Le notizie del 19 gennaio sulla crisi di Governo tra Conte e Renzi in diretta. Il presidente del Consiglio Conte ha ottenuto la fiducia dell'Aula del Senato sulla risoluzione presentata dalla maggioranza (Pd-M5S-Leu-Autonomie) che approva le sue comunicazioni sulla situazione politica. A Palazzo Madama sono stati 156 i voti a favore, lontani dai 161 della maggioranza assoluta. 321 i voti di ieri alla Camera. Renzi attacca Conte nel suo lungo intervento in Aula: "Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni, ha governato con Matteo Salvini. La crisi istituzionale non è aperta ma l'Italia vive una crisi sanitaria ed economica". Italia viva, per bocca di Teresa Bellanova, aveva confermato l'astensione. Pier Ferdinando Casini (Udc) e Mario Monti (Misto) hanno annunciato che voteranno la fiducia, così come Sandra Lonardo (moglie di Mastella). Anche il senatore ex M5s Gregorio De Falco (Misto) voterà a favore della fiducia nei confronti del governo Conte. Mentre Emma Bonino (+Europa) ha detto che voterà contro. A favore hanno votato anche due senatori di Forza Italia.
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- Fratelli d’Italia contro Conte: “Cerca maggioranza mettendo insieme casi umani e voltagabbana" 19 Gennaio
- Iv si astiene, Bellanova: "Non può essere l'emergenza a tenere in piedi questo governo" 19 Gennaio
- Conte in Senato: "Se il governo non ha i numeri va a casa" 19 Gennaio
- Conte a Iv: "Avete scelto strada dell'aggressione, ma non è la soluzione migliore per il Paese" 19 Gennaio
- La replica di Conte in Senato: "Non è vero che la caduta del Pil in Italia è stata la peggiore in Ue" 19 Gennaio
- Italia viva conferma la linea dell'astensione al voto di fiducia 19 Gennaio
- Renzi: "Abbiate rispetto per chi lascia poltrona per un'idea. Mi ha offerto gli Esteri e ho detto no" 19 Gennaio
- Renzi al Senato: "Suo governo non è il migliore del mondo, abbiamo avuto già troppa pazienza. Ora o mai più" 19 Gennaio
- Centrodestra: "Da Conte cinica operazione trasformismo, noi costruiamo alternativa" 19 Gennaio
- Bellanova conferma: “Italia Viva si asterrà sulla fiducia al Senato” 19 Gennaio
- Lonardo Mastella voterà la fiducia: “Sono responsabile e costruttrice e non chiedo nulla in cambio" 19 Gennaio
- Liliana Segre voterà sì alla fiducia al governo: “Essere venuta qua è già una risposta” 19 Gennaio
- Per Scilipoti è tornata l'ora dei responsabili: "Si scelga per interesse Paese, io sarei stato contro crisi" 19 Gennaio
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Fratelli d’Italia contro Conte: “Cerca maggioranza mettendo insieme casi umani e voltagabbana"
Annunciando il voto contrario del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato alla fiducia a governo Conte, il capogruppo Luca Ciriani non ha risparmiato critiche al governo e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Abbiamo la sensazione che il vuoto politico sia la dimensione perfetta per la sua maggioranza, perché sta cercando una maggioranza negli angoli del Senato mettendo insieme gente scappata da ogni partito, espulsi, voltagabbana, casi umani, di tutto. È difficile spiegare a coloro che sono a casa la desolazione di un Senato trasformato in un mercato. Lei per tutta la giornata ha cercato di allontanare da sé la responsabilità di questa crisi, ma noi di Fdi la riteniamo il principale responsabile di questa crisi vergognosa. Questa è una crisi di potere che viene da lontana, figlia dei vostri insuccessi, che è uno schiaffo in faccia gli italiani che soffrono”.
