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Iraq: l’Isis rapisce 100 bambini di un orfanotrofio

I bambini erano ospiti di un orfanotrofio di Mosul ed erano per metà sciiti e per metà yazidi.
A cura di Davide Falcioni
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I miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante hanno preso in ostaggio un centinaio di bambini in un orfanotrofio di Mosul: a renderlo noto è stata una fonte curda, il canale di informazione Rudaw, che ha spiegato come 45 siano della minoranza degli yazidi mentre una cinquantina sono sciiti. Nel frattempo l'avanzata dell'Isis continua in tutto il paese e altre 700 persone sarebbero state sequestrate dopo la conquista di Falluja. A rivelarlo è il consiglio provinciale di al-Anbar nell'area occidentale dell'Iraq spiegando che tra i rapiti ci sono impiegati civili e membri delle forze di sicurezza. "L’Isis ha preso di mira tutti gli impiegati civili dei dipartimenti di governo a Falluja", ha riferito l’esponente dell’Amministrazione di Falluja Hamid al-Alwani al sito di “Shafaq News”.

Stamattina era stata diffusa la notizia secondo cui un raid aereo statunitense avrebbe provocato la morte di Abu Bakr al Baghdadi, il leader dello Stato Islamico che secondo alcuni si sarebbe nascosto all'interno di un'abitazione rasa al suolo dalle bombe. La notizia non ha trovato conferme ufficiali, e anche il Pentagono ha preferito non commentare la notizia, non confermandola né smentendola. Nel frattempo ieri ha trovato sostanza la coalizione voluta dalla Casa Bianca. E' stato lo stesso Obama a dettare agli alleati le priorità: i raid aerei proseguiranno per dare sostegno alle forze irachene che combattono sul terreno, mentre una parte delle operazioni servirà a delegittimare la struttura ideologica dell'Isis. Verrà quindi creata una task force internazionale con lo scopo di contrastare il flusso di combattenti dai paesi occidentali, reclutati spesso dopo intense campagne online: "Non invieremo truppe – ha ribadito il presidente Usa, aggiungendo che il coinvolgimento sul campo "non è necessario per raggiungere i nostri obiettivi. Bisogna invece trovare alleati affidabili e moderati sul terreno – aggiunge – che dovremo sostenere con i nostri partner. Questa la strategia che stiamo seguendo".

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