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Il raro scatto della stella morente, la Nasa: “Potrebbe svelare i misteri dell’Universo”

L’immagine è stata catturata dal James Webb Telescope e verrà analizzata dagli astronimi per comprendere l’eccesso di polvere cosmica e la storia primordiale dell’Universo.
A cura di Elisabetta Rosso
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È difficile riuscire a catturare una stella sulla cuspide della morte, un attimo prima che esploda. “Non l'abbiamo mai vista così prima d'ora. È davvero emozionante", ha raccontato Macarena Garcia Marin, scienziata dell'Agenzia spaziale europea al Guardian. L’immagine,  James Webb Telescope lo scorso giugno e pubblicata alla conferenza South by Southwest ad Austin (Texas) questa settimana, non è solo un raro scatto ma una promessa “per le scoperte del futuro che sveleranno i misteri avvolti dalla polvere cosmica”, spiega la Nasa.

"La primavera cosmica è nell'aria! L'ultima immagine da @NASAWebb presenta una stella Wolf-Rayet che sboccia, a 15.000 anni luce di distanza. Questa fase rara è fugace come il fiore di ciliegio a cui assomiglia", la Nasa ha presentato così il raro scatto della stella morente.

La stella WR 124, detta anche di Merrill

WR 124 è una stella nella costellazione della Freccia, una delle più luminose e grandi mai scoperte (la sua massa è circa 30 volte quella del Sole). Dista quasi 11.000 anni luce dalla Terra e si trova al centro della nebulosa M1-67. Viene anche chiamata Stella di Merrill, e nell’immagine scattata dal James Webb Telescope è violacea, luminosa e si riescono a intravedere i gas espulsi dalla stella durante la sua fase morente, quelli che la Nasa chiama petali.

Infatti è stata imortalata durante lo stadio di Wolf-Rayet, attraversato solo da alcune stelle, dove si perdono gli strati esterni che le avvolgono in un anello di polvere e gas cosmici incandescenti. “Le stelle di Wolf-Rayet si liberano dei loro strati, dando luogo ai loro caratteristici aloni di gas e polvere” spiega la Nasa, “fortunatamente, Webb può studiare i suoi "petali" di polvere nel dettaglio”.

WR 124 infatti appare circondata da una nebulosa incandescente, che ha cominciato a formarsi circa 10.000 anni fa a causa dell'intenso vento stellare generato dalla stessa stella e dalle violente eruzioni sulla sua superficie. La colorazione rosata del gas, il materiale di scarto che un tempo costituiva lo strato esterno della stella, è dovuta alla luce infrarossa del telescopio.

Come risolvere il grande mistero della polvere nell'Universo

“L’immagine preserverà per sempre un breve e turbolento periodo di trasformazione", spiega la NASA. Di particolare interesse è proprio la polvere emessa dalla stella, che grazie allo scatto può essere studiata nel dettaglio dagli astronomi. La polvere rappresenta un elemento cruciale per comprendere il funzionamento dell’universo, protegge le stelle in formazione, aiuta la formazione dei pianeti e incide anche sulla vita terrestre. Non solo negli ultimi anni gli scienziati si sono scontrati con un dato problematico: c'è più polvere nell'universo di quanto le loro teorie possano spiegare, una discrepanza che hanno soprannominato la "crisi del bilancio della polvere". WR 124  e il telescopio Webb potrebbero far luce su questo mistero.

“Il Mid-Infrared Instrument (MIRI) del telescopio rivela la struttura grumosa della nebulosa di gas e polvere del materiale espulso che ora circonda la stella”, prima del James Webb Telescope gli astronomi non avevano abbastanza informazioni per studiare la polvere dell'universo, “semplicemente non avevano dati per esplorare le questioni sulla produzione di polvere in ambienti come WR 124 e se i granelli di polvere fossero abbastanza grandi e abbondanti da sopravvivere alla supernova e diventare un contributo significativo al bilancio complessivo della polvere”. Ora invece potranno acquisire i dati necessari.

Studiare la morte per capire la vita

Non solo, le stelle come WR 124 sono fondamentali per studiare la storia primordiale dell’universo. “Simili stelle morenti hanno prima seminato il giovane universo con elementi pesanti forgiati nei loro nuclei, elementi che ora sono comuni nell'era attuale, anche sulla Terra”, spiega la Nasa. È vero si parla di morte, ma in realtà lo scatto della stella può essere un ottimo indizio per capire la vita.

"Questo è uno dei concetti più belli di tutta l'astronomia", ha spiegato l'astrofisica della NASA Amber Straughn alla CNN, “questo è il concetto di polvere di stelle di Carl Sagan, il fatto che il ferro nel tuo sangue e il calcio nelle tue ossa siano stati letteralmente forgiati all'interno di una stella esplosa miliardi di anni fa. Ed è quello che vediamo in questa nuova immagine. Quella polvere si sta diffondendo nel cosmo e alla fine creerà pianeti. Ed è così che siamo arrivati ​​qui, infatti”.

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