Ciriani attacca ancora il governo per il coinvolgimento di Mastella nella maggioranza, accusando che la maggioranza sta insieme solo per “paura delle elezioni”. Per Fdi l’unica strada è quella di tornare subito al voto: “Il confronto non facciamolo qua, ma davanti ai cittadini italiani, con un confronto vero a cui lei non è abituato. La sfidiamo a far decidere gli italiani chi deve governare questo Paese, perché lei sfugge dal voto se è convinto di fare bene e avere il consenso degli italiani?”. “Noi a differenza sua non pensiamo che esistano governi e uomini per tutte le stagioni. Voi avete umiliato il Parlamento e la politica troppo a lungo, con la vostra ipocrisia e il vostro mancato senso dello Stato e dell’onore. Per voi è solo una questione di potere e sopravvivenza, mentre noi crediamo che la politica debba essere responsabilità e coerenza. Non voteremo la fiducia al suo governo e crediamo che farebbe meglio a dimettersi”, conclude il capogruppo di Fdi.
Conte cita Borsellino in Senato, la figlia: "Se vuole fare un regalo a mio padre riapra le scuole"
"Se il premier Conte vuole davvero fare un regalo a mio padre deve riaprire al più presto le scuole di ogni ordine e grado e tutte le università. È l'unico modo per onorare in questo momento la memoria di mio padre. Perché noi stiamo consegnando migliaia di ragazzi alla criminalità". Lo ha detto all'Adnkronos Fiammetta Borsellino, figlia minore del giudice Paolo Borsellino, commentando le parole del premier Giuseppe Conte che poco fa, durante le repliche in aula, ha citato una celebre frase del magistrato ucciso dalla mafia.
"Mio padre diceva sempre che la lotta alla mafia parte dalla scuola. Quindi si deve fare il possibile per fare ritornare i ragazzi a scuola. Il possibile. È l'unico modo per onorare in questo momento mio padre, il suo compleanno".
"Per il resto è inutile il ricordo se non si fa qualcosa per aiutare i ragazzi a farli uscire dall'isolamento – aggiunge Fiammetta Borsellino – io li vedo migliaia di ragazzini in giro che non fanno assolutamente nulla".
Conte, in un passaggio del suo discorso, ha ricordato l'anniversario della nascita di Paolo Borsellino: "Oggi avrebbe compiuto 81 anni". Queste parole sono state accompagnate dall'applauso in Aula di ministri e senatori.
Iv si astiene, Bellanova: "Non può essere l'emergenza a tenere in piedi questo governo"
"Non può essere soltanto l'affrontare l'emergenza a tenere in piedi in governo, ci deve essere una visione, avviare la ripresa economica: resilienza è una parola vuota altrimenti e tutto questo nel suo governo manca". Lo dice Teresa Bellanova, ex ministra del governo Conte bis, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia. Poteva un governo nella gestione della più rilevante mole di risorse esautorare sé stesso, il Parlamento, e affidare tutto a manager e tecnici?".
"Rivendichiamo il risultato di aver ricondotto il Recovery fuori da un ambito tecnicista, ma non vediamo ancora una governance e rimane un vulnus. Questo è il banco di prova per decidere se prevale la politica e la visione del futuro o l'immobilismo e il tecnicismo".
"La posizione che lei ha assunto nei confronti dei fatti di Capitol Hill è stata imbarazzante", ha aggiunto la ministra. Al termine del suo intervento Bellanova conferma l'astensione di Italia viva.
Conte in Senato: "Se il governo non ha i numeri va a casa"
"Io sono il presidente del Consiglio, il capitano di una squadra. Mi hanno attaccato perché in un'intervista ho detto che i miei ministri, compresi quelli di Italia viva, sono i migliori del mondo. L'impegno è stato notevole, non c'è stato nessun risparmio di energie fisiche e intellettive". A queste parole del premier l'Aula ha risposto con un applauso.
Conte ha detto anche che se non avrà i numeri il governo non andrà avanti: "Certo che c'è un problema di numeri e se i numeri non ci sono questo governo va a casa".
"Comprendo la diffidenza ma il mio appello" ai parlamentari "è un invito franco, trasparente ed aperto", ha detto nel corso della replica alla discussione generale sulle sue comunicazioni.
