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Mark Zuckerberg ha licenziato 11.000 persone con un post: “Sono stato troppo ottimista”

Il taglio ai dipendenti era atteso ma il numero dei licenziamenti è andato oltre le aspettative.
A cura di Valerio Berra
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Meta taglia 11.000 dipendenti. È il 13% di tutta la forza lavoro dell’azienda. L’annuncio è stato fatto da Mark Zuckerberg, padre di Facebook e Ceo dell’azienda. Nessuna conferenza, nessun video, solo un post sul blog dell’azienda. Una mossa che segue l’annuncio di Elon Musk. Dopo una settimana da Ceo di Twitter l'uomo più ricco del mondo ha tagliato metà dei dipendenti dell’azienda. Non solo. L'azienda ha annunciato anche un blocco delle assunzioni fino al primo semestre del 2023. In poche righe Zuckerberg ha spiegato che negli ultimi anni il piano di assunzioni è stato troppo ottimista, soprattutto dopo la pandemia.

“All'inizio del Covid, il mondo si è spostato rapidamente online e l'impennata dell'e-commerce ha portato a una crescita dei ricavi smisurata. Molte persone hanno previsto che questa sarebbe stata un'accelerazione permanente che sarebbe continuata anche dopo la fine della pandemia. Anch'io l'ho fatto, quindi ho deciso di aumentare significativamente i nostri investimenti. Sfortunatamente, questo non è andato come mi aspettavo. Non solo il commercio online è tornato alle tendenze precedenti, ma la recessione macroeconomica, l'aumento della concorrenza e la perdita di segnale pubblicitario hanno fatto sì che le nostre entrate fossero molto più basse di quanto mi aspettassi. Ho sbagliato, e me ne assumo la responsabilità”.

Cosa succede per i dipendenti: ancora 16 settimane di paga

Insieme alle ragioni del taglio del personale, Mark Zuckerberg ha pubblicato anche una serie di indicazioni sul trattamento che riceveranno i dipendenti coinvolti dal licenziamento. Tutti riceveranno un compenso equivalente a 16 settimane di lavoro con l'aggiunta di due settimane per ogni anno che si è lavorato dentro l'azienda. L'assicurazione sanitaria ai dipendenti licenziati e ai loro parenti invece verrà garantita dall'azienda per sei mesi.

L'azienda mette a disposizione anche sportelli per trovare un nuovo sbocco professionale e consulenti per i migranti che ora, senza lavoro, rischiano di perdere il visto. I dipendenti verranno a conoscenza delle decisioni sul loro futuro attraverso una mail. Chi verrà licenziato perderà subito l'accesso ai sistemi dell'azienda "ci sono troppe dati sensibili".

La riduzione dei costi: meno immobili e più scrivanie condivise

L'operazione di taglio dei costi non riguarda solo il personale. Nel post pubblicato sul blog dell'azienda Meta ha spiegato che i tagli ai costi riguarderanno anche altre voci di spesa, a partire dagli immobili: "Mentre riduciamo la nostra impronta immobiliare, stiamo passando alla condivisione della scrivania per le persone che trascorrono già la maggior parte del loro tempo fuori dall'ufficio".

Le previsioni per il futuro: "Siamo un'azienda ancora sottovalutata"

Mark Zuckerbg chiude il suo post spiegando che che la Meta ha ancora buone possibilità per il futuro: "Credo che oggi come azienda siamo profondamente sottovalutati. Miliardi di persone utilizzano i nostri servizi per connettersi e le nostre comunità continuano a crescere. Il nostro core business è tra i più redditizi mai realizzati con un enorme potenziale davanti a noi. E siamo leader nello sviluppo della tecnologia per definire il futuro della connessione sociale e la prossima piattaforma informatica".

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