitate scorte d'acqua tramite autocisterne, nell'ambito di un piano di emergenza per soddisfare i bisogni primari dei residenti. In una dichiarazione, l'autorità ha affermato che i suoi sforzi proseguono in collaborazione con le organizzazioni internazionali, nonostante la mancanza di attrezzature e le difficoltà nell'enclave. Ha inoltre avvertito che la crisi umanitaria potrebbe aggravarsi se la carenza d'acqua dovesse persistere. Ha sottolineato che la priorità in questa fase è garantire l'accesso ad acqua sicura e utilizzabile. L'organizzazione ha chiesto alla comunità internazionale e ai gruppi umanitari di fornire supporto per accelerare la riparazione delle infrastrutture idriche a Khan Younis e in altre aree dell'enclave.
Netanyahu: "Battaglia Israele contro terrore continuerà"
Nel suo discorso alla cerimonia commemorativa di Stato che celebra i due anni dall'attacco del 7 ottobre, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha reso omaggio ai civili uccisi, promettendo che la battaglia di Israele contro il terrorismo "continuerà con tutta la sua forza". Lo riporta il Times of Israel.
Houthi annunciano uccisione di comandante di alto rango da parte di Israele nello Yemen:
I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato che il loro comandante di alto rango, il generale Muhammad al-Ghamari, è stato ucciso "mentre era impegnato nella sua attività jihadista e svolgeva fedelmente il suo dovere", secondo quanto riportato dall'emittente televisiva Al Masirah TV. Il gruppo ha promesso di continuare le sue operazioni militari contro Israele
Il Ministero della Salute di Gaza: "Almeno 23 persone uccide dall'inizio del cessate il fuoco"
Secondo quanto affermato dal ministero della Salute di Gaza, nelle ultime 24 ore sono arrivati negli ospedali dell'enclave i corpi di 29 persone. Tra questi, 22 corpi recuperati tra le macerie, tre deceduti a causa delle ferite riportate e quattro persone uccise nei nuovi attacchi israeliani del giorno precedente. Questo porta il numero totale di persone uccise da Israele dal 7 ottobre 2023 a 67.967 e il totale dei feriti a 170.179, ha affermato il Ministero. "Israele ha ucciso almeno 23 persone dall'inizio del cessate il fuoco, avvenuto pochi giorni fa" ha aggiunto il ministero.
Media, due palestinesi uccisi da fuoco Idf a Gaza
Due palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane a Gaza nonostante sia in vigore il cessate il fuoco nella Striscia. Lo riferisce Al Jazeera, citando fonti mediche. Un palestinese ha perso la vita in un attacco con drone nella zona di Bani Suheila, a Khan Younis, e un altro è morto nel campo profughi di Bureij, nella parte orientale della Striscia. A questi si aggiunge un terzo palestinese deceduto a causa delle ferite riportate due giorni prima, vicino alla Facoltà di Scienze e Tecnologia di Gaza City.