Conte a Iv: "Avete scelto strada dell'aggressione, ma non è la soluzione migliore per il Paese"
Il presidente del Consiglio Conte si è poi rivolto direttamente agli esponenti di Iv e a Matteo Renzi, che nomina per la prima volta: "Italia viva ha ricostruito le ragioni del nostro stare insieme. Ma a me non sembra che quando abbiamo trattato dei temi concreti non abbiamo trovato una soluzione. Il Recovery Plan non è stato elaborato in un'oscura cantina di Palazzo Chigi, ma la bozza è stata realizzata dopo un confronto con tutti i ministri, compresi quelli di Iv, dopo incontri bilaterali".
"Dovevamo fare un confronto, un momento collegiale. Ma questo lo si può fare anche con leale collaborazione. Voi avete bloccato per 40 giorni il Recovery plan. La versione aggiornata è stata migliorata anche grazie al vostro contributo, oltre a quello delle altre forze di maggioranza. Anche la cabina di regia, l'avete giudicata indecente. Si poteva cambiare. Ma quando mai non si è discusso? Il risultato è che adesso comunque dobbiamo affrettarci. A un certo punto avete scelto la strada dell'aggressione e degli attacchi mediatici. Ma possiamo dire che questa non è la soluzione migliore per il Paese?".
La replica di Conte in Senato: "Non è vero che la caduta del Pil in Italia è stata la peggiore in Ue"
"Il tema toccato dalla senatrice Drago, il calo demografico, è un problema serissimo". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo dice nell'aula del Senato in sede di replica dopo le sue comunicazioni rese questa mattina. Il calo demografico "è molto preoccupante", spiega.
"Se non interveniamo adesso in tempo rischiamo di compromettere il futuro dei nostri figli. E non possiamo certo farlo facendo cadere il governo. Ho già richiamato la riforma dell'assegno unico, che partirà a luglio. Questo alleggerirà le famiglie e il carico di cura che grava di solito sulle donne. Questo è un progetto che proprio la ministra Bonetti aveva condiviso con il governo.
"Sui congedi parentali il governo è già intervenuto portandolo da 7 a 10 giorni. La scuola deve tornare centrale, abbiamo realizzato 40mila aule in più, con i lavori di edilizia scolastica, frutto di una collaborazione del governo con le realtà territoriali. Sulla scuola abbiamo mobilitato 10 miliardi in più. Nel Recovery plan troverete un intero capitolo dedicato all'istruzione. Proprio adesso stanno tornando in classe gli alunni della scuola secondaria di secondo grado. È importante la didattica in presenza".
"Molte osservazioni hanno riguardato i ristori e il Pil. Non corrisponde affatto al vero che l'Italia sia prima per caduta più forte del Pil. Nonostante siamo stati colpiti per primi dalla pandemia nei primi tre trimestre del 2020 il calo tendenziale del Pil è stato lo stesso che in Francia, inferiore alla Spagna e al Regno Unito".
"Non è vero poi che abbiamo erogato meno ristori di altri Paesi. Non sto dicendo che sono stati sufficienti. Purtroppo sappiamo che abbiamo avuto tanti ritardi sulla cassa integrazione, sono state percorse delle accelerazioni. Adesso del decreto Ristori si occuperà il Parlamento, che domani si esprimerà anche sullo scostamento di bilancio. È stato toccato anche il tema della Giustizia. Abbiamo delle riforme strutturali che ci attendono. È stato varato un massiccio piano ordinario per le assunzioni, ed è stato programmato l'aumento di 600 unità dei magistrati. 2,3 miliardi di euro verranno poi stanziati nel Recovery plan per velocizzare la Giustizia, ma il problema è la zavorra degli arretrati".
Conte ha poi ricordato la nascita di Paolo Borsellino, nato 81 anni fa, citando una sua celebre frase: "La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". A questo punto è scattato un lungo applauso.
Italia viva conferma la linea dell'astensione al voto di fiducia
Si è conclusa la riunione del gruppo di Italia viva al Senato. Secondo fonti del partito di Matteo Renzi è stata confermata la decisione di astensione al voto di fiducia al governo di Giuseppe Conte.
