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Gli influencer della Defhouse vanno dalla psicologa per sfatare il tabù della salute mentale

Un modo per far crollare gli stereotipi sulla psicologia e dare sostegno ai tanti adolescenti che riversano sui loro beniamini social le loro paure e le loro speranze.
A cura di Lorena Rao
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Non solo sketch, canti e balletti: la Defhouse, la prima content house d'Europa in cui vivono otto web star under 23, si apre alla psicologia. Da tempo i suoi inquilini – Alessia Lanza, Simone Berlini, Davide Moccia, Yusuf Panseri, Emily Pallini, Florin Vitan, Tommaso Donadoni e Marco Bonetti – ricevono sfoghi dai loro giovani follower su bullismo e disagi psicologici, fenomeni aumentati in seguito allo scoppio della pandemia e che hanno colpito in particolare modo la GenZ. Da qui l'idea di dare un supporto concreto, grazie anche al supporto di specialisti. Tra loro vi è la psicologa e mental trainer Samantha Vitali, specializzata in disturbi dell’adolescenza e membro della Lidap (Lega Italiana Per Il Disturbo Da Attacchi Di Panico).

L'iniziativa si concentrerà su temi come il bullismo, la gestione della fama in giovane età, ma anche aspetti specifici come "la sindrome dell'impostore" e gli attacchi di panico. Un modo per far crollare gli stereotipi sulla psicologia e dare sostegno ai tanti adolescenti che riversano sui loro beniamini social le loro paure e le loro speranze. A differenza di influencer come Ninja, il quale ritiene di non avere alcuna responsabilità sui suoi follower, le otto web star della Defhouse prestano il loro volto e il loro tempo per avvicinare i fan – circa 40 milioni in totale – a questioni particolarmente delicate e importanti, quali la psicologia e l'educazione civica, nella speranza di sensibilizzare ed educare i giovani adolescenti. "Dato il larghissimo seguito che hanno questi ragazzi, è molto importante che prendano coscienza della responsabilità che ne consegue, soprattutto verso i follower più giovani", ha affermato la Dottoressa Vitali. "Per loro sono tutti gli effetti dei modelli da seguire per imparare a gestire situazioni delicate ed il bullismo subito da chi li segue è un aspetto da non sottovalutare: spesso i più giovani hanno timore a parlarne con genitori o professionisti e si rivolgono a loro come se fossero dei fratelli maggiori".

La stessa Alessia Lanza ha già esternato la necessità di sdoganare luoghi comuni particolarmente dannosi per le giovani generazioni. Oltre a psicologia ed educazione civica, la Defhouse promuove anche lezioni di dizione, recitazione, canto, danza, box, fitness, padel, ma anche team building e lezioni di politica e cucina.

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