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Nel Regno Unito il nuovo ministro ombra dell’Interno vuole sostituire i migranti sottopagati con i robot

L’applicazione di nuove tecnologie al mondo del lavoro ha aperto moltissimi dubbi. Nella maggior parte degli scenari l’intelligenza artificiale peggiorerà la disuguaglianza complessiva, è fondamentale che i Paesi istituiscano reti di sicurezza sociale che offrano programmi di riqualificazione per i lavoratori vulnerabili.
A cura di Elisabetta Rosso
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L'idea di sostituire gli uomini con le macchine è qualcosa di antico, è anche qualcosa che è già successo, come dimostra ogni rivoluzione tecnologica. Pensiamo ai telai, al movimento luddista, ai bracci meccanici nelle fabbriche. Eppure le ultime dichiarazioni di Chris Philp, parlamentare conservatore e ministro ombra dell'Interno, rimangono inquietati. Durante un'intervista a BBC Breakfast ha proposto di sostituire i migranti sottopagati con macchine automatizzate.

Gli altri Paesi “utilizzano molto l'automazione” per attività come la raccolta di frutta e verdura “invece di importare semplicemente molta manodopera migrante a basso salario”. Servono, secondo Philip, maggiori investimenti sulle nuove tecnologie "per ridurre i dati sulla migrazione netta nel Regno Unito".

L'applicazione di nuove tecnologie al mondo del lavoro ha aperto moltissimi dubbi. Se l'intelligenza artificiale infatti potrebbe da un lato essere un vantaggio, migliorare la produttività dei dipendenti, sollevandoli dalle mansioni più ripetitive e meccaniche, dall'altro rischia di sostituire ruoli, ridurre la domanda di manodopera e incidere sui salari.

La teoria di Chris Philp

Philip ha spiegato alla BBC: "In molti Paesi, come l'Australia o la nuova Nuova Zelanda stanno già implementando attrezzature robotizzate e automatizzate per la raccolta di frutta e verdura, in Corea del Sud usano nove volte il numero di robot nei processi di produzione rispetto a noi, in America usano una costruzione molto più modulare che è molto più veloce e molto più efficiente. Ci sono molte cose che l'industria britannica può fare per crescere senza dover importare un gran numero di migranti a basso reddito".

Ha poi aggiunto: "Dobbiamo fare il lavoro in modo appropriato per capire esattamente di quante persone altamente qualificate e ben pagate abbiamo bisogno, quante persone vengono qui per seguire corsi di laurea veri e propri, non usando i corsi di laurea come una sorta di sistema di migrazione parallelo, cosa che è successa in una certa misura finora."

Quali sono i rischi dell'intelligenza artificiale usata per la manodopera

Secondo Kristalina Georgieva, direttrice generale Fondo monetario internazionale (Fmi) "nella maggior parte degli scenari l’intelligenza artificiale peggiorerà la disuguaglianza complessiva”. Georgieva ha poi aggiunto che i politici dovrebbero affrontare questa “tendenza preoccupante” per “impedire che la tecnologia alimenti ulteriormente le tensioni sociali”.

L'implementazione dell'IA premia infatti i lavoratori ad alto reddito andando ad allargare la forbice della disuguaglianza. “È fondamentale che i Paesi istituiscano reti di sicurezza sociale che offrano programmi di riqualificazione per i lavoratori vulnerabili”, ha spiegato Georgieva. “In questo modo possiamo rendere la transizione verso l’IA più inclusiva, proteggendo i mezzi di sussistenza e frenando la disuguaglianza”.

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