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Ergastolano in semilibertà tenta di uccidere la compagna, aveva scritto una confessione prima della fuga

Il detenuto ergastolano di 61 anni aveva scritto una lettera di confessione prima di fuggire in auto nella sera del 6 maggio dopo aver tentato di uccidere la compagna e averla aggredita con l’acido. L’uomo era in regime di semilibertà.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il gip del Tribunale di Arezzo ha convalidato l'arresto dell'ergastolano che, usufruendo del regime di semilibertà, aveva aggredito la compagna nella giornata del 6 maggio. L'accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio e lesioni. L'uomo l'ha prima aggredita con l'acido, gettandoglielo sulla testa, e poi con una coltellata inferta con un coltello da cucina.

L'arma è attualmente sotto sequestro. Durante l'indagine è stato trovato anche un manoscritto redatto dall'ergastolano con apparente valenza di confessione. A raccontare quanto trovato, il maggiore Domenico Giuseppe Sacchetti, comandante del Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Parma.

L'uomo di 61 anni era stato condannato per reati contro la persona commessi alcuni decenni fa, ma recentemente era stato ammesso al regime della semilibertà per andare a lavorare e incontrare i propri affetti con l'obbligo però di rientrare in carcere per dormire.

Il 61enne ha aggredito la compagna, una 54enne di Sorbolo Mezzani madre dei suoi due figli ormai maggiorenni. Stando a quanto ricostruito, l'uomo, dopo aver cenato a casa nella serata del 6 maggio, avrebbe iniziato a discutere con la 54enne.

Ad un certo punto avrebbe preso una bottiglia di acido per svuotarla sul capo della compagna e poi colpirla co un fendente al fianco. Le urla della vittima hanno attirato l'attenzione di un passante che ha poi dato l'allarme.

Dopo l'aggressione, il 61enne si è messo in macchina ed è fuggito. Sulle sue tracce si sono messi i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Parma, città nella quale l'uomo era carcerato ormai da decenni.

Il 61enne è stato rintracciato e individuato proprio nell'Aretino dalle forze dell'ordine, che lo hanno fermato con l'aiuto della polizia stradale. Ora deve rispondere di tentato omicidio e deformazione dell'aspetto della 54enne mediante lesioni permanenti al viso, oltre che del tentativo di evasione.

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