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La piccola Beatrice, affetta da SMA, ha vinto la sua lotta: riceverà maggiori cure

I genitori della bambina avevano chiesto all’Asl che si impegnasse maggiormente e la risposta è stata affermativa: la piccolo verrà seguita da due infermieri specializzati e da operatori socio sanitari del comune di Foggia.
A cura di Davide Falcioni
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Beatrice Russo, la bambina foggiana affetta da SMA, potrà beneficiare di cure adeguate e di un'assistenza migliore. E' quanto stabilito dopo l'incontro che la sua famiglia ha avuto con Vito Piazzolla, Direttore Generale della ASL Foggia a cui era stato esplicitamente richiesto di intervenire per fornire risposte appropriate ai bisogni assistenziali della piccola. Il dirigente sanitario ha reso note alla famiglia le proposte di intervento che verranno valutate dall'Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), la commissione di esperti che preparerà il Piano di Assistenza Individuale per renderlo il più adatto possibile ai bisogni della piccola Beatrice.

Ad assistere la bambina saranno due infermieri che saranno appositamente formati presso l’Unità Operativa di Rianimazione dell’Ospedale di Cerignola e, in affiancamento, direttamente presso la casa della piccola paziente, in modo da acquisire le competenze necessarie. Questo sarà possibile grazie ad un protocollo d’intesa promosso dalla Direzione Sanitaria aziendale tra il Distretto Socio Sanitario di Foggia e le strutture ospedaliere di Rianimazione e Fibrosi Cistica e Malattie Neuromuscolari dell’ Ospedale di Cerignola.

Per quanto riguarda invece l’assistenza scolastica – spiega Foggia Today – verrà elaborato un pacchetto assistenziale individuale con il contributo di infermieri e Oss del comune. "Quello di Beatrice è un caso che, nella sua complessità, ci spinge ancora di più – afferma Piazzolla – ad ampliare l’offerta sanitaria e sociosanitaria nell’ambito delle cure domiciliari rivolte a tutti i pazienti con patologie gravissime. Persone che richiedono una attenzione particolare, per le quali è necessario mettere in campo tutte le risorse, anche innovative, come ad esempio la telemedicina, utile a monitorare e prendersi cura a distanza degli assistiti”.

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