Renzi: "Abbiate rispetto per chi lascia poltrona per un'idea. Mi ha offerto gli Esteri e ho detto no"
"Ora o mai più per il Mes: investiamo 2700 euro a testa per la sanità, la Germania il doppio, vorrà dire qualcosa questo? Finora abbiamo già perso 540 milioni, sto pensando a tutti gli investimenti sulla medicina e sulla sanità che potremmo fare, saremo maledetti dai nostri figli se non ne approfitteremo". Lo ha detto Matteo Renzi nel suo lungo intervento in Senato sulla crisi di governo. "Lei è sempre stato cortese con me, quando ci siamo visti mi ha offerto un incarico agli esteri e io le ho detto gentilmente di no. La politica non è solo distribuzione degli incarichi. Abbiate rispetto per chi, come la ministra Bellanova, abbandona la poltrona per un'idea".
Renzi al Senato: "Suo governo non è il migliore del mondo, abbiamo avuto già troppa pazienza. Ora o mai più"
Il senatore Matteo Renzi Iv ha fatto un lungointervento di 20 minuti: "Questo luogo esige rispetto. Quando una storia volge al termine vale la pena dirsi tutto. Noi pensiamo che il suo governo non sia il migliore del mondo. Per la tragedia della pandemia che è in corso non basta la narrazione del ‘gli altri paesi ci copiano, siamo un modello'. Non si è aperta ancora una crisi istituzionale, ma c'è la crisi economica, -10% del Pil. Le previsioni di crescita del 6% sono smentite dalla Banca d'Italia. Ma c'è anche un altro elemento, la crisi sanitaria. L'Italia è il peggior paese al mondo nel rapporto tra popolazione e decessi. Ma abbiamo anche il record negativo sull'educazione scolastica. Quando chiedevo di riorganizzarci a marzo mi rispondevate che non era il momento. Questi tre record non sono entrati nel suo discorso. Noi abbiamo chiesto di aprire un grande dibattito. Ma lei non è salito al Quirinale il giorno dopo le dimissioni, ha scelto l'arrocco istituzionale. Sono mesi che le chiediamo una svolta. Il ministro Bonafede è stato oggetto di una mozione di sfiducia, che noi condividevamo".
"Avevamo chiesto a luglio di parlare solo del Recovery plan, e non siamo stati ascoltati. A settembre abbiamo usato queste parole "cambio di passo". A novembre abbiamo chiesto di aprire un tavolo, nel mese di dicembre le abbiamo scritto una lettera. Lei ha detto che questo non è il momento di aprire una crisi. Ma questo è invece il ‘Kairos', il momento opportuno. Ora o mai più".
Segre in Senato, Fratoianni (SI) la ringrazia: "In Aula per senso del dovere, una splendida lezione"
"Oggi Liliana Segre è in Senato per votare la fiducia a Giuseppe Conte. Da mesi non partecipa alle sedute perché alla sua età i medici le hanno sconsigliato di esporsi al rischio del contagio. Oggi ha deciso di farlo". Lo scrive su Facebook il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Per senso del dovere e per indignazione civile. Una splendida lezione. Grazie".
Richetti: "Anch'io sono stato contattato da alcuni colleghi, non hanno senso della decenza"
Il senatore di Azione Matteo Richetti spiega ai microfoni di Fanpage.it perché non voterà la fiducia al governo Conte: "Non abbiamo dato la fiducia al governo Conte quando è nato e non lo faremo nemmeno oggi perché dal mio punto di vista la situazione si è pure aggravata". Anche Richetti, come Carlo Calenda, racconta di essere stato contattato più di una volta da altri parlamentari che volevano convincerlo ad appoggiare la maggioranza: "Questi sono alla disperazione, hanno passato le ultime ore raschiando il fondo del barile, mi hanno detto che avevo la possibilità di redimermi, non hanno il senso della decenza". Nonostante lo strappo di Renzi dalla maggioranza, però, il senatore dubita che le strade di Azione e di Italia Viva possano convergere: "Mi sembra ci sia ancora inconciliabilità".
Centinaio: "Conte unico premier al mondo a passare automaticamente da una maggioranza all'altra"
"Lei ha intenzione di prendere anche le deleghe dell'Agricoltura. Ma ha intenzione di fare il ministro a tempo pieno? Siamo senza parole perché buona parte del suo intervento lo ha passato a parlare di legge elettorale e di regolamenti parlamentari". A dirlo è il leghista Centinaio, ex ministro dell'Agricoltura.
