Papa Leone firma una carta Pokémon: quanto può valere Popplio

Papa Leone XIV è diventato un’icona anche tra i fan dei Pokémon. Il motivo? La sua firma su una carta collezionabile di Popplio, creatura di settima generazione. Non è una scelta casuale, dato che il nome del Pokémon in questione rimanda alla pronuncia inglese di Papa Leone – Pope Leo. Tutto è partito dall’utente ItsMeKingTheo, che su X ha pubblicato le foto della carta autografata e di un ragazzo presente all’udienza vaticana con la didascalia scritta in caps-lock: “Il mio amico si è fatto firmare la sua carta Pokémon Popplio da Papa Leone”. Le foto, diffuse poi da altri profili, sono diventate immediatamente virali.
Le polemiche sulla carta firmata dal Papa
Nelle scorse ore l’utente in questione è stato criticato sul social di Elon Musk per aver diffuso foto non sue. “Questo tizio ha rubato le foto del Popplio del mio amico. Non so chi sia l’uomo nella seconda foto, ma non è il mio amico, che è quello che ha fatto firmare il Popplio”, ha scritto su X Farcai, una streamer con sede in Danimarca. “Il proprietario del Popplio è un capolega nella mia città ed è un mio caro amico”. ItsMeKingTheo ha quindi cancellato il post con le foto incriminate e si è scusato. Per quanto l’identità del fortunato possessore di Popplio resti ignota, la notizia continua a diffondersi e a ottenere il consenso dei fan dei mostriciattoli tascabili.
Il valore della carta firmata dal Papa
Quello delle carte collezionabili è ormai un settore in crescita, e non solo sul fronte ludico. Il giro d’affari che raggiungono singole carte è veramente immenso, con gente disposta a spendere cifre folli per accaparrarsi il pezzo più raro per la propria collezione. Quanto accaduto con l’ultima espansione Magic The Gathering x Final Fantasy è solo l’esempio più recente, ma anche Pokémon TGC è un mondo ricco di storie su carte uniche, cifre astronomiche e truffe da centinaia di migliaia di dollari (qui il riferimento è alla carte Pokémon Beta). Nel caso di Popplio firmato dal Papa, parliamo di un pezzo unico, che potrebbe valere una fortuna. A livello ipotetico però: non c'è alcuna conferma ufficiale sulla firma né prove video e fotografiche autenticate. Il vero proprietario, a quanto pare, preferisce custodire la carta in privato.
Esistono tuttavia casi precedenti di carte Pokémon autografate che permettono di avere un'idea di che giro d'affari potrebbe generare un esemplare firmato dal Papa. Vale la pena citare il caso della rarissima Ishihara GX Promo, autografata dal presidente di The Pokémon Company, venduta all’asta per oltre 247.000 dollari. Anche una Charizard firmata da Sarah Natochenny, voce americana di Ash, è stata valutata intorno ai 20.000 dollari. Ancora più ambite sono le firme di Ken Sugimori e Mitsuhiro Arita, illustratori storici del franchise: una carta con l’autografo di Arita può superare i 50.000 dollari su Ebay, specialmente se si tratta di edizioni iconiche come il Charizard base set. In questo contesto, una carta Popplio firmata da Papa Leone XIV, figura del tutto esterna al brand ma dotata di enorme rilevanza simbolica, potrebbe assumere un valore ancora maggiore. Il mix tra unicità, viralità e firma "fuori contesto" rende difficile una stima precisa, ma è plausibile immaginare che, qualora fosse autenticata, potrebbe diventare uno degli oggetti Pokémon più ricercati e discussi di sempre.
La storia di Popplio
Popplio è una creatura di tipo Acqua. Compare per la prima volta tra gli starter di Pokémon Sole e Luna, il capitolo uscito per Nintendo 3DS nel 2016 ambientato ad Alola, una regione che rimanda alle Hawaii. Non a caso, il suo design è ispirato ai leoni marini e alle foche monache che vivono sulle coste hawaiane. Ispirazione evidente anche nel nome, dato che Popplio unisce pop (il suono di una bolla), pōpō (hawaiano per palla) e pup (cucciolo). Ha due stadi evolutivi: Brionne e Primarina. All'inizio, alcuni utenti avevano criticato il suo aspetto giocoso, quasi clownesco, ma il suo percorso evolutivo e l'eleganza di Primarina ne hanno fatto riscattare la reputazione, dando vita alla “Popplio Defense Squad”.