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Perché l’Antitrust ha multato per 11 milioni di euro Mediaworld, Unieuro e Leroy Merlin

Una multa da 10,9 milioni di euro per pratiche scorrette. È quella comminata dall’AGCM a Monclick (di Unieuro), Leroy Merlin Italia e Mediamarket (Mediaworld).
A cura di Marco Paretti
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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato per 10,9 milioni di euro Monclick (di Unieuro), Leroy Merlin Italia e Mediamarket (Mediaworld) a causa di pratiche scorrette tenute (anche) nel corso della pandemia di Covid-19. Nello specifico, l'Antitrust ha multato Unieuro per 4 milioni, Mediamarket per 3,6 milioni, Leroy Merlin per 3 milioni e Monclick per 300.000 euro. La decisione è arrivata al termine delle istruttorie su queste realtà avviate lo scorso febbraio in seguito a diverse segnalazioni da parte di consumatori e delle loro associazioni.

A far nascere le segnalazioni sarebbero stati alcuni problemi relativi a vendite online e, in particolare, a ritardi nelle consegno o mancate consegne per alcuni prodotti acquistati online attraverso i portali di queste aziende. Secondo l'AGCM le scorrettezze sarebbero diverse, tra cui la presenza nei negozi online di informazioni errate e ingannevoli sulla disponibilità di determinati prodotti, sulle tempistiche di spedizione e sul prezzo. Ma anche l'addebito di una somma prima che l'utente abbia effettivamente completato l'acquisto. Secondo l'Antitrust, inoltre, i negozi avrebbero anche annullato diversi ordini a un grande numero di utenti. Le pratiche scorrette avrebbero però coinvolto anche le spedizioni avviate, con consegne mancate o ritardate e impossibilità di rintracciare i vari pacchi spediti dalle aziende.

"Le istruttorie hanno consentito di accertare che le quattro società, nell’ambito dell’attività di e-commerce di prodotti di elettronica di consumo, elettrodomestici, ferramenta, bricolage, giardinaggio e altri prodotti per la casa svolta tramite i propri siti web aziendali, hanno posto in essere, soprattutto nel periodo di emergenza sanitaria per il Covid 19, alcune condotte scorrette, differenziate per ciascuna impresa" spiega AGCM in una nota. Comportamenti che, spiega sempre l'autorità, risultano in grado di ingannare gli utenti e di portarli a non far rispettare i loro diritti contrattuali, tra cui rimborsi e supporto che infatti per molti utenti non sono arrivati.

"Questi diritti assumono particolare rilevanza a causa dello stato di emergenza dovuto alla propagazione del Covid-19" continua la nota. "Periodo in cui sono state adottate misure di contenimento che hanno comportato significative restrizioni alla libertà di spostamento delle persone e alle attività commerciali al dettaglio spingendo moltissimi consumatori a rivolgersi al canale online". Ora, oltre alla multa, le aziende hanno 60 giorni per comunicare ad AGCM le modifiche adottate alle pratiche per evitare nuovamente di portare avanti comportamenti scorretti.

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