"Le chiediamo di mantenere un atteggiamento di rispetto nei confronti del Parlamento. Avvocato Conte ero allibito ascoltando il suo intervento. Lei è sembrato l'illusionista l'Arturo Brachetti della politica. Prima fan di Trump e poi fa di Biden, e potremmo andare avanti per ore. Lei detiene il record del trasformismo. Nella storia moderna mondiale non c'è un premier che è passato automaticamente da una maggioranza a un'altra. Lei porta avanti questo record con un motto ‘Francia o Spagna purché se magna'. Dovete andare a casa perché il vostro tempo è finito. Perché siete ancora lì? Non dovevate allora evitare l'aumento dell'Iva, come dicevate, ma dovevate evitare che gli italiani andassero a votare. Ai colleghi del M5s dico: non volevate dare i pieni poteri a Salvini li avete dati a Conte. Se erano traditori Razzi e Scilipoti allora lo sono anche coloro che passano dall'opposizione e si vanno a sedere nella vostra maggioranza".
L'ex senatore Razzi: "Parola 'costruttori' è una presa per il c... meglio chiamarli 'responsabili'"
"Se oggi è la mia rivincita? Ma cos'è, la finale di Coppa dei Campioni? Potremmo dire anche questo, ma solo per far capire che da che mondo è mondo è sempre così, non si cambia. In Italia, ahimè, è così". Così l'ex senatore Antonio Razzi, rispondendo all'Adnkronos in Transatlantico a Palazzo Madama. L'ex parlamentare nel 2010 lasciò l'Italia dei Valori per votare la fiducia al governo Berlusconi.
Se oggi fosse in Parlamento voterebbe insieme al suo partito: "Se Forza Italia dice no, voto no. Io sono fedele a chi mi ha nominato. Il 2010? Beh, l'altra volta ero stato votato con le mie preferenze, non ero nominato. Quelli che erano nominati se ne sono andati molto prima di me dal partito".
A proposito del termine ‘costruttori', scherza così: "Io ho una casa in campagna, la strada non è finita. Speriamo che me la finiscano, se sono costruttori".
"E comunque – aggiunge – preferisco la parola ‘responsabile', perché si è responsabili verso se stessi e verso i cittadini. Costruttori, scusate l'espressione, mi sembra una presa per il culo…".
Toti: "I tre senatori di Cambiamo! non voteranno la fiducia a questo governo"
"Sono a Roma con i tre senatori di Cambiamo! che oggi non voteranno la fiducia a questo Governo, proprio come hanno fatto i nostri deputati ieri alla Camera". Lo ha scritto sulla sua pagina di Facebook il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti. Il riferimento è ai senatori Romani, Quagliarello e Berruti.
"Non siamo ideologici, non siamo faziosi né pregiudizialmente ostili a nessuno – prosegue il governatore – Ma questo Esecutivo così com'è, con linee politiche che non abbiamo mai condiviso, non ci interessa. E non credo che il Paese, in un momento così complesso, possa fare affidamento su un Governo che dipende da qualche ‘sorpresa' che potrebbe esserci oggi in Senato".
"Adesso – conclude – incontreremo di nuovo i nostri alleati del centrodestra: servono serietà e certezze per l'Italia e gli italiani".
Centrodestra: "Da Conte cinica operazione trasformismo, noi costruiamo alternativa"
In una nota congiunta, i gruppi parlamentari del centrodestra ribadiscono di essere “al lavoro per costruire l’alternativa” a questo governo. “Ancora una volta il presidente del Consiglio ha raccontato al Parlamento un Paese che non esiste, cercando di mascherare una cinica operazione di trasformismo con un'operazione politica”, si legge.
