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Letta: “Cambiare la Costituzione, bicameralismo perfetto è follia”

Intervenendo alla festa di Scelta Civica a Caorle, il premier ha affermato che bisogna “cambiare l’Italia senza paura”. In merito alla Costituzione: “La prima parte è la più bella del mondo, la seconda no”.
A cura di Susanna Picone
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Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, intervenendo dalla festa di Scelta Civica a Caorle, ha parlato tra le altre cose della necessità delle riforme istituzionali. “Voglio da qui lanciare un messaggio molto forte contro la conservazione fine a se stessa. Cambiamo l’Italia – ha affermato Letta dal palco di Caorle – e non abbiamo paura di un cambiamento che vada nella direzione giusta, fatta per bene, con efficienza”. Il premier ha parlato della Costituzione italiana affermando di non volerla sfasciare ma renderla più moderna. “Penso che la nostra Costituzione – ha osservato il premier – nella prima parte sia la più bella del mondo, ma non nella seconda”. Questo perché nella seconda, quando prevede due Camere che hanno esattamente le stesse funzioni, e per di più con una legge elettorale che prevede due maggioranze diverse, “non è logica”. Per Letta “il bicameralismo perfetto è una follia”.

“Detesto la politica fatta di battute” – Dal Veneto Letta si è rivolto a “tutti quelli che dicono che le cose vanno bene così, che non bisogna toccare nulla” e a loro ha chiesto: “Ma ci rendiamo conto dove ci ha portato il conservatorismo istituzionale in questo Paese?”. Nel suo discorso il premier ha anche sottolineato di detestare la politica fatta di battute: “C’è chi pensa che ora che il nostro Paese è uscito dall’emergenza possa permettersi di tornare ai giochi, allo spreco. Invece non è così. Se c'è una cosa che detesto è la politica fatta di battute che in questo periodo invece trionfa”, visto che la “vita delle persone si risolve con i provvedimenti giusti”. In merito alla crisi il premier ha parlato di una ripresa che c’è, che è qui ma che bisogna “andare a prendere, afferrarla”. E rivolgendosi alle famiglie coinvolte nelle crisi delle acciaierie Riva ha affermato: “Dico loro che non le lasceremo sole, che saremo con loro, con i provvedimenti concreti che prenderemo”.

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