“Papa Francesco ha lasciato un messaggio in codice”: come funziona la truffa del Vaticano

Sto scorrendo la bacheca di Facebook e mi fermo su un post. Nel titolo c'è scritto: "Il Papa ha lasciato un messaggio in codice", sotto c'è un link. Scendo ancora, compare un contenuto simile: "Il Papa ha detto solo una parola", leggo. Poco dopo un altro post, sempre con l'immagine di Papa Francesco e un titolo clickbait sui guadagni segreti del Vaticano. Apro il link e compare un articolo di El Pais. La grafica è simile, ma qualcosa non torna. Alcuni dettagli non coincidono con l'impaginazione del giornale spagnolo.
Comincio a leggere. Nel testo viene sponsorizzata Evolution Zenith, un’iniziativa finanziaria che "ha fatto diventare milionario il Vaticano", in fondo c'è un form da compilare per "guadagni facili e veloci", chi clicca cade nella trappola.
Lo schema è noto, e Fanpage.it lo racconta ormai da mesi. Per truffe simili sono stati usati anche i volti di Fabio Fazio, Ilary Blasi, Chiara Ferragni e Elisabetta Canalis. Sono campagne lampo che durano pochi giorni e sfruttano le celebrità associandole a elementi che possono attrarre gli utenti, come i "guadagni facili e veloci".
Come funziona la truffa del Vaticano
Il copione si ripete sempre, cambiano i volti e le promesse. Il finale è lo stesso ogni volta: le vittime perdono tutto. Le truffe spesso iniziano sui social, come in questo caso. Profili fake condividono post con titoli sensazionalistici, per spingere gli utenti ad aprire il link. Per rendere la truffa più credibile riproducono i siti web delle testate nazionali. Nel caso della truffa del Vaticano hanno riprodotto l'impaginazione del Corriere della Sera e di El Pais.
Negli articoli falsi pubblicati sui social c'è scritto: "Durante un’indagine avviata dopo la morte del Papa, è emerso che per decenni il Vaticano ha segretamente collaborato con strutture statali nell’ambito del progetto Evolution Zenith, che è diventato una fonte di ingenti entrate per la Santa Sede". Evolution Zenith è descritta come un’iniziativa finanziaria che permette a ogni cittadino di guadagnare un reddito passivo.
"Il Vaticano ha investito circa 300.000 euro nel progetto Evolution Zenith e ha ottenuto un profitto netto di oltre 70 milioni di euro", si legge nell'articolo fake.

Il contributo minimo per partecipare al progetto è di 250 euro, e il reddito può arrivare fino a 10.000 euro al mese, dicono. "Maggiore è l'investimento, maggiore sarà il profitto: Il tempo è limitato, quindi non perdere tempo! Invia la tua richiesta subito e inizia a guadagnare un profitto garantito nel più breve tempo possibile".
Poco sotto compare un modulo da compilare, bisogna inserire nome, cognome, email e numero di telefono. Le vittime che condividono i dati vengono contattate da sedicenti broker con i quali fin da subito si instaura un legame stretto, quasi intimo. I consulenti consigliano all'inizio piccoli investimenti per dimostrare ai clienti quanto è facile guadagnare, poi rilanciano, e quando viene "investita" una cifra importante spariscono.
Come difendersi dalla truffa dei falsi investimenti
Le truffe stanno diventando sempre più sofisticate, e nonostante gli avvertimenti c'è ancora chi rischia di cadere nella trappola ammalliato dalle possibilità di guadagno facile. La regola d'oro è di non condividere mai informazioni e dati sensibili online. Non solo, quando sembra troppo bello per essere vero, spesso non lo è.
Come ha spiegato Sabrina Cannizzaro, avvocato del foro di Milano a Fanpage.it: “Il consiglio è quello di controllare i requisiti previsti prima di investire, in questo caso per esempio in Italia c’è la Consob, ha dei registri pubblici che permettono anche a una persona senza qualifiche nel mondo dell'economia di poter controllare se effettivamente la società è autorizzata”. Se si è vittime di una truffa bisogna invece denunciare il prima possibile, fornire subito i dettagli come ricevute di pagamento, i vari bonifici o i numeri di telefono, è fondamentale.