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Intelligenza artificiale (IA)

L’intelligenza artificiale sta imparando a leggere le analisi meglio dei medici?

Una ricerca ha mostrato la capacità dell’IA di riconoscere le malattie cardiovascolari e leggere gli elettrocardiogrammi. L’ultima parola però deve essere dei medici.
A cura di Elisabetta Rosso
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Oltre le immagini fake, e i saggi scritti da ChatGPT l’intelligenza artificiale avrà un impatto molto più ampio e il settore che in silenzio sta sfruttando al meglio la nuova tecnologia è la sanità. Uno studio pubblicato dalla rivista Nature ha mostrato come l'IA sia uno strumento efficace per valutare gli elettrocardiogrammi e segnalare malattie cardiache. Non è il solo, anche un team di ricerca internazionale guidato da scienziati italiani ha sviluppato un nuovo algoritmo per classificare le caratteristiche dei tumori e, di conseguenza, identificare il trattamento migliore possibile. In Ungheria c’è uno dei più importanti banchi di prova per la sperimentazione di nuove tecnologie di screening per il cancro al seno, e i sistemi di intelligenza artificiale (IA), già testati nel 2021, ora collaborano con i medici per rilevare il cancro.

L'IA per le diagnosi cardiache

Lo studio si basa su un lavoro di ricerca condotto dal Cedars – Sinai Medical Center di Los Angeles che ha sottoposto all’IA 3.495 ecografie di muscoli e valvole del cuore. I cardiologi hanno messo a confronto le analisi prima svolte dai tecnici e poi dall’intelligenza artificiale. Nel primo caso hanno dovuto correggere i 27,2% delle valutazioni, nel secondo solo il 16,8%. Come spiegano gli autori, “i cardiologi lo esaminerebbero comunque e si assicurerebbero che sia fatto bene. Detto questo, nel nostro processo i medici non sono stati in grado di distinguere tra il lavoro svolto dai tecnici e quello svolto dall'IA e hanno visto che la valutazione preliminare dell’intelligenza artificiale era fatta meglio e richiedeva meno modifiche”.

I ricercatori, guidati dal cardiologo David Ouyang, hanno anche spiegato che la tecnologia, nonostante le sue capacità non andrà a sostituire i professionisti. "Ci auguriamo che possa aiutare gli specialisti a risparmiare tempo e ridurre al minimo le parti più noiose del lavoro di imaging cardiaco". E soprattutto, il cardiologo continuerà ad avere l'ultima parola.

Le prospettive in ambito medico

Alla Cedars-Sinai hanno anche svolto un altro studio, guidato dal cardiologo Sumeet Chugh per capire come l’IA possa essere utile a prevedere i casi di fibrillazione ventricolare, un tipo di aritmia che può causare morte improvvisa. L’intelligenza artificiale grazie alla mole di dati che riesce ad analizzare, come spiega lo studio, può prevedere con maggior precisione chi dovrebbe sottoporsi a un intervento preventivo. Non solo, i ricercatori hanno anche spiegato che l’IA è anche utile per migliorare la qualità delle immagini ottenute con uno scanner.

Amparo Martínez, presidente dell'Associazione Cardiac Imaging della Società Spagnola di Cardiologia (SEC) e cardiologo dell'Hospital Clínico Universitario de Santiago, ha spiegato a El Pais che nelle workstation di ultima generazione: "Ci sono già programmi semiautomatici che vengono utilizzati per analizzare diverse misurazioni di un eco cardiogramma. È una cosa che fa risparmiare tempo ma è comunque necessaria la valutazione di un esperto".

Anche Regina Barzilai, l’ingegnera che ha sviluppato un algoritmo per migliorare la diagnosi del cancro, ritiene che le nuove tecnologie siano necessarie per migliorare le diagnosi mediche e rendere più accessibili le cure al pubblico. “C'è un'enfasi eccessiva sui rischi di questa tecnologia, ma se si guarda ai sistemi sanitari di tutto il mondo, spesso non la includono, solo in alcuni ospedali dove si fa ricerca. È come parlare dei pericoli di una casa su Marte quando nessuno costruisce case su Marte", aveva spiegato a El Pais. "Il rischio dell'intelligenza artificiale sta nel ritardare la sua applicazione alla medicina, perché ci sono molte persone che soffrono per cure insufficienti, errori medici o costi sanitari elevati".

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