Tommaso Cerno torna nel Pd e vota la fiducia a Conte
"Stasera torno al Pd, da indipendente e senza tessera, e voterò molto convintamente la fiducia al governo Conte". Lo ha detto all'Ansa, il senatore Tommaso Cerno, che un anno fa aderì al gruppo Misto lasciando i Democratici. "Sostengo da sempre l'alleanza Pd-M5s anche quando sembrava un'ipotesi assurda – ha aggiunto – Nel suo discorso Conte ci ha detto che ha un progetto politico, che andrà avanti anche senza Renzi. Insomma è più importante il progetto politico e, visto che Conte ha rottamato Salvini e da oggi Renzi, significa che l'alleanza Pd-M5s è politica. Quindi mi da garanzia che sta dicendo la verità, ci sto e torno al Pd".
Cerno, giornalista professionista ed ex vicecaporedattore all'Espresso, è stato candidato a Palazzo Madama con i dem nel 2018. Nel febbraio del 2020 annunciò l'approdo a Italia viva, ma poco dopo cambiò idea passando direttamente dal Pd al gruppo Misto, dove si trova tuttora e che, come ha annunciato, dovrebbe lasciare in serata.
Santanchè a Conte: "Lei cambia maggioranze come si cambia una pochette"
"Lei per me è uno nessuno e centomila, come le maggioranze che lei cambia con la stessa facilità con cui cambia la pochette. Lei non ha valori, ha solo convenienze, ha solo l'interesse di non abbandonare la ‘cadrega'. Questo è letale per la nostra Nazione. Lei forse oggi uscirà da Palazzo Madama con una maggioranza, ma non assoluta, sarà un'accozzaglia. Nessuno, nemmeno il suo fido Rocco Casalino, riuscirà a spacciare questa maggioranza come degna di tal nome", è l'attacco della senatrice di Fratelli d'Italia Daniela Santanchè. "La sua maggioranza non è né decorosa né presentabile. Che concetto lei ha della democrazia? È quella della Cina?".
"Pur di raccattare il voto di qualche poltronaro lei ha dichiarato che il suo governo si attiverà per una legge elettorale proporzionale". Questa come ricorda Santanchè, non è però prerogativa del governo.
Senato, il calendario degli interventi: quando parleranno Renzi e Salvini
Nell'Aula del Senato è ripartita la discussione generale sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte. Il premier non è ancora rientrato dopo la pausa dei lavori di circa un’ora, come lamentato nei loro interventi da Adolfo Urso (Fdi) e Giuseppe Mangialavori (Fi).
Tra gli iscritti a parlare figurano anche il leader di Italia viva Matteo Renzi, che interverrà nel primo pomeriggio, tra poco più di un'ora, e il leader della Lega Matteo Salvini, che interverrà più tardi, durante le dichiarazioni di voto, in cui sono previsti 8 interventi. Per Italia viva interverrà Teresa Bellanova, ex ministra dell'Agricoltura. Sempre durante le dichiarazioni di voto interverrà Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd. In tutta la giornata si contano 45 interventi dei senatori.
Alle 16,30 la seduta sarà sospesa di nuovo per un'ora per consentire la sanificazione dell'Aula. Secondo la tabella di marcia dei lavori alle 17,30 è prevista la replica del premier che precederà le dichiarazioni di voto sulla fiducia e la chiama, che dovrebbe iniziare alle 18. L'esito dello scrutinio dovrebbe essere annunciato alle 20,30.
Bellanova conferma: “Italia Viva si asterrà sulla fiducia al Senato”
L’ex ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, interviene a Un giorno da pecora, su Radio 1, e conferma che Italia Viva si asterrà sul voto di fiducia al Senato al governo Conte. “Riuniremo il nostro gruppo prima del voto, ma l'orientamento unanime è quello dell'astensione. Non votiamo no perché il nostro progetto non era mettere in discussione il perimetro della maggioranza”, afferma.
Lonardo Mastella voterà la fiducia: “Sono responsabile e costruttrice e non chiedo nulla in cambio"
Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, conferma intervenendo al Senato che voterà a favore della fiducia al governo Conte. Lonardo inizia il suo intervento elogiando le scelte di Matteo Salvini e Matteo Renzi quando entrambi decisero, ai tempi del governo Conte I e Conte II, di far nascere questi esecutivi. In entrambi i casi Lonardo chiama in ballo il marito, ricordando come in molti abbiamo citato Mastella per quelle decisioni, facendo riferimento all’idea di essere responsabili. Poi Lonardo attacca Giorgia Meloni: “Quanto a Meloni che ieri con fare plateale ha parlato con disprezzo di una linea aerea della famiglia Mastella, ricordo che utilizzò il confortevole aereo Scilipoti per conservare il suo posto da ministro nel governo Berlusconi, incredibile dimenticanza. Perché non ebbe crisi di coscienza? Perché non si è vergognata di votare sull’aereo Scilipoti? Che doppiezza morale”.
