video suggerito
video suggerito

La coppia al concerto dei Coldplay spiega bene di chi sono le nostre immagini quando andiamo a un evento

Quando acquistiamo il biglietto per un evento spesso non leggiamo tutte le clausole che sono contenute nelle informative per la privacy. Il caso del video di Andy Byron e e Kristin Cabot ci spiega qualcosa in più sulla cessione dei nostri diritti di immagine.
A cura di Valerio Berra
0 CONDIVISIONI
Immagine

Il video di di Andy Byron e e Kristin Cabot è un vecchio classico. Boston, concerto dei Coldplay. La kiss cam inizia a inquadrare il pubblico. È un gioco abbastanza tipico nei grandi eventi, soprattutto negli Stati Uniti. Una telecamera inquadra le coppie tra il pubblico e i due si devono dare un bacio. Sui social è pieno di clip. C’è chi si bacia bacia troppo. Chi si nega. Chi scappa.

La reazione di Andy Byron e Kristin Cabot è diventata virale. Erano abbracciati ma quando la loro immagine è stata proiettata sul maxischermo si sono lanciati mettendo tra loro metri di distanza. Una reazione che ha fatto pensare che l’incontro clandestino.

Ora. Siamo sicuri che i dettagli sulle vite private verrano raccolti con perizia e pubblicati su tutte le piattaforme. Almeno per i prossimi due giorni. Loro con buona probabilità ci metteranno un po’ di più a usare da questa storia. Intanto però restano due domande. Era legittimo riprenderli? Di chi sono le immagini di Andy Byron e Kristin Cabot?

Come funziona il diritto di immagine nei concerti

Le risposte, lo anticipiamo sono: “Sì, era legittimo” e “Le loro immagini appartengono all’organizzatore dell’evento”. Almeno se il concerto fosse organizzato in Italia. Le regole sulla privacy cambiano di Stato in Stato e di solito le norme in Europa sono più strette che nel resto del mondo.

Quando prendiamo il biglietto per un evento c’è un lungo elenco di clausole, norme e specifiche che di solito diamo per scontato. Sono i link che non apriamo. Sono i flag che regaliamo senza controllare. Qui, molto spesso, si annidano anche le norme che definiscono la gestione dei nostri diritti di immagine.

Spesso la formula è una variante del “Possiamo riprodurre o pubblicare la tua immagine”. È una formula che serve per garantire agli organizzatori dell’evento di usare l’immagine per materiali promozionali o video da distribuire davanti e dopo l’evento. Vediamo un esempio.

Abbiamo provato ad acquistare i biglietti per il Miami del 2026. È un festival di musica organizzato da Circolo Magnolia di Milano, discretamente noto. L’acquisto del biglietto avviene con la piattaforma DICE. Prima di cliccare sul pagamento la piattaforma permette di controllare l’informativa sulla privacy. Qui leggiamo tutte le condizioni:

“Potremmo ottenere fotografie, registrazioni audio o video di eventi elencati sulla piattaforma DICE. Possiamo riprodurre e/o pubblicare la tua immagine, o condividerla con il partner dell'evento per riprodurre e/o pubblicare (come parte di una fotografia generale di un evento) sulla Piattaforma DICE e in altri materiali promozionali, canali di social networking e altri materiali relativi alla Piattaforma DICE”

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views