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La bufala dei crocifissi rimossi dall’ospedale di Udine

Un consigliere regionale friulano aveva denunciato l’ordine da parte del Dirigente Ospedaliero di Udine di rimuovere i crocifissi dalle pareti. L’azienda sanitaria tuttavia spiega: “I crocifissi, come del resto quadri, manifesti e quant’altro appeso alle pareti della struttura, sono stati temporaneamente rimossi per dei lavori di tinteggiatura”.
A cura di Davide Falcioni
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"Il Dirigente dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine ordina ai dipendenti di togliere i crocifissi da tutti i muri delle stanze della Struttura organizzativa complessiva formazione, e dai luoghi comuni della palazzina "Ex Infermieri": un atto inaccettabile che va, ancora una volta e senza motivo, a ledere uno dei simboli della nostra tradizione, della nostra cultura e del nostro passato". Comincia così un comunicato stampa firmato da Roberto Novelli, consigliere regionale in Friuli Venezia Giulia in quota Forza Italia, che ha annunciato addirittura un'interrogazione alla giunta regionale su un tema che – negli ultimi mesi – ha fatto molto discutere.

L'"azzurro" aveva aggiunto: "Da alcune fonti interne all’Aou è emerso che ai dipendenti della Struttura organizzativa complessiva è stato ordinato di togliere i crocifissi da tutti i muri degli uffici, nonché dai luoghi comuni della palazzina "Ex Infermieri". Ordine che parrebbe sia stato impartito dall’attuale dirigente, ex responsabile della Soc Formazione dell’Aas Medio Friuli. Pur essendo cristiano-cattolici, alcuni dipendenti non hanno manifestato la propria contrarietà a tale atto unilaterale, per non evitare contrasti con la propria dirigente, o eventuali ritorsioni. Siamo di fronte all’ennesimo e completamente immotivato attacco alle nostre tradizioni cristiane".

Insomma, un nuovo polverone su un presunto attacco alla "civiltà" cristiana. Peccato che non ci sia nulla di vero. Sarebbe bastato che il consigliere Novelli alzasse la cornetta del telefono per scoprire che non era in corso nessuna violazione delle tradizioni cattoliche, bensì un normalissimo lavoro di ritinteggiatura dei muri. Come ha spiegato a Fanpage il dottor Luigi Saccavini, addetto stampa dell'Ospedale di Udine, "i crocifissi, come del resto quadri, manifesti e quant’altro appeso alle pareti della struttura, sono stati temporaneamente rimossi per dei lavori di tinteggiatura e sistemazione di alcune infiltrazioni". Lavori che, come è evidente, non potevano essere svolti senza liberare tutte le pareti.

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