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Lascia morire la madre lasciandola a terra per 7 giorni dopo una caduta, figlia assolta

Madre e figli abitavano insieme ma la 77enne non usciva più di casa da decenni. Dopo la caduta aveva chiesto alla figlia di non aiutarla in alcun modo così è stata lasciata per ben sette giorni sul pavimento dove si è spenta lentamente dopo una lunga agonia. Per il giudice la donna va assolta perché ha solo rispettato la volontà della madre.
A cura di Antonio Palma
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Ha visto l'anziana madre cadere rovinosamente a terra in casa senza possibilità di rialzarsi ma per ben sette giorni ha evitato di aiutarla e non ha chiamato nessun tipo di soccorso, lasciando che la donna si spegnesse lentamente dopo una lenta agonia stesa sul pavimento della loro abitazione. Per quel terribile episodio la donna era stata accusata di abbandono di incapace aggravato dal decesso, ma ora per la signora bolognese di 44 anni è arrivata l'assoluzione completa da parte del Tribunale. Secondo i giudici della Corte d’Assise di Bologna, infatti, la donna non può essere ritenuta responsabile in quanto ha solo rispettato la volontà della madre, che gli aveva chiesto di non aiutarla e farla morire da sola in casa.

I fatti contestati alla quarantaquattrenne risalgono al gennaio di sei anni fa quando l'anziana madre della donna, una signora di 77 anni, venne trovata già cadavere, distesa sul pavimento di casa, dai soccorsi del 118. Ad allerti i sanitari era stata la figlia ma solo dopo la morte dell'anziana che a causa di una caduta si era rotta il femore e non era più riuscita a rialzarsi. A scoprirlo successivamente è stato il medico legale dell’obitorio che ha segnalato tutto alle autorità competenti facendo scattare l'inchiesta della magistratura. Nelle indagini è stata coinvolta anche la dottoressa 59enne che intervenne con l'ambulanza, accusata di omesso referto in quanto non segnalò l'anomalia della scena

Dalle indagini è emerso infine una storia di isolamento volontario da parte dell'anziana che aveva chiesto alla figlia di non assisterla e non curarla più anche dopo la caduta in modo da potersene andare via da sola. La donna si era rinchiusa in casa e non usciva da almeno venti anni mentre la figlia lo faceva  solo per andare a lavorare. Come ammesso dalla stessa accusa che aveva chiesto la condanna a due anni della figlia,  questa "subì le scelte dolorose della madre in un momento in cui era ancora nel pieno della vita, forse la scelta di restare inerme può essere stata motivata dal desiderio di far entrare aria in quello che, non per sua scelta, era diventato anche il suo sepolcro".

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