Lonardo arriva ad oggi, alla crisi di governo: “Il Paese è segnato a una crisi sociale, c’è senso di smarrimento senza precedenti. Un gruppo di parlamentari con il coraggio della responsabilità, lo stesso mostrato da Salvini e Renzi in altri momenti, non di avallo al governo ma di amore per il Paese. E si grida allo scandalo. C’è una differenza: questa, parlo per me, mia responsabilità non ha chiesto nulla e non chiede nulla e non avrà nulla. Oggi questo Paese richiede da chi lo ama non crisi di governo ma slanci generosi. Mi sento responsabile, costruttrice e darò il mio voto europeista al governo Conte”.
Liliana Segre voterà sì alla fiducia al governo: “Essere venuta qua è già una risposta”
“Sono venuta a votare sì” alla fiducia al governo Conte, dice chiaramente la senatrice a vita Liliana Segre, intercettata dai cronisti a Palazzo Madama. “Che sia venuta è già una risposta”, afferma, A chi le chiede un commento sul discorso del presidente del Consiglio, Segre risponde: “Sono stata prestata alla politica, senza essermene mai occupata, dal presidente Mattarella che un giorno mi ha fatto senatrice a vita. Io sono spettatrice. Ho iniziato molte cose tardi ma tardi così non pensavo. Devo rileggere quel discorso, capire se ha toccato certi punti che mi interessano”.
Per Scilipoti è tornata l'ora dei responsabili: "Si scelga per interesse Paese, io sarei stato contro crisi"
Quando si parla di responsabili non può mancare Domenico Scilipoti, colui che nel 2010 salvò – insieme ad altri parlamentari – il governo Berlusconi. Nella giornata del voto di fiducia al governo al Senato, Scilipoti si aggira per i corridoi di Palazzo Madama, ma non per godersi lo spettacolo: “Qui non c’è niente di cui godere, qui è l’Italia che rischia”. Intercettato dall’Adnkronos Scilipoti spiega di non serbare rancore per il ritorno di moda dei responsabili, ora definiti costruttori: “Non c'è spazio per la vendetta nella cultura cristiana. Siamo in una fase delicata per il Paese. Lo dico io, che sono medico di medicina territoriale in prima linea nella lotta contro il Covid”.
Nessuna rivincita, quindi, ma solo l’obiettivo di “nobilitare la politica con la P maiuscola. Chi entra in politica vuole contribuire a fare qualcosa di utile: dobbiamo smetterla di denigrare e delegittimare l'avversario. Ho sempre detto che la democrazia parlamentare è fondamentale. Le persone che amano il Paese, nei momenti particolari, devono fare delle scelte. Il giudizio non può essere alternato: non è che se sostengo la tua maggioranza sono bravo e se sostengo le altre non lo sono”. Scilipoti prosegue: “L’importante è che chi compie delle scelte, lo faccia nell'interesse del Paese e secondo coscienza. Nel caso in cui dei parlamentari si dovessero accorgere che una scelta sostenuta dal proprio partito potrebbe essere non utile per il Paese devono avere il coraggio di assumersi responsabilità a viso aperto”. E se la sua situazione si fosse ripresentata oggi, rifarebbe le stesse scelte: “Sì. Oggi, se fossi stato in Parlamento, avrei aperto un dibattito all'interno di Forza Italia e avrei cercato di sostenere le ragioni del no alla crisi e il no al voto in questo momento”.
Il centrodestra si è riunito in vista del voto di fiducia in Senato
È iniziato qualche minuto fa il vertice del centrodestra, riunitosi per fare il punto della situazione politica in vista del voto di fiducia nell'aula del Senato.
