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Italiani Nizza: la figlia l’ha vista salire sull’ambulanza, ma Carla Gaveglio non si trova

Disperato Pietro Massardi, che ancora non ha avuto notizie della moglie 48enne Carla Gaveglio, rimasta ferita dopo la strage di Nizza: “Mia figlia ha detto di aver visto Carla in stato semi-vigile. Non parlava e aveva problemi alle gambe e al bacino”.
A cura di Susanna Picone
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A ormai quattro giorni dalla strage di Nizza sono ancora diversi gli italiani che risultano dispersi. Tra questi c’è anche Carla Gaveglio, una donna di 48 anni residente a Piasco, nel Cuneese, che si trovava nella città francese la sera del massacro e che è stata vista dalla figlia quattordicenne salire su un’ambulanza. Ma nonostante questo, la sua famiglia non l’ha ancora trovata. Suo marito, Pietro Massardi, è disperato: “Mia figlia – ha spiegato – ha detto di avere visto Carla in stato semi-vigile. Non parlava e aveva problemi alle gambe e al bacino. Non abbiamo idea di dove sia stata portata. Non aveva documenti e il cellulare perché nell’attentato aveva perso la borsetta. Abbiamo dato le sue fotografie all’unità di crisi, ma finora non c’è stato alcun risultato”. Nel drammatico attacco sulla Promenade des Anglais è rimasta ferita anche la figlia adolescente della donna: la giovane è ricoverata in condizioni non gravi all’ospedale Pasteur e lì ha riabbracciato il padre.

La rabbia del sindaco – A denunciare l’assenza di notizie riguardo la sorte di Carla Gaveglio è anche il sindaco di Piasco, Roberto Ponte: “È un fatto gravissimo che non ci sia un'autorità, un ministro, che si prenda la responsabilità di dire ‘identifichiamo vittime e feriti in poche ore', quando ci sono così tante fotografie in circolazione e soprattutto così tanti parenti accorsi nella città francese”. Il sindaco ha spiegato che ci sarebbe anche un particolare che dovrebbe agevolare il riconoscimento della donna: “Aveva la fede al dito con il nome del marito e la data del matrimonio”, ha detto aggiungendo che “la sofferenza dei parenti in questo momento è messa in secondo piano”. Sul padre di Carla Gaveglio è stato eseguito un test del dna allo scopo di confrontarlo con quello dei feriti e dei cadaveri non ancora identificati.

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