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Intelligenza artificiale (IA)

Nudi fatti con l’IA, ora i magistrati hanno chiesto di oscurare tutta la piattaforma

La procura di Roma ha avviato le indagini sulla piattaforma dedicata alla pornografia fatta con l’intelligenza artificiale. Questo forum è stato oggetto di diverse denunce nelle ultime settimane, in buona parte avviate dopo la segnalazione della giornalista Francesca Barra. Il sito è registrato in Islanda.
A cura di Valerio Berra
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La richiesta è quella di oscurare tutto il sito. Come riporta l’agenzia stampa Ansa i pubblici ministeri di Roma hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari di chiudere il sito che contiene i nudi creati con l’intelligenza artificiale denunciato da Francesca Barra nelle scorse settimane. La conduttrice ha puntato i riflettori su una piattaforma dove venivano condivise centinaia di immagini di donne italiane spogliate con un click.

Non erano foto reali, almeno nella maggior parte dei casi. Erano foto create con l’intelligenza artificiale. Tecnicamente si chiamano deepnude. Gli algoritmi prendono un’immagine la analizzano e poi ne creano una versione pornografica, ricostruendo il corpo nudo di una donna grazie alle migliaia di immagini su cui l’algoritmo ha sviluppato il suo allenamento. Su Fanpage.it trovate un'analisi delle dinamiche, e dei problemi, del sito.

Le indagini sulla piattaforma di nudi

Questo caso quindi è diverso da Phica, che è ancora diverso dal gruppo Facebook Mia Moglie. Le immagini reali sono solo una piccola porzione. Gli utenti condividono scatti creati con l’intelligenza artificiale che poi commentano, spesso complimentandosi con il grado di accuratezza raggiunto. Non parliamo solo di condivisone. Una sezione del sito era dedicata proprio alla creazione di materiale.

L’indagine partita dalla procura di Roma si basa sul reato 612 quater del codice penale. È un reato discretamente nuovo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 settembre. È il reato di illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale. È punito con una reclusione da uno a cinque anni. Di base non è un reato procedibile di ufficio: serve sempre la querela della persona offesa ma ci sono delle eccezioni fra cui se è “commesso nei confronti di una pubblica autorità a causa delle funzioni esercitate”.

Dove è registrata la piattaforma

In ogni caso procedere nei confronti della piattaforma potrebbe non essere così semplice. Come abbiamo ricostruito nella nostra analisi sul dominio, il sito è registrato in Islanda, precisamente allo stesso civico dove si trova il Museo Fallologico Islandese. Un’indirizzo che, come ha ricostruito il New York Times, viene usato come appoggio da Withheld for Privacy, società che offre servizi di anonimato sul web.

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