Senato, seduta sospesa per un'ora per la sanificazione
La seduta al Senato, riunito oggi per votare la fiducia a Giuseppe Conte, è stata sospesa per un'ora in modo da consentire la sanificazione dell'aula. Riprenderà alle 13.35 la discussione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. Dopo qualche ora, verso le 15.30, è atteso l'intervento di Matteo Renzi.
FdI: "Se Conte avrà maggioranza risicata, intervenga Mattarella"
"Vediamo quale sarà l’esito della chiama, ma nel caso la maggioranza non sia autosufficiente chiediamo al Presidente della Repubblica di valutare se una maggioranza così risicata possa governare il Paese in un momento così tragico": lo ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Senato, Luca Ciriani, parlando alla stampa a Palazzo Madama.
Liliana Segre arriva in Senato: lungo applauso e moltissimi senatori in piedi
Lungo applauso nell'Aula del Senato all'arrivo di Liliana Segre, la senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz. Molti i senatori che si sono alzati in piedi, come fatto anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ieri Segre aveva annunciato la sua presenza a Palazzo Madama affermando: "Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile".
Bonino: "Non voterò la fiducia, governo Conte non era forte e responsabile prima e non lo è adesso"
"La litigiosità stucchevole nella maggioranza è fin troppo nota. Ci avete travolto di Dpcm e poi di decreti omnibus, sempre correlati dalla fiducia. Conte ci ha annunciato necessaria, lo penso anche io. Ma questa svolta non può avvenire con la compagine governativa attuale, specialmente se sostenuta da una maggioranza raccogliticcia. Questo non è essere responsabili o costruttori. Non sto difendendo Renzi che peraltro, egocentrico com'è, non apprezzerebbe: sto dicendo che tutte queste questioni erano aperte prima dello strappo di cui vi siete tanto stupiti. Responsabilità per me non è tirare a campare, ma stilare un Next Generation Eu all'altezza. Non a caso si chiama così: non si può continuare così. Ci serve un governo forte e responsabile e il suo non lo era prima e non lo sarà domani. In politica contano le idee e non solo i numeri, per questi non le voterò la fiducia. Temo che sprecherete questa occasione, è il mio più grande timore": lo ha detto Emma Bonino in Senato.
I numeri al Senato: chi voterà la fiducia al Governo Conte
Il Senato è ancora in bilico. Alla fine della discussione si inizierà a votare: per il sì saranno sicuramente i gruppi del Governo. Il Movimento 5 Stelle ha 92 senatori, il Pd ne ha 35, 8 Leu e 8 le autonomie. Poi ci saranno i 4 del gruppo Maie-Italia23, i senatori a vita Mario Monti, Elena Cattaneo e Liliana Segre e i costruttori, come Sandra Lonardo (moglie di Mastella), gli ex 5 Stelle Buccarella e De Falco e Ruotolo del Misto. Non si è capito se Nencini del Psi voterà sì o no. Con lui sarebbero 154, perché Castiello – M5S – è malato di Covid e non presente. Anche Giarrusso sarebbe stato recuperato all'ultimo minuto. Il Governo dovrebbe raccogliere intorno ai 155 voti, non sono stati convinti – per ora – né i senatori dell'Udc, né qualche responsabile di Forza Italia. La maggioranza assoluta è 161. Di contro però, astenendosi i senatori di Italia Viva, non dovrebbe esserci il pericolo di venire superati dai voti contrari.
Il centrodestra presenta una risoluzione in Senato e chiede le dimissioni di Conte
Il centrodestra ha presentato in Senato una risoluzione unitaria sulle comunicazioni del presidente del Consiglio chiedendo le dimissioni di Giuseppe Conte. Si tratta dello stesso testo presentato anche ieri alla Camera, firmato dai capogruppo di Lega (Massimiliano Romeo), Forza Italia (Annamaria Bernini), Fratelli d'Italia (Luca Ciriani) e Cambiamo (Paolo Romani).
Amendola: "Liliana Segre tra i banchi del Senato. Un esempio per tutti noi"
"Guardo Liliana Segre tra i banchi del Senato e penso a due parole che si inverano: disciplina e onore. Un esempio per tutti noi": lo scrive il ministro Vincenzo Amendola su Twitter, allegando una foto della senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz.