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Facebook e Instagram a pagamento in Italia: quanto costano le spunte blu e come comprarle

Era inevitabile e Mark Zuckerberg le aveva già annunciate, ora anche Meta lancerà nei prossimi giorni gli abbonamenti per i badge. La scelta arriva dopi un anno difficile per le Big Tech e segue la trasformazione dei social, sempre più simili a tv 3.0.
A cura di Elisabetta Rosso
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È questione di giorni, anche in Italia per avere la spunta blu su Instagram e Facebook bisognerà pagare. Meta alla fine segue le orme di Twitter, nonostante gli incontri di MMA, e le frecciatine online, come sempre i rivali si guardano e si copiano. La scelta per Mark Zuckerberg era inevitabile, da un lato c'è il 2022, un anno disastroso per tutte le Big Tech, dall'altro i social sono cambiati. Da quando fare il creator è diventato un lavoro, gli utenti hanno cercato di monetizzare la loro visibilità. E dato che le piattaforme si sono trasformate in un ambiente ibrido, a metà tra una vetrina e un posto di lavoro, hanno deciso a loro volta di guadagnare da chi le usa a livello professionale. Era quasi inevitabile quindi arrivare al punto di non ritorno: la spunta blu a pagamento.

"Oggi siamo felici di annunciare che è disponibile anche in Italia Meta Verified, uno strumento in più a disposizione dei creator per consolidare la propria presenza e costruire più velocemente una community sulle piattaforme Meta", ha annunciato l'azienda. "Il pacchetto di abbonamento su Instagram e Facebook offre ai creator la verifica del proprio account e supporto in lingua inglese. Per diversi mesi abbiamo testato Meta Verified in mercati selezionati, raccogliendo feedback positivi dai creator. La disponibilità di Meta Verified in Italia è parte dell’espansione di questo prodotto a livello globale, annunciata da Mark Zuckerberg sul suo Canale Broadcast di Instagram", ha poi aggiunto. La spunta blu si potrà comprare direttamente su Instagram e Facebook, e costerà 13,99 euro via web e 16,99 via mobile (dispositivi iOS e Android).

Cosa include il pagamento della spunta blu

Pagando la spunta blu gli utenti otterranno un badge di verifica, che conferma l’autenticità del profilo e stabilisce che l’account è stato verificato con un documento d’identità. Non solo, Meta ha anche spiegato che attraverso un monitoraggio proattivo dell'account il profilo sarà tutelato da possibili furti di identità, e che gli utenti paganti riceveranno anche un "aiuto costante con possibilità di interagire con una persona e ricevere supporto per i problemi più comuni relativi all’account". Aggiunge poi un "funzioni esclusive per esprimersi in modi unici", senza spiegare nel dettaglio in cosa consistano.

Al momento la spunta blu potrebbe essere un vantaggio per i creator che lavorano sui social di Meta, ma con il tempo le dinamiche potrebbero cambiare. Se i clienti paganti acquisissero più vantaggi allora chi sceglie di non avere la spunta blu potrebbe essere estromesso dai social e ridursi a uno spettatore che spinge in su con il pollice per slittare i contenuti sul feed. D'altronde i social network si stanno trasformando in una di tv interattiva 3.0 dove sempre meno persone sono spinte a pubblicare contenuti amatoriali. La scelta delle spunte blu a pagamento spinge sicuramente in questa direzione.

L'anno nero delle Big Tech

Oltre al cambiamento del paradigma, come sempre a spingere c'è la questione economica. E dato che Meta arriva da un anno finanziario disastroso l'azienda ha dovuto cambiare strategia per stare al passo. Da gennaio del 2022 il titolo ha subito il crollo più grosso della sua storia. Le azioni sono passate dai 304 euro il 30 dicembre del 2021 a 90 euro del 4 novembre 2022. Nel 2022 Meta ha anche chiuso il primo bilancio in flessione dall’inizio della sua storia. I ricavi sono stati di 116,61 miliardi di dollari, più bassi dell’1% rispetto al 2021. Non solo, Meta ha avviato anche la più grande campagna di licenziamenti dalla sua fondazione.

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