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La Fiom in corteo a Roma contro il Governo e la Fiat

Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha indetto uno sciopero nazionale di otto ore della categoria per protestare contro la modifica dell’art.18 e per la riconquista della rappresentanza sindacale nelle fabbriche. Manifestazione di cinque ore a Roma dove è prevista anche la partecipazione dei no tav.
A cura di Antonio Palma
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Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha indetto uno sciopero nazionale di otto ore della categoria per protestare contro la modifica dell'art.18 e per la riconquista della rappresentanza sindacale nelle fabbriche. Manifestazione di cinque ore a Roma dove è prevista anche la partecipazione dei no tav.

Grande giornata di manifestazione dei metalmeccanici oggi a Roma, la Fiom chiama a raccolta i suoi iscritti con uno sciopero nazionale di otto contro le politiche del lavoro volute dal Governo e contro ogni modifica dell'art.18 dello statuto dei lavoratori e con una manifestazione nella Capitale. Al corteo prevista la partecipazione degli aderenti al movimento no tav e di quelli del Movimento per l’acqua ma anche di alcuni esponenti politici.

Uno sciopero di otto ore indetto dai metalmeccanici della Cgil per la difesa dei diritti dei lavoratori ma anche o forse soprattutto contro le politiche delle grandi aziende come Fiat e Federfarma e per la riconquista della rappresentanza sindacale nelle fabbriche, minacciata dalle azioni dei grandi gruppi industriali. Secondo il sindacato alla manifestazione di Roma sono attesi oltre 50mila tute blu ma anche i rappresentanti dei No tav che parleranno dal palco del comizio finale e alcuni politici soprattutto dell'Idv dopo il rifiuto a partecipare di molti esponenti del Pd.

Dagli slogan scanditi questa mattina, è chiaro il bersaglio delle proteste della Fiom, Monti e la riforma del lavoro in primis, ma anche la Fiat e l'amministratore delegato Marchionne. "Democrazia e lavoro" e "Art.18 per tutti" sono gli striscioni che guidano la marcia dei metalmeccanici, il leader della Fiom Maurizio Landini alla vigilia dell'appuntamento si è scagliato contro le indecisioni del Pd ma soprattutto contro il Premier Monti che "rischia di fare peggio di Berlusconi".

Le forze dell'ordine sono in allerta anche per la probabile partecipazione alla manifestazione di gruppi di antagonisti e per evitare una deviazione dal percorso originario che prevede la partenza da piazza della Repubblica e arrivo a piazza San Giovanni, dove è stato allestito il palco per il comizio conclusivo. Ovviamente ci saranno alcuni disagi per la viabilità della Capitale durante le cinque ore della manifestazione con l'interruzione della circolazione lungo tutto il tragitto del corteo, la deviazione di molte linee di autobus e anche la chiusura di alcune fermate della metropolitana A di Roma.

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