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Le consultazioni per il nuovo governo

Conte rinuncia all’incarico: Mattarella convoca Cottarelli, Di Maio chiede impeachment

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Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha rinunciato all'incarico e ha rimesso il suo mandato dopo il braccio di ferro sul nome di Paolo Savona come ministro dell'Economia. Salvini vuole il ritorno al voto, duri attacchi al capo dello Stato da Di Maio. M5s e Giorgia Meloni vogliono richiedere l'impeachment per alto tradimento nei confronti di Mattarella. Il capo dello Stato convoca al Colle Carlo Cottarelli: a lui dovrebbe affidare il nuovo incarico.

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10:16

Martina: "Salvini e Di Maio stanno giocando con la pelle degli italiani"

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Mentre continua il braccio di ferro sul nome di Paolo Savona, il Partito Democratico prova a organizzare la futura opposizione. Con una intervista al Corsera, il segretario reggente Martina attacca Di Maio e Salvini, accusandoli di "giocare sulla pelle degli italiani" e di non mostrare la responsabilità che il momento richiederebbe: "Il vero confronto è tra gli interessi generali del Paese e l’arroganza partitica di Lega e M5S. Se Salvini si erge a paladino del popolo, noi non abbocchiamo alla propaganda di chi ha preso il 17% e si sente il padrone del Paese. Dovrebbe vergognarsi". Sugli attacchi a Mattarella, aggiunge: "Gli attacchi alla presidenza della Repubblica sono gravissimi. Salvini e Di Maio si leggano la Costituzione agli articoli 92 e 95, le regole fondamentali che anche loro devono rispettare".

E nel caso di un nuovo ritorno alle urne? Martina spiega che il PD è pronto e non ha paura: "Dobbiamo prepararci a ogni scenario, lavorando tutti insieme per rendere evidenti i pericoli cui ci stanno portando Lega e 5 Stelle. Con il loro contratto stanno minando il futuro dei giovani ed è da lì che deve partire il nostro progetto alternativo".

A cura di Adriano Biondi
09:50

Da Salvini e Di Maio ultimatum a Mattarella: "O si chiude in 24 ore o al voto"

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Il braccio di ferro sul nome di Paolo Savona, l'economista che il Colle vorrebbe depennare dalla lista dei ministri, rischia di avere conseguenze gravissime sulla formazione del nuovo governo e sul futuro stesso della legislatura. Matteo Salvini continua a tirare dritto e a non recedere dalla posizione di sostegno completo a Savona, arrivando a un passo dallo scontro frontale col Quirinale: "Non sceglieremo mai un ministro per fare un piacere alla Germania, o si chiude entro 24 ore oppure si torna a votare". Simile la posizione espressa da Luigi Di Maio, secondo cui le prossime 24 ore saranno decisive per la formazione del nuovo governo e chiariranno i margini che ancora ci sono per ricomporre lo strappo con il Presidente della Repubblica.

E proprio alla mediazione con Mattarella sta lavorando il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, il quale con ogni probabilità si recherà oggi al Quirinale per sciogliere la riserva o comunque per aggiornare il Capo dello Stato dei progressi fatti nella formazione del nuovo governo. La lista dei ministri sembrerebbe ormai pronta, con qualche ultimo ritocco da concordare proprio con Mattarella, dunque l'unico ostacolo sarebbe proprio sul futuro titolare della poltrona di via XX settembre.

A cura di Adriano Biondi
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