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I mercenari della Wagner hanno cominciato a usare i social per arruolare nuove reclute

Kiev ha lanciato l’allarme e chiede a YouTube di bloccare la propaganda del gruppo paramilitare Wagner. Il ministro ucraino della Cultura ha detto che è inaccettabile e pericoloso.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non esiste, ma in realtà arriva ovunque. Il gruppo Wagner, un'organizzazione paramilitare russa composta da mercenari, sta chiamando a sé nuovi giovani pronti a servire la Russia in nome della guerra. E così tra un video porno e l’altro entrano a gamba tesa per dire: “Non toccarti, unisciti a noi”, o su YouTube appaiono filmati con una voce in sottofondo che ordina di combattere per Wagner. Ma anche su TikTok, Telegram, Twitter. Insomma è in atto una campagna pubblicitaria per l’arruolamento di massa.

Il ministro della Cultura e della politica dell'informazione Oleksandr Tkachenko ora  ha chiesto a YouTube di bloccare le attività del gruppo Wagner: "La propaganda russa cambia e si evolve" e "la divulgazione delle formazioni militari russe avviene attraverso l'hosting video, in particolare per i "Wagner", ha detto Tkachenko.

Le richieste dell'Ucraina

Secondo il ministro, Wagner utilizza spazi come YouTube e TikTok per rimpolpare le fila dell’esercito e trovare nuovi sostenitori. Vogliono "ringiovanire il pubblico e reclutare nuovi mercenari per la guerra in Ucraina", ha scritto il ministro in un messaggio su Telegram. Sui social infatti sono apparsi video dove il gruppo incita i giovani a unirsi per combattere in nome della Russia, lasciando contatti, e invitando gli utenti a scrivere per avere più informazioni su come entrare a far parte del gruppo.

Nonostante i social abbiano adottato politiche editoriali rigide, Tkachenko ha spiegato che non sono sufficienti per arginare il gruppo Wagner. "YouTube ha sempre sottolineato che la sua politica editoriale prevede il blocco dei contenuti dannosi e dei canali che li distribuiscono. Pertanto, ho inviato una lettera ufficiale all'amministratore delegato di YouTube, Neil Mohan, con la richiesta di adottare misure specifiche per monitorare e interrompere le attività online di Wagner".

Ha poi aggiunto: "L'Ucraina è grata per il ruolo imparziale che YouTube svolge nel coprire l'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina fino ad oggi. Allo stesso tempo, riteniamo assolutamente inaccettabile che la più grande società di hosting video al mondo consenta a un'organizzazione criminale transnazionale, ufficialmente riconosciuta da Usa, Gran Bretagna e Ue, di fare pubblicità sul proprio sito".

Il gruppo Wagner, cos'è e dove opera

Il gruppo Wagner è stato fondato in Russia nel 2013, ufficialmente è una società militare privata, in realtà è una costola dell’intelligence russa composta per l’80% da ex carcerati e per il restante da mercenari arruolati.  Tutti lo negano ma è evidente. Il primo indizio del rapporto stretto tra il gruppo Wagner e il Cremlino è il suo finanziatore Evgeny Prigozhin, conosciuto come “il cuoco di Putin”. L’oligarca prima di diventare un magnate in campo audiovisivo e militare è stato rinchiuso in una prigione sovietica per rapina a mano armata, ha venduto hot dog per strada, e poi è diventato responsabile del catering del Cremlino. E così conosce Putin, apre un ristorante tutto suo, e si conquista il soprannome che l’ha reso celebre.

I soldati Wagner non operano solo in Ucraina, ma sono presenti anche in zone dell’Africa sub-sahariana, in Mozambico, Mali, in Siria o Libia. E infatti in questi giorni il gruppo mercenario ha fornito missili alle truppe delle forze paramilitari dell’Rsf del Sudan per combattere contro l’esercito del Paese. La CNN ha spiegato che i missili terra-aria hanno rafforzato il gruppo guidato da Mohamed Hamdan Dagalo negli scontri contro il generale Abdel Fattah al-Burhan, capo militare del Sudan e capo delle sue forze armate. Al confine con la Libia invece c’è  Khalifa Haftar, un generale sostenuto sempre da Wagner che controlla parti del territorio. Secondo le immagini satellitari statunitensi c’è un aumento insolito dell'attività delle basi Wagner.

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