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“Fortnite crea dipendenza, è come la cocaina”, la class action di tre genitori canadesi contro Epic Games

Secondo l’azione legale, approvata da un giudice della Corte Suprema del Quebec, il figlio di uno di questi genitori avrebbe accumulato 7.700 ore di gioco in due anni.
A cura di Valerio Berra
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Non è solo una voce. Non è solo l’ennesima denuncia avanzata da un comitato di genitori. Questa volta Fortnite deve confrontarsi con una class action. Sylvain Lussier è un giudice della Corte Suprema del Quebec in Canada e ha ritenuto ammissibile un’azione legale collettiva intentata da tre genitori contro Epic Games, la casa di produzione dietro il successo di Fortnite.

Il motivo? Secondo i genitori coinvolti in questa azione legale, il videogioco sarebbe stato curato in ogni dettaglio per creare "un'elevata dipendenza”. Anzi. Secondo la rivista PC Gamer, il legale che rappresenta questi genitori si è spinto anche oltre paragonando la dipendenza da Fortnite a quella “generata dalla cocaina”.

Oltre 7.000 ore di gioco in due anni

I genitori accusano gli sviluppatori di Fortnite di aver ingegnerizzato il gioco per creare più dipendenza possibile con ogni mezzo, anche la creazione di tornei in cui conquistare premi e prestigio: “Fra le strategie in campo c’è anche la Fortnite World Cup che ha un montepremi di oltre 30 milioni di dollari”.

"Gli effetti della dipendenza dai videogiochi, incluso Fortnite, sul cervello dei bambini sono particolarmente dannosi in quanto quando sono continuamente attaccati alle loro console, sviluppano gravi carenze nella loro capacità di integrare l'intero spettro delle emozioni umane”, si spiega nella causa.

I casi dei ragazzi citati nella class action raccontano la storia di giovani che hanno smesso di avere una vita fuori dal videogioco. C’è chi ha cominciato a giocare alcune ore a settimana e ha finito per accumulare 7.700 ore di gioco in due anni. Cifra che ovviamente andrà verificata, visto che corrisponde a una media di oltre 10 ore di gioco al giorno.

Il videogioco dei record

Lanciato nel 2017, Fortnite è diventato uno dei videogiochi in grado di generare più guadagni nella storia di questa industria. È un Battle Royale, in ogni partita ci sono 100 giocatori. Si affrontano in una mappa che diventa sempre più piccola mentre scorrono i minuti di gioco. Vince solo chi rimane per ultimo dopo aver distrutto gli altri giocatori con armi e strumenti trovati direttamente sul campo.

Anche se il gameplay è quasi sempre uguale, il videogioco continua a cambiare. Regolarmente inserisce nuovi personaggi, nuovi armi e nuove funzioni. Esattamente come fatto negli ultimi giorni con l’inizio del Capitolo 4. Fondamentali le collaborazioni con altri brand, da Star Wars a Naruto. Il gioco è gratuito ma si paga per avere nuove skin e animazioni. Trainato dal successo di Fortnite, nel 2021 l’Epic Games Store ha registrato acquisti per 840 milioni di dollari.

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