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Il Garante per la Privacy blocca le banche dati dei call center, colpito il telemarketing selvaggio

Dopo l’estensione del Registro delle Opposizioni ai numeri mobili, ora il Garante della Privacy tenta un approccio più aggressivo. Le aziende coinvolte nell’operazione sono quattro e lavorano tra il Veneto e la Lombardia.
A cura di Valerio Berra
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Il primo Registro delle Opposizioni non aveva funzionato molto. Copriva solo i numeri di telefono dei fissi. Il secondo Registro delle Opposizioni nemmeno. Anche se si potevano aggiungere i numeri di smartphone, le chiamate continuavano ad arrivare. Ora il Garante per la Privacy cambia strategia. Per la prima volta i Finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma hanno confiscato le banche dati in cui vengono depositati le informazioni sugli utenti.

Oltre a disporre la confisca dei database, le agenzie coinvolte in questa operazione hanno ricevuto una sanzione. Nello specifico si tratta di quattro aziende, tra Veneto e Toscana. Il totale delle sanzioni arriva a 1.800.000 euro. Le società lavoravano insieme per far crescere il numero di utenti presenti nel database. Secondo il Garante prima venivano acquistate liste di contatti create in maniera illegale, senza che l’utente fornisse il consenso per il trattamento dei dati. Poi le liste venivano passate da un’azienda all’altra per aumentare il numero di utenti.

Le offerte delle compagnie energetiche

Nello specifico, queste società di telemarketing si occupavano di offerte legate alle compagnie energetiche: “Lavoravano con offerte commerciali di diverse compagnie energetiche, giungendo anche a proporre, dopo poco tempo, passaggi inversi fra queste, al fine di accrescere le proprie provvigioni. Queste attività, in sintesi, costituiscono una delle varie forme del “sottobosco”, più volte indicato dal Garante quale causa dell’odierna espansione del telemarketing illegale”. Le aziende coinvolte nell'operazione sono Mas s.r.l.s., Mas s.r.l., Sesta Impresa s.r.l. e Arnia società cooperativa.

I problema del telemarketing selvaggio

Gestire le chiamate che vengono fatte dai call center ai numeri privati è una materia complessa. Una volta che i nostri numeri di telefoni finiscono in questi circuiti, è difficile poi recuperarli. Anche quando si mettono in campo azioni aggressive come quelle annunciate oggi dal Garante. Magari è bastato un consenso di troppo su un sito poco conosciuto e il nostro numero di telefono è finito in questi registri. Non solo. A volte, anche per risparmiare sui costi, i call center che chiamano in Italia operano dall’estero e quindi diventa più difficile riuscire a raggiungerli per le sanzioni.

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