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Perché New York ha cominciato a bloccare Airbnb

Gli affitti brevi in aumento rischiano di snaturare i centri abitati. La paura è che la città, e in particolare determinati quartieri, si trasformino in dormitori per turisti.
A cura di Elisabetta Rosso
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Sarà sempre più difficile prenotare su Airbnb una stanza per due notti a NewYork. Da oggi, 5 settembre, cambiano le regole. Gli host di Airbnb non potranno affittare intere unità, e dovranno accettare prenotazioni per un massimo di due persone. Non solo, chi vorrà affittare una stanza o l'intera casa dovrà prima ottenere un'autorizzazione dall'amministrazione della città. Solo dopo l'iter burocratico sarà possibile pubblicare l'annuncio, e chi vorrà mettere in affitto per meno di 30 giorni l'appartamento dovrà rimanere in loco durante il soggiorno degli ospiti. Insomma è una stretta normativa sugli affitti brevi e questo potrebbe essere un problema per Airbnb che ha sempre puntato e guadagnato su un servizio agile e veloce.

La legge infatti innesca un effetto domino. Da un lato sarà più difficile per i turisti trovare soluzioni economiche per soggiorni brevi, spesso infatti Airbnb è stata scelta come un'alternativa vantaggiosa agli hotel, dall'altro la piattaforma di home sharing perderà i suoi introiti più redditizi. Gli host infatti punteranno sugli affitti a lungo termine per aggirare le nuove regole imposte da New York, rinunciando così alle prenotazioni di qualche notte. Chi non rispetta le regole rischia multe fino a 5.000 dollari.

Perché New York vuole bloccare gli affitti brevi

Non è chiaro quante siano le stanze o le case messe a disposizione su Airbnb, secondo il sito Inside Airbnb gli annunci sono 40.000, uno studio condotto da Michael Salinger dell'Università di Boston stima che il numero sia più vicino a 36.000. La stretta inciderà soprattutto per gli affitti a breve termine, la città di New York è infatti preoccupata che il sistema Airbnb influenzi negativamente il mercato immobiliare.

Come aveva spiegato il sindaco di New York Eric Adams in una conferenza stampa nel luglio 2022: "​​La nostra amministrazione è determinata a preservare alloggi a prezzi accessibili e la repressione degli affittuari illegali a breve termine è un modo per realizzare questo aspetto". Gli affitti brevi in aumento infatti rischiano di snaturare i centri abitati, la paura è che la città, e in particolare determinati quartieri, si trasformino in dormitori per turisti, allontanando così possibili acquirenti.

La reazione degli host

Melissa (nome inventato per proteggere la privacy), è un'host di Airbnb a New York, e ha spiegato a Business Insider che la stretta potrebbe essere un problema per chi, come lei, guadagna unicamente dagli affitti a breve termine. Lei affitta il secondo piano di casa sua a Ridgewood, nel Queens, a 175 dollari a notte, e riesce a guadagnare tra i 3.000 e i 5.000 dollari al mese grazie ad Airbnb. “Da quando ho perso il lavoro faccio affidamento su quel reddito come genitore single con due bambini piccoli”, ha detto. "Sto andando un po' in tilt."

Le nuove regole potrebbero essere un problema per Melissa. "Sono confuse e restrittive. Capisco quello che stanno cercando di fare, cercando di sbarazzarsi di host disonesti che incidono negativamente sul mercato immobiliare, ma non vale per tutti". Ora Melissa proverà a puntare sugli affitti a lungo o medio termine, che, però, come sappiamo, sono meno redditizi.

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