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Nuovo caso di “truffa del capo”, come funziona la truffa che ruba soldi mentre sei al lavoro

Il procedimento è sempre lo stesso. Il truffatore si finge il dirigente di un’azienda e scrive a un manager che gestisce i conti di trasferire con urgenza dei soldi verso un conto corrente estero. Una volta concluso il bonifico, il conto viene svuotato. Prima di procedere con questo schema i truffatori studiano con attenzione tutto l’organigramma aziendale.
A cura di Valerio Berra
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L’ultima segnalazione arriva dal Veneto, come conferma la Polizia di Stato di Verona. Non ci sono riferimenti diretti, non compaiono nomi di aziende o di persone coinvolte. La dinamica però è chiarissima. Il dipendente di un’azienda che si trova su questo territorio è stato contattato via mail da una persona che si presentava come il suo Ceo. Il dipendente faceva parte dell’Ufficio Contabile ed è stato convinto dal sedicente Ceo a muovere una serie di bonifici verso un conto corrente estero. Importo versato: oltre un milione di euro.

L’impianto della truffa è facile da capire. Il Ceo che ha scritto allo staff non era davvero il Ceo ma un truffatore, o più di uno, che ha usato uno schema noto come “truffa del capo”, “truffa dell’amministratore delegato” o ancora “Ceo Fraud”. Si sceglie un bersaglio, magari qualcuno che all’interno di un’azienda si occupa di contabilità e si chiedono trasferimenti di denaro verso conti che poi vengono svuotati appena fatto il bonifico.

Per rendere credibile il tutto bisogna fingere di essere un dirigente dell’azienda. Spesso in queste truffe si parla di Ceo ma si possono inquadrare anche ruoli intermedi. Tutto cambia in base al tipo di bersaglio che si vuole colpire. Giusto a marzo era stata data notizia di una truffa simile che aveva riguardato un manager di Fremantle.

Come funziona la truffa del Seo

Questa non è una truffa a strascico. La Ceo Fraud non si basa su una campagna massiccia di phishing, come può succedere per i finti investimenti in azioni promossi da personaggi famosi. Qui il bersaglio è mirato. Di solito si parte dall’organigramma aziendale, lo schema con tutte le persone che lavorano in un’azienda che possiamo trovare direttamente sui loro siti ufficiali.

Da qui si sceglie il bersaglio. Di solito vengono contattati manager di medio livello che però lavorano in divisioni dove possono accedere direttamente a un budget. Il bonifico richiesto arriva sempre dall’alto, a volte dal Ceo a volte da un altro dirigente. Deve essere fatto con un urgenza e di solito verso conti esteri.

La truffa del capo funziona meglio nelle grandi aziende. Più è alto il numero di persone che nella piramide aziendale si trovano tra il Suo il bersaglio, meglio è. Nelle aziende più piccole c’è il rischio che il manager decida di fare subito un controllo diretto.

Come difendersi dalla truffa del capo

Il primo segnale di allarme di questa truffa è che l’operazione non è ordinaria. Non si tratta di un processo di routine ma di una richiesta che segue schemi mai visti nell’azienda. Se quindi vi capita di ricevere una mail o comunque un messaggio con queste caratteristiche il consiglio è quello di fare un controllo diretto. La cosa migliore è passare da un canale diverso rispetto a quello da cui siete stati contattati.

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