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La manifestazione del PD in piazza a Roma: “Governo irresponsabile”

Il Partito Democratico in piazza a Roma per la manifestazione contro il governo Conte. il segretario Maurizio Martina parlerà da piazza del Popolo, intanto Matteo Renzi parla di “dovere della resistenza civile” contro la maggioranza Lega – Movimento 5 Stelle e Calenda torna ad attaccare: “Paese in pre – default e il partito non c’è”.
A cura di Redazione
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La decisione di portare il rapporto deficit / PIL al 2,4% in sede di legge di bilancio ha evidentemente cambiato tutto. Così, la manifestazione del Partito Democratico di oggi pomeriggio a Roma, programmata da settimane, assume anche una importanza simbolica per il partito guidato da Maurizio Martina e attraversato da una complessa crisi interna. In piazza del Popolo si ritroveranno non solo i militanti giunti da ogni parte d'Italia, ma anche i parlamentari che dovranno organizzare l'opposizione in Parlamento su una legge di bilancio che i vertici del partito giudicano "irresponsabile". Un appuntamento fondamentale, dunque, anche dopo l'annuncio del segretario Martina della data delle primarie per la scelta del suo successore, che si terranno nella giornata di domenica 27 gennaio.

L'intento della manifestazione di oggi è "parlare all'Italia che non ha paura", come spiegano gli organizzatori:
"Scendiamo in piazza per costruire un’alternativa alla politica dell’odio, del declino, dell’isolamento e della paura. Scendiamo in piazza perché tante persone vogliono un Paese diverso: più giusto, più forte, più solidale, aperto al mondo e al futuro. Le paure e le preoccupazioni che hanno i cittadini vanno riconosciute e possono essere superate soltanto insieme; soltanto unendo le forze perché nessuno si senta solo. Scendiamo in piazza perché costruire questa alternativa democratica è il nostro impegno".

La presentazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, però, porta al centro della scena le polemiche sulla decisione del governo Conte di finanziare in deficit le misure della prossima legge di stabilità. Il Pd rischia di non arrivare a un appuntamento decisivo nel migliore dei modi possibili, prigioniero di polemiche interne e scontri fra correnti. Ieri Matteo Renzi ha parlato di "dovere della resistenza civile" contro le scelte dell'esecutivo, mentre oggi Calenda ha attaccato i dirigenti, parlando di una manovra che porta l'Italia in pre-default mentre il partito è assente.

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