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La lucida confessione dell’assassino di Carmela: “Volevo uccidere Lucia, mi aveva tradito”

Le parole di Samuele Caruso, il 23enne che ha aggredito le sorelle Petrucci a Palermo uccidendo la più piccola delle due: “Di solito non esco con un coltello, ma l’avevo preso perché se Lucia avesse ammesso il tradimento, l’avrei usato”.
A cura di Susanna Picone
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Le parole di Samuele Caruso, il 23enne che ha aggredito le sorelle Petrucci a Palermo uccidendo la più piccola delle due: “Di solito non esco con un coltello, ma l’avevo preso perché se Lucia avesse ammesso il tradimento, l’avrei usato”.

Samuele Caruso, intercettato dalla polizia alla stazione di Bagheria mentre stava per prendere un treno, ha confessato il suo delitto nel corso dell’interrogatorio da parte del pm, durante il quale ha spiegato lucidamente il perché sia stato spinto a compiere tale orribile gesto. Il 23enne di Palermo ha ucciso a coltellate una ragazza di 17 anni, Carmela Petrucci, e ha ferito anche sua sorella 18enne Lucia, il suo vero obiettivo. La sua verità è quella di un giovane convinto che la sua ex fidanzata Lucia lo avesse tradito, per questo motivo voleva parlare con lei. E voleva ucciderla col coltello che portava con sé, così riportano alcuni stralci dei verbali dell’interrogatorio pubblicati da alcuni quotidiani:

Di solito non esco con un coltello, ma l’avevo preso perché volevo parlare con Lucia e se non avesse ammesso il tradimento, l’avrei usato.

“Carmela si è messa in mezzo” – La 18enne che ora sta meglio, ancora inconsapevole della terribile fine di sua sorella, per qualche tempo ha avuto una relazione con l’assassino, rapporto iniziato su Facebook e finito ad aprile. Lo racconta Samuele, che da amici dice di aver saputo che Lucia aveva riallacciato una storia col suo ex fidanzato: “Carmela non c’entra, non volevo farle nulla, ma si è messa in mezzo”. Un amico, nella mattinata di venerdì, gli aveva mostrato una foto della ragazza che baciava il suo ex, lui era troppo geloso e lo considerava un tradimento. Ha visto che i due erano nuovamente amici su Facebook, esattamente questo l’avrebbe indotto ad andare ad affrontare la giovane sotto casa sua. Prende il coltello, si fa aprire il portone di via Uditore 14 con una scusa e aspetta le due sorelle nell’androne. L’aggressione, il sangue e la fuga. Samuele non sa come ha ucciso Carmela ma sa di aver sferrato molti colpi. Lucia ne ha ricevuti almeno 20. Caruso è stato arrestato per omicidio aggravato da futili motivi e abbietti e di tentativo di omicidio. Per gli investigatori il suo non è stato un raptus.

L’intervista alla madre di Samuele: “Mio figlio non è un mostro” – In un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia si è sfogata la madre dell’assassino. Maria Mattea Cardinale, 53 anni, ha affermato singhiozzando che suo figlio Samuele “è un bravo ragazzo”. Non è un killer come lo hanno chiamato in tv e suoi giornali: “Non so cosa darei per riportare in vita quella ragazza, ma mio figlio non è un mostro”. La nostra – dice la donna – è una famiglia perbene.

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